A Milano il Museo Bagatti Valsecchi è un pezzo di storia del capoluogo lombardo. Un palazzo che prima di rappresentare un luogo di cultura, in cui sono custoditi diversi oggetti antichi, era un’abitazione mantenuta da due fratelli, Giuseppe e Fausto. I due organizzarono quella che è adesso una casa museo organizzata, dando vita ad una particolare e vicenda collezionista di fine Ottocento. Semmai lanciate un’occhiata al sito internet dedicato a questa struttura, questi due fratelli vengono indicati come la strana coppia.
Giuseppe e Fausto erano figli del pittore e miniaturista Pietro Bagatti Valsecchi e sono entrambi baroni. Si presero cura dell’edificio, ristrutturandolo, fino alla loro morte. L’Edificio, però, continuò ad essere abitato fino al 1974. Fino a quel momento era stata occupata dagli eredi. Poi, dopo quell’anno la casa si è trasformata in museo ed è, a sua volta, mantenuta da una Fondazione, istituita venti anni più tardi e che organizza anche diversi eventi, proprio come quello partirà dopodomani, 11 marzo. Il filo conduttore è rappresentato dall’universo femminile, celebrato in diciannove appuntamenti suddivisi tra musica e spettacoli teatrali. Gli stessi avranno luogo proprio al Museo Bagatti Valsecchi.
‘Stasera al museo, nel segno delle donne’: questo il titolo del cartellone presentato ieri mattina nel luogo indicato, alla presenza di Camilla Bagatti Valsecchi, Presidentessa della Fondazione e figlia di Pier Fausto, a sua volta figlio di Giuseppe; Antonio d’Amico, Conservatore del Museo, Tommaso Sacchi, Assessore alla cultura di Milano e l’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli.
Lo scopo dichiarato è quello di riprendere, dopo due anni di pandemia, la socialità tra le persone, come afferma lo stesso assessore alla Regione. Una socialità interrotta a causa dei continui lockdown e che, allo stesso tempo, si ritrova con l’ombra del conflitto russo-ucraino.
Le stesse parole dell’Assessore alla Regione sono state, poi, confermate, in prima battuta, proprio dalla Presidentessa della Fondazione: “La creazione di un cartellone con eventi in musica e teatro ha l’obiettivo di dare un importante segnale di ripartenza non solo del nostro Museo, ma del settore dell’arte e della cultura in generale, che sono stati particolarmente colpiti dalla vicenda pandemica degli ultimi due anni”.
La conferenza stampa è stata introdotta da Antonio D’Amico, il quale, seppur per pochi minuti, ha annunciato un ulteriore evento che si terrà dall’ottobre di quest’anno fino al febbraio dell’anno prossimo. Una mostra in cui il pubblico potrà ammirare 50 opere che provengono dalla prestigiosa collezione lombarda di Gastaldi Rotelli, in cui sono custoditi capolavori dell’arte sia del ‘600 che del ‘700.
In entrambe queste due occasioni il Museo Bagatti Valsecchi, considerato anche come una delle migliori case museo meglio conservate e, al tempo stesso, una delle prime grandi espressioni del design milanese, si aprirà al pubblico. Alla base di queste due iniziative culturali ci sarebbero anche il conforto dei numeri di visitatori, i quali sono cresciuti; alimentati, quasi sicuramente, dal forte desiderio di partecipare in maniera attiva nuovamente agli incontri culturali.
Tornando a ‘Nel segno delle donne’: questa rassegna è sostenuta della Regione Lombardia, insieme al patrocinio del Comune di Milano. Durante la conferenza stampa non sono mancate anche le date, indicate con ordine di consecuzione e che partiranno, come detto, l’11 marzo e il cui termine sarà previsto per il prossimo 17 dicembre. Senza dimenticare la lunga pausa estiva.
Eccole qua, suddivise tra concerti e teatro: 11 marzo, Storie di donne amate; 16 marzo, Miss me; 13 aprile, Felix e Fanny Mendelssohn: un amore fraterno; 20 aprile, Morte e resurrezione di un amore; 4 maggio, Eva; 11 maggio, Palma; 18 maggio, Felix e Fanny Mendelssohn: due sguardi musicali sull’ottocento; 25 maggio, Artemisia Gentileschi; 22 giugno, Donne al pianoforte; 11 settembre, Euterpe: incanto musica; 21 settembre, Omaggio alla musica del ‘900; 28 settembre, Mia mamma è una Marchesa; 5 ottobre, Molly; 16 ottobre, Piano, amore e fantasia; 16 novembre, Una marchesa ad Assisi; 20 novembre, L’arte della fuga; 27 novembre, Now je spring is come; 4 dicembre, Amor ch’a nullo amato; 17 dicembre, Natale in casa Mendelssohn.
FOTO DI VINCENZO PEPE