Perché il 4 maggio è il giorno dedicato a ‘Star Wars’?
Tanto tempo in un’epoca cinematografica lontana, lontana ci furono tre film che conquistarono critica e pubblico, facendo, in tutto e per tutto, la storia del grande schermo e del genere fantasy. Detta così sappiamo che non potrebbe avere molto valore, anzi rischiamo anche di snaturare l’incipit più famoso del grande schermo che funge da apertura con lo sfondo nero il colore dei caratteri azzurri. Chissà se era proprio questa la frase che l’allora giovane George Lucas scrisse per prima nell’iniziare a scrivere i suoi soggetti, prima, trattamenti, poi, e sceneggiature, infine?
È inutile dirvi a quale saga stiamo facendo riferimento. Sarebbe scontato. Vi diciamo solo che in questo mese di maggio uno di quei tre film storici compie 40 anni. Era il 28 maggio del 1983 quando nei cinema di tutto il mondo uscì il terzo ed ultimo attesissimo capitolo della prima trilogia, quella originale s’intende, dal titolo: Il Ritorno dello Jedy. E pensare che non doveva neanche essere quello il titolo del film in un primo momento.
Ma ci sarà modo di parlare, analizzare, raccontare e anche rievocare il successo di quel terzo film che divenne, in seguito, episodio VI. Ogni fase di scrittura, di produzione e di realizzazione non verrà tralasciata o dimenticata in quello che è, di fatto, un doppio speciale. Il primo, che viene inaugurato proprio oggi e sarà una tappa di avvicinamento per il secondo che sarà pubblicato direttamente il giorno del quarantesimo anniversario. Dunque, senza troppi giri di parole, in queste settimane vi offriremo un lunghissimo viaggio nella galassia lontana lontana, vi offriremo un lungo viaggio nell’epica e nell’epopea di Guerre Stellari.
La saga ideata da George Lucas ha ispirato persone in tutto il mondo e non solo con le scene spettacolari cariche di effetti speciali. No, c’è qualcosa di più che alimenta questa sorta di proselitismo in tutto il mondo. Un dettaglio, un elemento insito nell’opera suddivisa in più parti realizzata dallo stesso Lucas. Non è da ricercare nel mondo fantastico da esse creato.
Se fosse solo questo allora il tutto si baserebbe su un’autentica convinzione meramente superficiale e neanche adolescenziale, ma direttamente infantile. In quei tre film realizzati e prodotti tra il 1977 ed il 1983, alcuni personaggi specifici della saga usavano dire una frase, una massima intesa anche come motto che, quasi nell’immediato, divenne un modo di dire per tutti.
Una frase composta da parole semplici e dal senso molto diretto, con la capacità di instillare il coraggio di affrontare ogni tipo di avversità: che la forza sia con te. Un mantra, dunque, usato dai cosiddetti cavalieri Jedy i quali, durante il tempo della vecchia repubblica, difendevano la democrazia che si instaurata in quella galassia composta da pianeti molto, ma molto particolari.
A questo dovremmo anche spiegare chi sono gli stessi Cavalieri Jedy. Ci arriveremo presto. Per il momento è molto importante nel rimanere concentrati su questa massima di natura prettamente motivazionale e del perché, con il quarantesimo anniversario del terzo film della vecchia trilogia che cadrà il prossimo 25 maggio e, oltretutto, del perché abbiamo deciso di aprire questo lunghissimo speciale, come nuovo appuntamento di ‘Storie di cinema’ proprio oggi 4 maggio?
Il motivo, dunque, è molto semplice e non potrebbe essere altrimenti. Tutto ruota intorno al motto dei Jedy che ripetuto in italiano sembrerebbe non avere nessuna attinenza con la data in questione. Eppure, il collegamento esiste e trova la sua origine nella lingua inglese, soprattutto attraverso un gioco di parole che ha preso quota nel tempo.
Il 4 maggio, da diversi anni a questa parte, è conosciuto come lo ‘Star Wars day’ accompagnato con il motto in lingua inglese che recita così: may the force with you. In modo particolare il gioco di parole gira intorno affonda le radici attraverso le due parole ‘may’ e ‘force’. Con la prima, non solo per chi conosce molto bene la lingua inglese o anche solo un po’, il primo vocabolo non sta solamente a significare ‘possa’, ma anche al quinto mese dell’anno: maggio. Con ‘Force’, invece, l’assomiglianza la si trova nella parola ‘quattro’, four nella lingua inglese.
Oltre alla genesi prettamente linguistica, ci sarebbe anche un altro dettaglio che indicherebbe, come giorno prestabilito, il 4 maggio giornata interamente dedicata a ‘Star Wars’. Un dettaglio eccezionalmente istituzionale che non ha nulla a che vedere con la storia americana o comunque con qualche tradizione a stelle e strisce, ma è da ricercare nell’inaugurazione del nuovo governo inglese datato proprio 4 maggio e l’anno era il 1979. Quindi quasi due anni dopo all’uscita del primo leggendario film che diede il via non solo alla trilogia originale, ma anche all’intera saga.
In quel giorno ad insediarsi per la prima volta fu la Premier Margart Tatcher. Leggenda vuole che, nel giorno del suo discorso inaugurale, la neopremier ottenne un incoraggiamento molto particolare da parte del suo partito di appartenenza. A quanto pare, sulla prima pagina del ‘The London Evening News’ venne stampata la scritta: May the fourth be with you, Maggie. Congratulations. Il riferimento al film di George Lucas non era per nulla casuale.
Per la precisione, però, questa frase e per chi conosce molto, ma molto bene quella leggendaria prima trilogia non viene pronunciata, per la prima volta, proprio da un cavaliere Jedy, ma dal contrabbandiere spaziale Han Solo, interpretato da Harrison Ford. Questo, però, è solo un piccolissimo dettaglio sul quale ci siamo soffermati.
Non abbiamo neanche veramente iniziato la storia sulle origini della saga e come, dal punto di vista creativo, si arrivò al terzo ed ultimo episodio del 25 maggio del 1983. Tanti altri dettagli, tanti aneddoti che riguardano quei tre primi film storici che nella loro essenza hanno fatto epoca e sono entrati nell’immaginario collettivo.
Cercheremo di non dimenticare nessun passaggio fondamentale, cercheremo di raccontarvi di come si è giunti alla creazione di un universo cinematografico che non si è espanso solamente negli ultimi anni e solamente per motivi commerciali. No, lo era già ed era già così nella testa dello stesso George Lucas che già nel 1973 aveva realizzato un soggetto che riguardava la trama di una ‘space opera’ da realizzare. Solo che non sapeva ancora dove l’avrebbe portato… continua giovedì prossimo.