Dopo la terza serata sanremese, che ha raccolto nove milioni e trecento sessanta mila telespettatori, è giunto il momento di rendere noti i nostri giudizi su tutte e venticinque canzoni di questa settantaduesima edizione. Da dove partire, da quale brano iniziare? Da quelli che hanno poco convinto, da quelli che potrebbero rappresentare la metà della classifica oppure quelli che hanno suscitato un’ottima impressione fin da subito?
Abbiamo deciso di tenere fede all’ordine di successione dei cantanti di ieri sera, l’unico modo giusto per non incappare in qualche involontaria dimenticanza da parte nostra. Premettiamo, comunque, che su alcune canzoni proposte vige ancora una sorta di indecisione, una sorta d’indecifrabilità nello stabilire se effettivamente se un singolo merita oppure debba essere bocciato a priori.
È il caso della canzone di Giusy Ferreri, che con la sua ‘Miele’ ci fa comunque dire che è sfiziosa grazie al ritornello, ma non sembra essere la favorita per la vittoria finale. promossa, invece, è ‘Abbi cura di te’ del duo Highsnob e Hu: orecchiabile ed interessante grazie al testo. ‘Sei tu’ di Fabrizio Moro, invece, lo diciamo senza troppi giri di parole, potrebbe essere una di quelle che potrebbe ambire ad essere quella che trionferà. Melodica, testo poetico e coraggioso ed intensa interpretazione.
Non totalmente promosso il brano di Aka7even, ‘Perfetta così’. Motivo? Al di là del ritmo e della bella costruzione musicale, purtroppo ciò che non convince è il ritornello. Dal tema scomodo, riflessiva e dal testo profondo e semplice è la ‘Lettera al di là del mare’ di Massimo Ranieri. La sua, come sempre, è una performance intensa. Potrebbe anche giocarsela per la vittoria finale, il punto però è che non sembra essersi rinnovato come un altro suo illustre collega. Per Dargen D’Amico, invece, con la sua ‘Dove si balla’ si potrebbe prenotare come uno dei prossimi tormentoni estivi. Canzone allegra, spensierata e da discoteca.
Positivo è anche il giudizio per Irama con la sua ‘Ovunque sarai’. Struggente e particolare, con ritornello abbastanza trascinante. Un altro tormentone che molto presto conquisterà tutti è ‘Chimica’ del duo composto da ‘Ditonellapiaga’ e Donatella Rettore. Che vinca il Festival è un po’ improbabile, ma rimarrà sicuramente. Colpisce, anche molto, la canzone di Michele Bravi, ‘Inverno dei fiori’. Riflessiva.
Anche Rkomi incontra il nostro favore. Forse però, ‘Insuperabile’ non lo sarà a tal punto da lasciare indietro le altre per trionfare. Forse, perché nulla è scontato. Energica.
Arriviamo alla canzone ‘Brividi’ della coppia Mahmood e Blanco. Orecchiabile, intensa è la loro interpretazione. Sensazione? Insieme a quella di Fabrizio Moro potrebbe essere quella che trionferà. Cosa dire per Gianni Morandi invece? Ci farebbe piacere se anche lui riuscisse a vincere questa edizione con la sua gioiosa ‘Apri tutte le porte’. Un brano che richiama i suoi più antichi cavalli di battaglia e che è stato scritto e composto da Jovanotti. Rispetto a Massimo Ranieri, Gianni Morandi ha dimostrato di essere sempre, in un modo o nell’altro, al passo con i tempi, seppur scavando attraverso il vintage.
Il ‘Sesso occasionale’ di Tananai sarà anche allegro e ascoltare sempre e comunque, ma non insidierà mai i piani alti della classifica. Convincente Elisa con la sua ‘O forse sei tu’. Intensa è la sua interpretazione e trascinante. Non scherza neanche Noemi. La sua ‘Ti amo non lo dire’ presenta una grintosa malinconia, con parole dirette e semplici e che accompagnano molto bene il ritornello. Molto probabilmente arriverà sul podio.
Tuo padre, tua madre e Lucia di Giovanni Truppi non ci ha convinto proprio del tutto. Forse un terzo ascolto sarebbe l’ideale. Altro brano da podio è quello de Le Vibrazioni. ‘Tantissimo’ è un bel pezzo rock, energico, con un ritornello quasi facile da ricordare.
All’inizio Yuman non vi aveva fatto una buona impressione, ma la sua ‘Ora e qui’ non è da scartare in alcuno modo. Una bella ballata vicino al groove, orecchiabile. Anche questa potrebbe arrivare al podio.
Sofisticato, invece, il brano di Emma, ‘Ogni volta è così’, è inteso come costruzione musicale. Potrebbe piazzarsi più a metà classifica. ‘Farfalle’ di Sangiovanni è singolo sfizioso, facile da ascoltare ma non, forse, non è da considerare per un possibile trionfo finale. Il terzo e futuro tormentone estivo è di Anna Mena. ‘Duecentomila ore presenta un ritmo da discomusic con un velo di malinconia. Molto, ma molto orecchiabile. Diventerà ‘Virale’ anche il singolo di Mattero Romano. Il suo è un bel testo, ottima voce ed interpretazione, peccato solamente per il ritornello.
Per la grande Iva Zanicchi vale il discorso di Massimo Ranieri. La sua ‘Voglio amarti’ è la classica canzone sanremese che non si è rinnovata. Il ‘Ciao ciao’ de La rappresentante di Lista è un altro pezzo da discoteca spassosa. In alcuni punti il ritornello ricorda un celebre refrain di Jovanotti.
Chiudiamo con Achille Lauro. Si, in realtà non ha comunque cantato per ultimo ieri sera. Ma il commentare per ultimo il suo singolo è mosso della voglia di affermare che la sua ‘Domenica’ è una canzone che rompe gli schemi, anche troppo. Come se cercasse, sempre, di andare sopra le righe per far parlare di sé. Un brano ritmato, tra rock e gospel, che molto probabilmente meriterebbe maggior fortuna nel posizionamento in classifica.
Qualche altra parola deve essere spesa per la terza serata. È inutile elogiare nuovamente Amadeus. Tra domani e dopodomani ci sarà tutto il tempo del mondo per fare questo. C’è da sottolineare l’ottima prova di Drusilla Foer che ha mostrato tutte le sue qualità da attrice e da intrattenitrice. Seppure alcuni sketch siano sempre stati proposti nel passato, lei è riuscita a calarsi nell’atmosfera dell’Ariston giocando anche su sé stessa senza alcuna forma di pietismo o di retorico moralismo, soprattutto durante il suo monologo.
Qualcuno si è lamentato del fatto che il suo intervento sia avvenuto troppo tardi. Molto probabilmente tale scelta è dovuto dal fatto di lasciare spazio allo scrittore Saviano per il suo momento di riflessione sui 30 anni delle stragi del 1992.
L’ospite musicale Cesare Cremonini, invece, ha conquistato tutti attraverso le sue canzoni, ormai, diventate delle evergreen. In venti minuti ha riassunto venti anni di una carriera impreziosita da grandi successi.
La quarta serata è interamente dedicata ai duetti. Ad affiancare Amadeus ci sarà Maria Chiara Giannetta. Gli ospiti? Lino Guanciale, i Pinguini Tattici Nucleari. Domani il primo giudizio generale sulla settantaduesima edizione del Festival di Sanremo.
FONTE FOTO: UFFICIO STAMPA RAI