Un cast irripetibile per una storia vera e romanzata diventata ancor di più leggendaria
E’ così che si apriva il film di Brian De Palma ‘Gli Intoccabili’ ed è così che abbiamo deciso di aprire anche questo ennesimo articolo del nostro nuovo appuntamento con l’anno 1987, l’ottima annata del cinema. Un film che ha fatto epoca, un film che racconta la storia vera, ma romanzata, di Eliot Ness e la sua squadra di integerrimi uomini della legge i quali, nel lontano 17 ottobre del 1931, riuscirono a mettere alla sbarra lo spietato boss della mafia Al Capone. Gli Intoccabili è un perfetto mix tra scene epiche e musiche leggendarie. Per non parlare del cast di attori. In quel capolavoro cinematografico c’era un perfetto mix di talenti della recitazione: Kevin Costner, Andy Garcia, Sean Connery e Robert De Niro.
Ma quanto c’è di vero nella pellicola? Ammettiamolo, questa domanda comporta una risposta che inevitabilmente provocherà la caduta di un mito. Eppure, non tutto ciò che è stato riportato nello script, ossia nel copione, è falso o romanzato. Al Capone fu davvero condannato per evasione fiscale ed a incastrarlo fu davvero l’agente del tesoro, Eliot Ness, scomparso nel lontano 1957, dieci anni dopo la morte di Al Capone. Ma diversi personaggi presenti nella pellicola non sono mai esistiti come questi due:
I personaggi sono quelli di Jimmy Malone, interpretato magistralmente da Sean Connery, e George Stone/Giuseppe Petri, interpretato da un giovanissimo Andy Garcia. In particolar modo, tra i quattro, il personaggio che spicca più di tutti è quello dell’attore scozzese. In questa scena impartisce lezioni ad Eliot Ness:
Come sono nate queste differenze con la realtà? Innanzitutto, c’è da precisare che alla base sussisteva un manoscritto. Un manoscritto di memorie redatto di pugno dal vero Eliot Ness il quale, successivamente, passò ciò che aveva riportato ad uno scrittore il quale, a sua volta, realizzò il libro da cui poi nacque, addirittura, anche una serie tv degli anni ’60. Lo scrittore americano, Oscar Fraley, decise di sana pianta di romanzare alcuni punti della storia raccontata da Ness. Il cinema, poi, portò altre differenze. Per esempio: la figura di Frank Nitti, realmente esistito, venne ucciso, nella pellicola, da Ness. Nella realtà prese il posto di Al Capone.
In questo film Robert De Niro realizzò una delle sue migliori interpretazioni della sua carriera. Nei panni di Al Capone fu talmente veritiero che sembra strano, a distanza di anni e normale anche, chiedersi come mai non riuscì ad ottenere la statuetta d’oro?
Da un fuoriclasse ad un altro: Sean Connery. Infatti, fu proprio l’attore scozzese ad agguantare l’ambito trofeo. Molto probabilmente, a convincere la giuria fu questa tragica scena:
Con queste immagini molto violente e toccanti passiamo, e non poteva essere altrimenti, a quella che, per molti, è la scena leggendaria per eccellenza. Nella realtà questo conflitto a fuoco non avvenne, ma a sua volta vale sempre il prezzo del biglietto.
E per chiudere passiamo alla battuta più famosa della storia del cinema: