Inizia il viaggio ‘on the road’ verso le Presidenziali del 2024
Che Bruce Springsteen non se la prenda a male se usiamo la sua celeberrima ‘Born in The Usa’ per inaugurare, come già annunciato più di un mese fa, uno dei quattro nuovi spazi sulla rubrica ‘Usa’ interamente dedicato alle presidenziali americane che si terranno nel novembre dell’anno prossimo. Effettivamente ci manca ancora quasi un anno e mezzo. Questa volta, però, vogliamo essere previdenti e prepararci per bene e non solo per noi. Ma soprattutto anche per voi, cari lettori.
Lo scopo, uno dei tanti, è quello di tracciare quella che sarà, più o meno, la strada in cui si materializzerà la corsa alla Casa Bianca. Per questo motivo abbiamo nominato la rubrica ‘Road to Usa 2024’, la quale sarà costituita da appuntamenti settimanali in cui non solo si cercherà un po’ di scoprire i candidati, per il momento quelli dal lato repubblicano, nel tentativo di scoprire chi effettivamente si andrà a scontrare contro il Presidente attualmente in carica, Joe Biden.
In effetti, al momento, per quanto riguarda il Commander in Chief non si sarebbero avversari, nel senso che dalla parte del suo partito non si è fatto avanti ancora nessuno per sfidarlo con la speranza di andarsi a giocare il tutto e per tutto nel mese di novembre dell’anno prossimo. In fondo, quando si tratta del Presidente uscente è appare difficile che gli altri membri del partito si fanno avanti per sfidarlo. Le primarie, per il primo cittadino della nazione sono sempre in discesa.
Sembra dunque che i giochi tutti aperti dal lato del partito di Donald Trump o di John De Santis. Mentre tra i democratici tutto sembra già scritto almeno così pare. Oltre a questo, sussiste anche un altro scopo che ci fa aprire con largo anticipo questa rubrica. Ovvero quello di raccontare le elezioni passate non tanto dal punto di vista politico, semmai dal punto di vista storico; con aneddoti semplici e curiosità. Senza mai pendere dalla parte di uno o dell’altro schieramento: perché in fondo la strada deve essere dritta e come detto è ancora lunga, molto lunga. A martedì prossimo…