Seconda parte della carrellata dei dettagli comuni ad alcune sere televisive del passato
‘Starsky e Hutch’ e ‘Agenzia Rockford’ sono solamente due dei tanti esempi che ancora dobbiamo passare in rassegna in questa nuova serie di appuntamenti di ‘Serie Tv’. La scorsa volta ci eravamo fermati sul più bello, indicando alcuni dettagli fondamentali di un noto telefilm inaugurato nel 1980 e terminato otto anni più tardi. ‘Si, lo sappiamo cosa state pensando’ parafrasando una delle frasi simbolo del personaggio principale: lo abbiamo fatto anche per tenervi anche po’ sulle spine e non solo.
Infatti, ci sarebbe anche un altro motivo che ci ha spinto in questa direzione: ovvero quella relativa ad un altro dettaglio che, tra la fine degli anni ’70 ed inizio anni ’80, venne sfruttato e non poco. Vi ripetiamo: non era modo per copiarsi a vicenda, tra l’uno o l’altro show televisivo. Era solamente il seguire una via o linea tracciata da qualche sceneggiatorie o la massimo qualche produttore nel tentativo di conquistare il maggior numero di pubblico.
L’elemento in questione è quello dell’uomo ricco che mette a disposizione il suo patrimonio o comunque una parte della propria ricchezza a supporto di uomini di legge, per metterli in condizione di combattere contro ogni tipo di ingiustizia. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, però, il primo personaggio di successo che inaugurò questa nuova tendenza, seppur del tutto involontaria, non fu un eroe maschile ma bensì femminile. Non solo: erano direttamente tre, tre giovani reclute prese dall’accademia di polizia che, ‘oltre ad essere intelligenti erano anche molto carine’, le quali vennero ingaggiate da una misteriosa persona facoltosa di cui conoscevano solamente il nome ma senza mai vederne il volto.
Stesso dettaglio anche nel telefilm menzionato alla fine dell’appuntamento precedente. Solo che le tre ragazze non andavano a bordo di auto particolari, mentre quello del telefilm del 1980 si: un Ferrari testa rossa Gts turbo 308, anche se ne vennero usate anche diversi tipi ma sempre dello stesso modello. L’auto era guidata, quasi abusivamente, da un investigatore privato sempre al verde ma con degl’iconici baffi: stiamo parlando di Magnum Pi, il quale era ospite della villa dello scrittore Robin Masters. Mentre per le tre ragazze, invece, si trattava di ‘Charlie Angel’s’.
La differenza tra Thomas Magnum e le ragazze di Charlie era che il primo, appunto, guidava un’auto sportiva; mentre le ragazze non erano in possesso di auto particolari ma il volto di colui che le ha ingaggiate per la sua particolare agenzia investigativa rimarrà segreto fino alla fine della serie. Invece, per ‘Magnum P.I’ si pensò di far apparire, quasi a sorpresa, il misterioso personaggio di Robin Masters durante l’episodio conclusivo della serie. A prestare il volto allo scrittore avrebbe dovuto essere Orson Welles, il quale morì pochi giorni prima la fine delle riprese dell’ottava ed ultima stagione.
Ma non è tutti qui. Di elementi e di dettagli che si ripetono, tra ville, personaggi facoltosi e personaggi temerari, più vicini all’essere un mero e proprio avventuriero vengono alimentati anche con altri quattro telefilm del quale vene parleremo la prossima settimana.