La Regina è morta ieri in Scozia all’età di 96 anni. Nel Regno Unito dieci giorni di lutto. Il figlio Carlo è il nuovo Sovrano del Regno
Quando finisce un’epoca non sempre ce ne accorgiamo, non sempre riusciamo a captare il passaggio di consegne che il tempo ci mostra davanti ai nostri occhi. Ieri a Londra, nel Regno Unito, è avvenuto. Per la precisione a Balmoral in Scozia. quello che nessuno si aspettava che accadesse in realtà è avvenuto. In fondo non c’è da stupirsi, forse, semmai, siamo pervasi proprio da quel piccolo senso di malinconia quando un evento di tale portata accade e, per quanto si poteva rimanere distaccati dalle vicende della Monarchia inglese, è difficile rimanere indifferenti.
La Regina d’Inghilterra, Elisabetta II, se ne andata ieri all’età di novanta sei anni. L’annuncio, ufficiale, almeno in Italia era giunto intorno alle 19.50. In Inghilterra erano le 18.50. ma già da qualche ora la Bbc, il canale all news britannico, stava già preparando la nazione all’evento che ha, come logico che sia, di portata storica.
Dopo settanta lunghi anni di regno, da un lato, finalmente Carlo d’Inghilterra prenderà il posto di sua madre; ma dall’altro lato anche per lui finisce un’epoca, se ne va un punto di riferimento, sua madre, e che forse è stata il punto di riferimento di tutto il Regno Unito, non solo dal punto di vista istituzionale.
Da ieri sera le televisioni di tutto il mondo non fanno altro che parlare di Elisabetta, sarebbe anormale non farlo. Vengono ricordati i suoi anni di Regno inaugurati nel 1952, ma diventati ufficiali l’anno successivo: nel 1953. Settanta lunghi anni in cui ha visto avvicendarsi sette papi e quattordici presidenti americani, tanti premier britannici e qualcuno, scherzosamente, ha anche ricordato i sei James Bond che si sono avvicendati durante la sua reggenza.
Una Regina da record. Si, proprio così. perché in fondo per quanto si poteva rimanere indifferente alle notizie che giungevano da Buckingham Palace, specie quelle più frivole, quelle più superficiali che comunque coinvolgevano non proprio lei direttamente ma gli altri componenti della sua famiglia come lo stesso erede al trono e i suoi nipoti, fa lo stesso un effetto particolare sapere che non è più tra noi.
È naturale ricordare il capitolo con Lady Diana e quell’accusa di freddezza che le venne mossa quando la prima moglie di suo figlio rimase uccisa in quel tragico incidente. Nessuna lacrima, come narrano le cronache di venticinque anni fa. Nessuna lacrima, si dice, neanche per suo padre, Re Giorgio VI, che lo perse all’età di ventisei anni.
In queste ore, come detto, tutto il mondo la sta ricordando e, giustamente, celebrando. Ci sarebbe da dire, prima di chiudere questo breve e sentito omaggio ad una donna che ha vissuto a cavallo tra due secoli, che dopo la sua morte lo stesso Regno Unito potrebbe vacillare. Potrebbe ridimensionarsi ancor di più. Dicerie, ipotesi e voci che solo la storia può confermare.
Non è detto che il nuovo sovrano, Carlo d’Inghilterra, conosciuto adesso come Re Carlo III non sarà in grado mantenere forti le redini del Regno. questi dettagli, comunque rilevanti, devono lasciare il posto al lutto che si protrarrà a Londra per lunghi dieci giorni e che culmineranno con il funerale della Regina Elisabetta II. Perché con lei, comunque la si veda, se ne andato il Novecento.
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