Le conseguenze dell’attacco russo di questa notte nei territori dell’Ucraina saranno diverse. Oltre che sul piano economico, in cui i prezzi di diverse materie stanno continuando ad aumentare, il problema lo sarà anche sul piano umanitario. Le notizie, come detto nel precedente articolo, si rincorrono di minuto in minuto, alcune vengono smentite ed altre vengono purtroppo confermate. Come quella in cui vorrebbe che il discorso di questa notte di Putin sia addirittura registrato. Quando? Poche ore dopo aver parlato con Macron.
Altre fonti parlano già di qualche vittima, altre ancora di quanto potrebbe durare questo nuovo incubo di cui, dopo la maledetta pandemia, nessuno aveva bisogno. Diverse città dell’Ucraina sono sotto attacco e le truppe russe stanno avanzando dritte verso la capitale.
Queste parole ci riportano a molti decenni indietro e la cosa buffa, semmai sarebbe giusto definirla così, è che Putin ha dato il via all’operazione militare perché non voleva l’avanzamento della Nato accanto ai suoi confini e, paradosso, attacca ‘i suoi vicini di casa’ per farli uscire dalla cosiddetta mentalità nazista. Ed è proprio qui che sta il paradosso, perché l’Ucraina accusa i russi di averla attaccate come i nazisti. Ovvero come fece Hitler nel 1939 con la Polonia.
Le reazioni a questa che è di fatto una vera è propria aggressione è stata condannata da qualsiasi personalità politica: da Boris Johnson, il quale senza mezzi termini ha detto che ‘Il dittatore Putin deve essere fermato’. Non solo stati da meno neanche Mario Draghi: ‘Putin metta fine allo spargimento di sangue, vie le truppe dell’Ucraina; dal Segretario della Nato Stoltenberg: ‘Momento grave, la guerra è in Europa; e da Von Der Leyen: Uniti contro Mosca e il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden: ‘Guerra premeditata, provocherà un’enorme perdita di vite umanePurtroppo, gli unici che hanno quasi manifestato solidarietà con Putin sono i cinesi, i quali hanno addirittura affermato di comprendere l’ex agente del Kgb.
Ma le ulteriori conseguenze di quest’attacco sarebbe anche quello d’innescare un vero e proprio effetto domino: come, per esempio, la stessa Cina che potrebbe invadere Taiwan, la destabilizzazione dei paesi baltici, per non parlare di una guerra commerciale con la stessa Europa.
Le notizie di oggi parlano di oltre cento missili sparati dai russi, che si sta combattendo vicino alla centrale nucleare di Chernobyl e l’aeroporto della capitale è stato conquistato. A Mosca, in tante altre città della Russia, la polizia è intervenuta contro i manifestanti che si erano radunati per protestare contro la guerra arrestandoli. Dettagli, resoconti, storie che sembravano essere lontani dalla nostra realtà e dalla nostra epoca.
La guerra è di nuovo entrata nel vecchio continente, incapace in questi decenni di coalizzarsi contro un possibile nemico comune che prima o poi sarebbe arrivato. Le sanzioni, per quanto vengono sbandierate ai quattro venti, non fermerà il disegno di un folle. Molto probabilmente servirà un’ulteriore tipo d’intervento ma a quel punto l’effetto domino sarà servito sul piatto d’argento della storia che stiamo vivendo. La speranza è che la diplomazia e la ragione siano le uniche vere armi a disposizione dell’umanità.