La finale del 3° posto si giocherà sabato alle 16.00; la finalissima invece domenica allo stesso orario
Lo avevamo detto ieri e questa sera la conferma è poi arrivata: Argentina – Francia sarà la finale di questo particolare e sorprendente mondiale. Una finale per certi versi inedita e che, per un caso e chissà quanto fortuito, non si materializzò proprio trentasei anni fa: nel 1986. In quell’edizione la corsa dei transalpini di Platini persero la rivincita di quattro anni prima contro la Germania proprio in semifinale.
Quasi quaranta anni dopo il Marocco, nazionale partecipante anche nell’86, non riesce ad arrestare la corsa dei francesi verso l’ultimo atto di questa ventitreesima Coppa del Mondo. Un ultimo atto in cui Mbappé e compagni cercheranno di confermarsi per la terza volta, due volte consecutive, nuovamente campione del mondo.
Una situazione analoga avvenne tra il 1958 ed il 1962, quando ad alzare la coppa per due volte consecutive fu il Brasile. Prima di lui, però, ci riuscimmo noi nell’edizione dl 1934 e nel 1938. Altro calcio, altra epoca. Tornando a quello attuale, cosa ha detto quest’ultima semifinale tra Francia e Marocco?
Ha detto che è stato un match intenso, senza pause, un derby quasi. Visto che molti marocchini sono nati addirittura in Francia. Un Marocco che, comunque, ha giocato con la consueta aggressività ma non è riuscita nell’intento di fermare l’incontenibile potenza e qualità dei blue. Theo Hernandez e Kolo Muani hanno annichilito ogni possibilità di gloria degli avversari.
Nonostante ciò, la nazionale africana esce a testa alta; molto alta, considerando quanto di buono ha fatto in questo torneo. Facendo non un grande ma un grandissimo mondiale. Certo, ‘I leoni dell’Atlantico’ meritavano di passare. Meritavano di andare in finale sfidando Messi.
Invece domenica pomeriggio, alle quattro ore italiane sarà Mbappé vs Messi. Mentre sabato pomeriggio la finale di consolazione tra Croazia e Marocco. Non si sa, in quest’ultima, quanto impegno ci metteranno le due compagini nazionali, visto che l’obiettivo primario è sfumato sul più bello: arrivare vicino e sfiorare l’impresa. Intanto chi può compiere l’impresa è il Commissario Tecnico della Francia che, proprio come ricordato in precedenza, Vittorio Pozzo, il Ct dell’Italia, alzò la Coppa per due volte consecutive: 1934 e 1938. A questo punto non ci resta che attendere le due finali prima di rinnovare l’appuntamento fra quattro anni.