Oggi, alla frontiera della Bielorussia, si dovrebbe tenere il secondo round dei colloqui tra le delegazioni russe ed ucraine. Al momento non è ancora sicuro che questo incontro abbia luogo, visto anche l’acuirsi del conflitto in territorio ucraino. Ieri è stata una giornata continua di eventi, di dichiarazioni anche al vetriolo che hanno rallentato in alcun modo l’avanzata di Putin.
Oltre al missile sul palazzo del governo della regione, oltre al lungo convoglio militare e all’esplosione della torre della tv in cui sono morte cinque persone, ha fatto seguito un’altra serie di bombardamenti che ha sconfessato quanto annunciato, fino a questo momento, dal leader russo e confermato, sempre ieri, dal suo ministro degli esteri. Ovvero colpire un luogo dedicato alla memoria della shoah. Sempre nella giornata di ieri sono state prese di mira anche altre abitazioni civili. Questa notte è saltato in aria un condominio a Zhytomyr con un missile.
Non solo, notizia di qualche ora fa ha riportato dell’ingresso in Ucraina anche di paracadutisti russi; tutti atti, tutti atteggiamenti che confermano di fatto l’invasione da parte di Putin. Sono anche circolate delle voci, sempre sostenute da fonti abbastanza attendibili, che molto probabilmente era anche in atto un tentativo di assassinare Zelensky. Ciò che è emerso riguarderebbe un complotto ceceno.
Lo stesso Presidente della nazione vittima di questa aggressione che non solo ha fatto sentire la sua voce al Parlamento Europeo, ma ha anche tenuto una conversazione telefonica, in serata, con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il quale proprio questa notte ha tenuto il tradizionale discorso alla nazione e riferimenti a ciò che sta succedendo non è mancato.
Parlando agli americani non ha usato mezzi termini nei confronti di Putin: “Ha fatto male i calcoli” e che non pensava di trovarsi davanti un muro composto dagli stessi ucraini. “E’ isolato e siamo uniti contro una guerra premeditata e non provocata”. Lo ha anche definito ‘dittatore’. “Americani voglio essere sincero con voi, come vi ho sempre promesso. Putin sta invadendo un paese straniero pagherà un prezzo alto per questo. Nelle battaglie contro le autocrazie, le democrazie sono unite”. Ovviamente queste frasi sono solamente estratte di un discorso ben più ampio. Allo stesso tempo gli Stati Uniti d’America hanno anche chiuso il proprio spazio aereo ai voli russi.
Allo stesso tempo l’ondata di manifestazioni di solidarietà non è mancata nei confronti del popolo ucraino, non sono mancate altre chiusure nei confronti della Russia. Il blocco dello Swift sta diventando sempre più attivo, la nazionale di calcio russa esclusa direttamente dai prossimi Mondiali di calcio che si terranno questo in inverno in Qatar.
Come non si placano neanche le proteste di una buona parte dei cittadini russi contro questo scempio. Anche qualche oligarca russo, proprio a causa delle sanzioni, sta incominciando a prendere le distanze dal proprio leader ormai fuori controllo.