Uscito nel 2005, il film affronta molti temi celati attraverso i vari momenti comici
Steve Carell si vede protagonista di un film targato anno 2005, con la compagnia del celebre Paul Rudd, (Antman per molti), in una commedia tipicamente americana che mostra la vita di Andy Stitzer, un quarantenne impiegato in un negozio di elettronica che nella sua vita banale e tranquilla, non ha mai fatto esperienza dell’atto sessuale.
Il film scorre tra alti e bassi della vita di Andy, che a causa la sua timidezza ed inesperienza cerca di nascondere la sua verginità ai colleghi di lavoro, che sembrano incalzare discorsi sulla vita sessuale di continuo. Quando la verità salta fuori, la verginità di Andy diventa il tema principale della trama e la causa delle peripezie dei personaggi. I colleghi di lavoro si impegnano a far recuperare tutte le esperienze adolescenziali che il protagonista ha saltato, tra cui la prima sigaretta, gli appuntamenti al buio, i film porno, e ovviamente il sesso.
Sembra non esserci mai il momento giusto. Andy continua a fallire nei suoi rapporti nonostante le opportunità che gli vengono presentate, fino a quando non incontra l’unica donna di cui si è mai innamorato. Scoprirà soltanto alla fine che è la mancanza di affetto e sentimenti verso la persona, il motivo unico del suo blocco sessuale.
Il lungometraggio non presenta nessun vero elemento negativo. Alla visione si mostra piacevole e scorrevole, riprendendo tematiche e scene di vita reali che affrontate con la comicità aiuta a diminuirne i preconcetti e a presentare l’individualità di un individuo che si sente costantemente pressato dalle aspettative esterne.
La presenza di personaggi noti come Kevin Heart, Paul Rudd, Romany Malco e Seth Roger dona un senso di familiarità e permette allo spettatore di identificarsi meglio con le scene e creare un coinvolgimento emotivo maggiore.
I temi affrontati sono molti, ma sono celati dagli elementi comici presenti per tutta la durata del film.
IL TEMA DELLA VERGINITA’.
Il film propone un tema che viene molto spesso stigmatizzato in tutte le culture del mondo e nella società in generale. Nonostante la storia sia improntata alla commedia, mostra una realtà differente rispetto alle aspettative sulle esperienze di vita che sono considerate comuni per un certo tipo di età. La verginità a quarant’anni è vista come qualcosa di imbarazzante, inusuale, forse anche sbagliato, invece che come una scelta personale rispettabile e non forzatamente legata alla preadolescenza.
IL RUOLO DELL’UOMO COME ETERNO BAMBINO.
Ogni uomo all’interno di questo film viene presentato come l’eterno bambinone, un essere immaturo e superficiale che pensa ad uscire la sera, a giocare ai videogiochi con gli amici, a trovare una ragazza per una sera, perso nei suoi errori e bisognoso di qualcuno che lo guidi e si prenda cura di lui come un bambino.
AUTO A DUE RUOTE
Andy non possiede un’auto. Non ha mai preso la patente ed utilizza la bicicletta per andare al lavoro e in qualunque altro posto. E’ un altro elemento di cui viene fatto beffa ma mostra una realtà poco conosciuta che ancora tante persone vivono. La macchina viene stigmatizzata come qualcosa di figo da dover avere, come qualcosa in più, mentre la bici qualcosa di cui avere vergogna.
IL PARADOSSO SESSUALE
Esiste un paradosso nella commedia quando il sesso diventa l’elemento centrale dei discorsi: durante il corso della trama sono tutti gli amici e colleghi di Andy a dispensare consigli sessuali per far in modo che lui perda la sua verginità, ma contrariamente ai consigli dispensati, nessuno di loro viene mai fatto vedere in circostanze sessuali di successo, al contrario, semmai vengono rappresentati sempre come degli uomini nerd, soli o con problemi di coppia. Un esempio simpatico sono gli anziani vicini di Andy che si lamentano di continuo di vederlo senza qualcuno da poter portare a letto, mentre la loro relazione sessuale è praticamente inesistente.
LA FIGURA DELLA COMUNITA’ LGBT 17 ANNI FA
Quando il film uscì negli anni 2000 la concezione della comunità LGBT era completamente differente, probabilmente non esisteva ancora a livello concettuale ed era meno diffusa di ora. Il termine “gay” nel lungometraggio viene costantemente utilizzato come elemento comico per intendere che il mancato desiderio per una donna, nonostante non sia comunque usato in modo dispregiativo, indichi automaticamente un orientamento sessuale diverso da quello etero. Fondamentale e all’avanguardia la scena in cui viene mostrato un ragazzo che vuole comprare degli stivali alti e sbrilluccicosi da donna, dichiarando apertamente di volerli portare a casa per poterli indossare (rimanda alla figura dei travestiti e delle drag queen).
FALSI MITI
Nella scena del convegno sul controllo per la nascita, vengono poste delle domande sul sesso e sul funzionamento del corpo femminile che denotano la poca conoscenza e la disinformazione che girano molto spesso su tali argomenti. La cosa sbalorditiva è che l’ignoranza riportata dalle domande rimane attuale, soprattutto sul funzionamento del ciclo. Curiosità: la dolorosa scena della ceretta di Andy era vera, per tanto è stata molto sofferta dall’attore.