Tra mediazioni, tregue non mantenute e terzo round di colloqui che si dovrebbero tenere nella giornata di domani, la guerra continua inesorabile; tenendo tutto il mondo nella preoccupazione che tutto potrebbe sfociare in qualcosa di più grave.
In questi giorni difficili si sono susseguite una serie di teorie, ipotesi di complotti che riporterebbero ad imputare sia gli stessi Stati Uniti d’America e la Nato, per non dire tutto il blocco occidentale, responsabile di ciò che sta succedendo è sempre meglio partire da alcuni presupposti fondamentali.
Particolari che furono accennati, soprattutto, nel primissimo articolo dedicato a questa crisi internazionale. Non è tanto l’essere schiarati con la pace, ideale e pensiero a cui tutti quanti ci stiamo aggrappando in questo momento. No, non è questo, c’è dell’altro. Una contrapposizione mai è poi mai superata, neanche quando cadde il muro di Berlino, che portò alla disgregazione dei paesi comunisti.
Si è sempre sostenuto, in questi tre lunghi decenni, che scomparsa l’Unione sovietica il mondo era finalmente in pace, che il mondo intero poteva considerarsi libero, senza dimenticare ulteriori conflitti sparsi in altri angoli del pianeta.
Una convinzione soddisfatta, nella pratica, solo in parte. Se, di fatto, nel ‘Vecchio Continente’, l’Europa, grazie al cosiddetto ‘Nuovo Mondo’, gli Stati Uniti d’America, c’è stata una pace duratura per oltre settanta lunghi anni, quei piccoli focolai sono stati gestiti malissimo, in alcuni casi, o non considerati del tutto nella loro complessità, in altri momenti.
Ciò, specie quando sono state introdotte, proprio in alcuni momenti, le forze della Nato per mettere pace, gli stessi conflitti invece di essere risolti, si sono acuiti in maniera ulteriormente drammatica. Gli errori sono stati molti È vero, questo è solo un piccolissimo approfondimento e l’argomento è talmente vasto che non basterebbe neanche un articolo intero. Ma proprio a causa di queste situazioni ed una latente nostalgia per un regime totalitario ha fatto il resto.
Molti attribuiscono la colpa alla Nato e agli Stati Uniti d’America, altri imputano la responsabilità a Putin di quanto sta succedendo in Ucraina. Nel primissimo articolo affermammo, di contro, che quando si arriva ad un tale livello di scontro di tali dimensioni le colpe sono di entrambi e la nostra prospettiva non muta.
Eppure, in tutti questi giorni si è sempre sostenuto che Putin, tale operazione, la stava preparando, se non da mesi, ma molto probabilmente da qualche anno; mentre ieri è rimbalzata, sul sito dell’Ansa, sempre la notizia che gli Stati Uniti d’America stavano rifornendo l’Ucraina di armi già da dicembre. Una situazione che stava diventando, da ambo i lati, incandescente già da tempo. Nei prossimi giorni, nei prossimi articoli non mancheranno ulteriori approfondimenti e delucidazioni.