Lutto nel mondo del cinema, lutto sotto la collina Hollywoodiana. Se n’è andato ieri, molto probabilmente per un malore che lo ha colto nel sonno, l’attore italo-americano Ray Liotta, diventato, più che famoso, una vera e propria icona per il film diretto da Martin Scorsese ‘Quei Bravi ragazzi’. Era il 1990 e insieme a lui c’erano Robert De Niro e Joe Pesci. Il film lo consacrò in via definitiva, dopo che si era fatto notare per qualche apparizione televisiva e qualche prima esperienza sul grande schermo.
Da non dimenticare la sua apparizione in ‘L’uomo dei sogni’ con Kevin Costner del 1989, in cui faceva la parte del fantasma del giocatore di baseball ‘Shoeless’ Joe Jackson, scomparso anni prima che appare, insieme a tutta la sua squadra, sul campo da gioco costruito dal protagonista, dop aver distrutto diversi ettari del proprio terreno.
A dare la notizia è stata la casa di produzione Deadline, la quale stava producendo quello che avrebbe dovuto essere il suo nuovo film e che purtroppo non è riuscito a terminare: ‘Dangerous Waters’. Ray Liotta, a quanto pare, in base anche all’annuncio, è deceduto in albergo, nella Repubblica Dominicana dove si trovava per le riprese.
Nato a Newark, nello Stato del New Jersey, il 18 dicembre del 1954, a soli sei mesi dalla nascita venne adottato dalla famiglia Vidimarli-Liotta. Una volta cresciuto, decise di frequentare l’università e a quanto pare, per mantenersi gli studi anche se questo non è sicura come fonte, lavorò in un cimitero dove, paradossalmente, conobbe un suo futuro collega: Steven Bauer.
Fu proprio grazie a Steven, che Ray riuscì ad ottenere il suo ruolo principale ormai quasi quarant’anni fa, nel 1983. Precisamente si fece notare per il film, qualche anno più tardi, e insieme a Melanie Griffith nel film, nel 1986, da titolo ‘Qualcosa di travolgente’. Come detto, però, la fama e la gloria giungono quattro anni più tardi e, paradossalmente, invece di battere ferro finché è caldo con certi ruoli, Ray, opta di rifiutarli per evitare di essere un normale caratterista.
Difatti, nella sua lunga carriera ci sono ruoli minori e comunque diversi rispetto a quelle due interpretazioni che lo avevano consegnato alla storia del cinema. Forse è questo il vero motivo per cui non è mai stato considerato fra i grandi interpreti del cinema americano, nonostante le sue qualità interpretative non erano seconde a nessuno. Da non dimenticare anche la sua performance in ‘Copland’, con Sylvester Stallone e Robert De Niro, nel 1996.
Nell’ultimo periodo stava anche recuperando la fama e la gloria perdute qualche anno fa. Lascia una figlia e si stava per sposare nuovamente con Jacy Nittolo. Con lui, seppur, in pochissimi ruoli degni di nota, se ne va un pezzo di cinema americano che nessuno di noi può dimenticare. Personaggi quasi sempre villain o comunque difficili caratterialmente, contraddistinti dalla sua espressione a tratti malinconica ed inquieta. Ciao, Ray.