Uno dei migliori film dell’attore belga, campione di arti marziali
Il 15 gennaio di 30 anni fa usciva, molto probabilmente, uno dei migliori film di Jean Claude Van Damme. Un’opera cinematografica prettamente action, per esaltare le sue doti da campione di arti marziali. Il titolo, in originale, era ‘Nowhere To Run’, mentre in italiano è conosciuto con una sola e semplice parola ‘Accerchiato’.
Diretto dal regista Robert Harmon, famoso per aver diretto Rutger Hauer nel thriller on the road: ‘The Hitcher – la lunga strada della paura’, il film narra la vicenda di un fuorilegge il quale, una volta fatto evadere durante un trasferimento da un carcere all’altro, si ritrova a difendere un giovane vedova e i suoi due figlioletti da un cinico e pericoloso speculatore edilizio. Una trama, in fondo, non nuova e che non garantisce nessun altro spunto per sviluppare al meglio questa analisi di un film che comunque compie il suo trentesimo compleanno.
Nonostante sia quasi finito nel dimenticatoio, ‘Accerchiato’ all’epoca, divise in due la critica. Da una parte lo consideravano il classico movie in favore dello spettacolo delle arti marziali praticate dell’interprete principale, oggi sessantatreenne; dall’altro lato, invece, venne considerato un film di ottima fattura rispetto a quelli che lo stesso attore, di origine belga, aveva realizzato fino a quel momento.
Sarebbe anche inutile tentare un’analisi sul significato della trama medesima, allo stesso tempo semplice e senza tante pretese. Tranne quella di intrattenere il pubblico con uno spettacolo abbinato ad una bella storia da vedere e riscoprire. Certo, forse il titolo scelto per la traduzione, per certi aspetti, non rende il senso al cento per cento o almeno questa è l’impressione.
Il termine accerchiato si riferisce di qualcuno che in una determinata situazione non ha nessuna via di fuga; invece, con il titolo originale, che tradotto significa: nessun posto dove fuggire tende più a rappresentare la vicenda del protagonista. Quasi come una scelta che compie, ad un certo punto del film, per proteggere la donna e i bambini. Perché di fatto, in quel luogo, sembra anche aver trovato sé stesso e delle persone che gli vogliono bene.