Kermesse cinematografica che si è svolta dal 13 al 17 settembre 2022
C’è un detto popolare che recita così: passato il Santo, passata la festa. Nel caso dell’International Cilento Film Festival, le cui due serate finali si sono svolte venerdì 16 e sabato 17 settembre, sarebbe alquanto inutile pubblicare un articolo oggi su quanto è accaduto l’altro ieri. Invece no.
È vero non parliamo della notizia nell’immediato, ma a distanza di un giorno pubblichiamo un breve approfondimento dell’evento che si è tenuto nella bellissima terra campana.
La serata finale dell’International Cilento Film Festival, che si è tenuta sabato 17 settembre, ha avuti contorni di mera autocelebrazione della settima arte, soprattutto per i protagonisti che si sono presentati all’Hotel Minerva. Una serata di Gran Galà che ha visto sfilare nomi come Pupi Avati, su tutti, e poi, Sergio Castellitto, Andrea Roncato, Lello Arena, Romina Mondello e alcuni protagonisti della serie televisiva, targata, Rai ‘La Squadra’, come Mario Porfito, Federico Tocci, Alessia Barela, Giovanni Guidelli e Giovanni Rienzo.
È stato un appuntamento finale dove sono stati assegnati premi, visionato alcuni interessanti talenti comici; è sempre importante tenere un occhio sulle nuove leve che si stanno affacciando in questo particolare mondo. Soprattutto è stato anche interessante sentire ciò che hanno detto lo stesso Pupi Avati ed Andrea Roncato. Due modi diversi di intendere il cinema, che ad un certo punto della loro carriera si sono incontrati.
Uno sull’altro ha avuto lungimiranza, l’altro invece ha ottenuto, finalmente dopo anni, i favori della critica. Venendo riconosciuto come attore, anche se lo è sempre stato nonostante fosse un attore comico. Non è mancata anche qualche parola del Maestro, Pupi Avati, il quale ha detto la sua riguardo all’approccio dei giovani sul set. Il modo di arrivare e anche di presentarsi.
La serata ha visto anche momenti di assoluta magia grazie al mitico mago Silvan il quale, non solo ha incantato i presenti con quale trucco che ha strappato applausi, ma si è anche prestato a giocare, per così dire, con Lello Arena, il quale lo ha premiato con il Melograno alla carriera, e anche con lo stesso Direttore Artistico Massimo Bonetti, il quale meriterebbe parole positive.
Le merita per il semplice fatto di esser stato di parola per aver dichiarato, senza sbottonarsi troppo durante la nostra intervista, che avrebbe portato all’International Cilento Film Festival i cosiddetti pezzi grossi. Ovvero i pezzi pregiati del nostro cinema e, perché no, visto che l’ha fatta anche lui anche della fiction: si pensi a ‘La Squadra’, a ‘Carabinieri’ e ‘R.I.S’.
Giancarlo Giannini, Lello Arena, il Mago Silvan, Pupi Avati, Romina Mondello, Andrea Roncato, Sergio Castellitto sono nomi altisonanti che hanno dato nella loro carriera rimanendo impressi nell’immagine collettiva per un motivo o un altro. Parole positive, per Massimo Bonetti, valgono anche per l’organizzazione delle serate e come ha gestito i due appuntamenti finali. In grande stile.
Anche nella serata di sabato la conduzione di Alessio Viola è stata impeccabile, non formale ma molto spensierata, che lasciava a proprio agio chi saliva sul palco, scherzando anche con l’ospite di turno se si presentava l’occasione. Una conduzione, la sua, che non ha in alcun modo appesantito i vari momenti che si sono susseguiti sul palco.
I vip menzionati all’inizio dell’articolo non erano solamente presenti passivamente. Alcuni di loro, come lo stesso Lello Arena, erano giunti all’Hotel Minerva per ricevere e consegnare dei premi. Ciò è valso anche per Pupi Avati e Sergio Castellitto e anche per gli interpreti delle fiction menzionate sopra. Una girandola di premi e di riconoscimenti che non ha risparmiato nessuno, persino coloro che hanno presentato i loro lavori e sono riusciti nell’impresa di vedere premiato i loro sforzi.
La seconda edizione dell’International Cilento Film Festival, dunque, come spesso succede anche per le altre grandi manifestazioni, ha il merito di autocelebrare il cinema in tutte le sue sfaccettature. Questa volta, nella terra cilentana, la settima arte, inteso come cinema italiano in generale, è stato celebrato a trecento sessanta gradi. Forse, anche se apparirebbe un po’ ingiusto questo tipo di giudizio, ci è apparsa più spontanea, più semplice e più spensierata la serata dedicata a Massimo Troisi.
Una seconda edizione che ha visto girare la macchina organizzativa quasi come un circo prima di fare tappa finale nel luogo tanto ambito, che inizialmente dovevano essere i Templi di Paestum. Il maltempo ha tolto questa possibilità, ma non è detto che l’anno prossimo non si voglia ritentare da parte degli stessi organizzatori e anche, perché no, dal Direttore Artistico che chissà sarà sempre Massimo Bonetti oppure un altro? Lo scopriremo l’anno prossimo.