Breve racconto della sua vita e dei suoi successi, tutti conquistati negli anni ’80
Fra le tante figure da ricordare dello showbusiness del decennio 1980 un posto di rilievo, di sicuro, se lo ha meritato la cantante e attrice Irene Cara, scomparsa lo scorso 25 novembre 2022. Questo appuntamento di ‘Forever 80s’ è interamente dedicato a lei. Un articolo in cui ricorderemo a priori le due canzoni manifesto di quegli anni e, soprattutto, considerate anche da lei stessa come i suoi cavalli di battaglia.
Di triplici origini africana, cubana e portoricana, e con il nome prettamente italiano, Irene, la futura stella della musica e anche un po’ del cinema, nacque il 18 marzo del 1959 e crescendo nel Bronx, nella città di New York. Ma se molti pensano che il suo successo sia stato del tutto casuale si sbaglia di grosso. Già a tre anni prende parte, ovviamente grazie alla famiglia, al concorso Little Miss America, entrando addirittura tra le cinque finaliste. Il numero cinque, nella giovane esistenza, si ripete perché un quinquennio dopo esser venuta al mondo inizierà a prendere lezioni di piano ed è quello il momento che inizia il tutto.
Tant’è vero che sempre nello stesso periodo appare anche nello show di Johnny Carson, The Tonight show, e all’Original Amteur Hour. Ancora, all’età di nove anni pubblica il suo primo album dal titolo ‘Este Es Irene’, siamo nel 1968, e quasi nell’immediato incide alcune canzoni natalizie facendo, anche, il suo debutto a nei prestigiosi teatri di Broadway. Esattamente prende parte al musical ‘Maggie’ al fianco di Jack Cassidy.
Due anni più tardi fa il suo nel mondo della televisione prendendo parte a programmi televisivi e lavorando a singoli episodi di serie televisive dell’epoca, una su tutte ‘Kojak’ con Telly Savalas. Ciò però non la distoglie dai suoi impegni teatrali e nel 1975 esordisce al cinema con un film che in Italia non è mai arrivato: Aaron Loves Angela, una sorta di Romeo e Giulietta in chiave moderna. Nel 1979 prende parte alla serie tv ‘Radici – Le nuove generazioni’ prodotta da Marlon Brando.
La svolta, però, giunse nel 1980 con il musical cinematografico ‘Fame’, conosciuto da noi come ‘Saranno Famosi’. Nel ruolo di Coco Hernandez Irene Cara non solo si fa notare ma diventa, in pochissimo tempo, una delle persone più famose d’America e del mondo. in quel film, diretto da Alan Parker, oltre a recitare Irene Cara intona anche il famosissimo brano che funge da colonna sonora del film omonimo ‘Fame’.
Per questo film, Irene, ottiene una candidatura al Grammy Award dello stesso anno, come miglior artista femminile e migliore nuova artista pop; un golden globe come miglior protagonista femminile di un musical. Una svolta ulteriore, però, la ottiene tre anni più tardi. Galeotto è un altro film musical, sulla scia di ‘Fame’.
In quell’occasione sarà proprio lei direttamente a scrivere, insieme al batterista Keith Forsey, mentre le musiche furono composte dal Maestro Giorgio Moroder, a cantare quel successo planetario di ‘What a feeling’, brano colonna sonora del film cult, uscito nel 1983, ‘Flashdance’; la cui protagonista era l’attrice Jennifer Beals nei panni di un’aspirante ballerina. È pensare che la stessa Irene Cara era addirittura riluttante ad apparire nel brano come cantante.
Per lo più erano due i motivi: il primo era che nel film non appariva come attrice, il secondo era per non creare una sorta di concorrenza con un’altra grande di quegli anni, Donna Summer, prodotta dallo stesso Moroder. Meno male che tornò sui propri passi.
Dopo quel successo Irene Cara non riuscì più a ripetersi, commettendo molto probabilmente un grave errore. Su questo particolare dovremmo tornare nuovamente indietro sempre al 1980. Con l’enorme successo di ‘Fame’, gli stessi produttori per sfruttare i personaggi decisero di realizzare una serie televisiva diventata, anch’essa, un cult degli show televisivi di quegli anni.
Irene Cara, però, optò di non prendere parte alla serie tv, preferendo lavorare ad uno show tutto suo che, purtroppo, non raccogliere i consensi che sperava. Il successo lo manterrà fino al 1984 manterrà con il singolo ‘Breakdance’.
FONTE FOTO WIKIPEDIA: PUBBLICO DOMINIO