Un mite viaggiatore, appartenente alla classe media americana, perseguitato, lungo le highways sperdute degli Stati Uniti d’America, da quello che sembra un camionista impazzito e del quale, per tutta la durata del film, non si vede mai il volto. In sintesi, è questa la trama del primissimo film diretto, e quindi al suo esordio all’epoca, di un giovanissimo Steven Spielberg.
Un film, nonostante viene considerato nella rubrica ‘cinema’, uscì per la prima volta in televisione, sempre negli Usa, il 13 novembre del 1971, per poi approdare qualche settimana dopo al cinema. Da noi due anni più tardi proprio sul grande schermo. Il titolo è eloquente, oltre che semplice e diretto: ‘Duel’; ed è tratto dall’omonimo racconto sviluppato da Richard Matheson pubblicato sulla rivista Playboy lo stesso anno.
Girato in soli tredici giorni e costituto solo sull’adrenalina e la tensione alimentata dalla presenza dell’autocisterna ‘Peterbuilt 281’, ‘Duel’, all’epoca, venne catalogato come film di ‘terrore’. Sarebbe però più corretto annoverarlo nel genere ‘thriller’ e che, nel corso degli anni, ha ispirato anche altre opere con macchine e camion ‘impazziti’. Si pensi a ‘La macchina nera’ del 1977; ‘Christine – La macchina infernale’, sia come romanzo di Stephen King e trasposizione cinematografica di John Carpenter del 1983.
Il vero protagonista, per non dire lo sventurato personaggio, è interpretato dall’attore Dennis Weaver. Grazie alla sua espressione riesce ad instillarti il terrore che si potrebbe provare nel momento in cui, guidando tranquillamente per quelle apparenti e pacifiche strade, ci si trova in una situazione del genere. Con una persona completamente esaltata, per non dire con seri problemi mentali, che cerca, in tutti i modi, di giocare in un modo molto pericoloso.
Paradossalmente inizia tutto per un sorpasso di David Mann, questo è il nome del protagonista principale, a bordo della auto rossa, una Plymouth Valiant sempre del 1971. L’autocisterna lo sorpassa una prima volta e, sempre a sua volta, la stessa viene, usando un gergo di formula 1, doppiata dal guidatore della vettura. A quel punto il misterioso camionista lo supera nuovamente rallentando di parecchio l’andatura del viaggio per entrambi.
David Mann sta facendo quel viaggio perché ha un appuntamento di lavoro. Una volta intuito che non arriverà mai a destinazione e che quella misteriosa autocisterna mostra intenzioni diverse sarà costretto ad affrontarla, a suo malgrado, per cercare di lottare per la sua stessa sopravvivenza.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare è pur vero che l’autoarticolato è ovviamente guidato da un uomo misterioso, ma sembra che il regista, per non dire anche lo stesso autore del racconto, abbia voluto conferire all’autocisterna un significato più profondo; come se il Peterbuilt 281 rappresentasse qualche altra cosa, non propriamente terreno.
Nonostante ciò, in origine il film pare puntare il dito contro i ritmi frenetici della vita; il riferimento è alla sequenza del sorpasso tra David Mann e l’autocisterna. Solo qualche minuto dopo si trasforma in un thriller mozzafiato e che racconta la fuga di un uomo dalla morte, rappresentata proprio dall’immenso camion tutto sporco e arrugginito.
In realtà il camion era riverniciato con colorazione nera che formavano, sulla carrozzeria, striature d’olio che fuoriuscivano dalle feritoie della stessa struttura. Chiaramente non venne usato solo un camion, ma più di uno. Anche dei modelli simili al 281, come il 351 per esempio. Per quanto il film mostra, il ‘281’ non raggiungeva velocità elevate. Era tutto merito delle veloci inquadrature e dai giusti stacchi da una parte e dall’altra della ripresa.
Questo, per esempio, è uno dei tanti motivi per cui ‘Duel’ ancora oggi è considerato un vero e proprio cult. Il secondo motivo lo abbiamo accennato precedentemente e riguarda proprio l’unico attore: Dennis Waever. Senza dimenticare anche lo scenario in cui il film è stato girato. Nelle autostrade deserte che tagliano in due distese di terra e che passano attraverso montagne spettacolari.
Una sorta di ‘western’ urbano dove i ‘pistoleri’ non girano con il cinturone allacciato alla vita, ma dove girano a bordo di autoveicoli: dove il primo lo usa per uccidere e l’altro, involontariamente, per scappare e difendersi.
Quasi due anni fa è stato annunciato la lavorazione del remake. a quanto pare a scrivere la storia sarà sempre Steven Spielberg. Al Posto di Dennis Weaver, scomparso nel 2006, ci sarà Tom Cruise.
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