Ultima parte dello speciale interamente dedicato alla figura dell’attore conosciuto per ‘Starsky & Hutch’
Uno sceneggiato in stile hollywoodiano e prodotto congiuntamente da diversi canali nazionali europei. Un cast che comprendeva: Micheal York, Ben Kingsley, Andie McCdowel, il cantante Miguel Bosè e Diego Abatantuono, che in quell’ultimo periodo si stava spogliando dalle classiche vestite con cui si era fatto conoscere, il comico. Quella serie in quattro puntata, da un’ora e mezza ciascuna, andò in onda con il titolo ‘Il segreto del Sahara’ e David Soul, in quell’occasione, venne ingaggiato per ricoprire il ruolo del cattivo. Il ruolo del temibile capo di un gruppo armato di disertori della legione straniera.
Come detto era l’anno 1988 e in quella partecipazione, David Soul mostra tutte le sue capacità di proporsi in un’altra veste, quello di un altro ruolo: quello dell’antagonista. David Soul, per quella parte, tornerà a farsi notare nuovamente come attore vero e non bollito ma dopo due anni c’è un’altra svolta nella sua vita, sempre in ambito professionale, rappresentato da un nuovo palcoscenico da calcare e da conquistare. Ma come sempre andiamo con ordine.
Come abbiamo già specificato in precedenza Soul, agli inizi del 1980, pubblicò solamente due album: il primo proprio del 1980 e l’altro un paio di anni dopo, nel 1982. Rispettivamente vennero proposti al pubblico con i titoli: Band Of Freinds e The Best days of my life. Poi? E poi sempre in ambito musicale un lunghissimo silenzio che durò fino al 1997. Nel frattempo?
Cosa successe in quei quindici interminabili anni? Oltre ai già citati suoi problemi personali, dovuti all’alcol, David Soul, come detto, stava cercando un’altra direzione professionale. È pur vero che, dopo il ritorno del 1988, fece due apparizioni in singoli episodi de ‘Alfred Hitchcock Presenta’ e ne ‘I viaggiatori delle tenebre’, entrambi del 1989. Nel 1990 decise di andare a vivere in Inghilterra, esattamente a Londra.
Non pago, forse, del successo comunque maturato con il Segreto del Sahara, Soul decise di rilanciarsi di sana pianta nel west end londinese. Una vasta area elegante ma, soprattutto, piena zeppe di teatri. In quel nuovo mondo, totalmente diverso dai set cinematografici e televisivi, sia americani che internazionali, lo stesso Soul trova, forse, quello che cercava.
Non a caso riuscirà a miscelare l’arte della recitazione con quella canora, prendendo parte a diversi musical anche molto ma molto importanti, per non dire anche storici come: A chorus line e Mack and Mabel con Janie Dee. Nello stesso, tra il 1991 ed il 1993, prende parte a due episodio della fortunata serie televisiva ‘La Signora in Giallo’, anche in Perry Mason: L’arte di morire del 1992, un film per la tv, s’intende. Ancora: Alta marea e Le nuove avventure di Robin Hood. Nonostante tutto, nonostante tutte queste apparizioni scompare dai radar per un po’ proprio per effetto di essersi dedicato esclusivamente a progetti teatrali.
Nel 1997, come anticipato in precedenza, torna alla musica. Questa volta il suo quinto ed ultimo albume registrato in studio si intitolerà: Leave a Light On. E si arriva così nel nuovo millennio, puntando direttamente all’anno 2004, venti anni fa per intenderci.
Il cinema lo chiama di nuovo. Ma in quel periodo, David Soul, è ormai consapevole di essere una vecchia gloria di un passato radioso per un settore ben preciso dello show business. Sul grande schermo ha fatto quello poteva, anche se forse poteva osare anche di più. con la musica, la sua vera passione, nata durante un viaggio in Messico in gioventù quando era solamente un adolescente gli ha dato ciò ce poteva.
Per quanto riguarda il mondo delle serie tv invece? Beh, quello è un altro discorso. In quella costola dello stesso cinema lui, David Soul e insieme a Paul Micheal Glaser, è una leggenda vivente. Così quando i produttori cinematografici decidono di realizzare la versione sul grande schermo della celebre serie ‘Starsky & Hutch’ lui, insieme a Paul, viene richiamato ‘in servizio’, diciamo così, per una comparsata in una piccola scena.
Dal 2004 al 2024 sarebbero altri venti, massimo diciannove e qualche mese. David continua a macinare apparizioni su apparizioni senza mai più tornare in auge come trenta, quaranta e cinquanta anni prima. Con la musica ha smesso, l’ultimo suo album è del 1997 e l’ultima sua raccolta di tutte le sue canzoni risale al 2020, l’anno in cui scoppiò la pandemia. Sempre in quell’anno, Soul, si lancia in un’altra avventura professionale.
Ha il tempo di cimentarsi anche come regista per un documentario intitolato semplicemente ‘America’ e che tale nome è anche quello di una sua vecchia canzone. Eppure, da tempo David Soul non è più in forma. Tre anni prima, nel 2017, si farà riprendere in carrozzina mentre viene spinto da ‘Starsky’. Un’immagine che commuoverà il mondo intero, rafforzando il valore dell’amicizia. Quella vera e quella mostrata in quei 93 episodi del leggendario show televisivo a cui aveva preso parte.
L’ultimo suo vero film risale al 2013: Filth; mentre la sua ultima apparizione televisiva risale ad un anno prima, nel 2012, nello spinoff dell’Ispettore Morse, Lewis. Una serie televisiva britannica. L’ultima canzone pubblicata come singolo, invece, risale alla metà degli anni ’90, esattamente nel 1995, dal titolo: Smoke with no fire.
All’inizio di questo speciale abbiamo semplicemente detto una cosa su David Soul: che è un umile e sentito omaggio. Un omaggio che sarebbe dovuto essere pubblicato qualche giorno dopo a quel triste 4 gennaio del 2024. La notizia della sua scomparsa rattristò un po’ tutti coloro che erano cresciuti con ‘Starsky & Hutch’ e che nel ruolo del poliziotto biondo, ormai, lo riconoscevano ance lontano un miglio. È vero di ruoli, di occasioni per scrollarsi di dosso quel personaggio che chissà se lo sentiva anche un po’ ingombrante nella sua, comunque, lunga carriera comunque ne ha avute.
Forse non è riuscito a sfruttarle adeguatamente tutte o forse doveva andare così. eppure, lui voleva essere ricordato per le sue canzoni e noi di FreeTopix Magazine lo vogliamo accontentare con un pezzo musicale che compone la tracklist del primo album del 1976.
In quel frangente David Soul non canta, interpreta il testo, a metà strada tra un cantante ed un attore e noi vi salutiamo così nel modo in cui avremmo voluto chiudere questo speciale fin dall’inizio: con un semplice ‘Ciao David, ci mancherai: eroe della nostra infanzia’.