Dicevamo della parola ‘varietà’ che è stato, di fatto, un importante genere televisivo. Viene definito come uno spettacolo di arte, varia, basato essenzialmente da una sequenza di numeri e di attrazioni di generi diversi. Questo genere televisivo sparì, esattamente, nella stagione televisiva 1991-92, trenta anni fa insomma. Eppure, dieci anni prima, attraverso una trasmissione diventata a dir poco storica teneva, incollati milioni di italiani davanti alla tv: stiamo parlando di ‘Fantastico’, programma di punta della Rai di quegli anni.
È vero, siamo di venerdì e la storica trasmissione andava in onda il sabato sera. In quella stagione televisiva prendeva il via la seconda edizione, la prima invece andò in onda nella stagione 1979-80 per essere interrotta giusto un anno: 1980-81. A prendere il timone della conduzione, all’epoca, c’erano tutte personalità emergenti e che oggi, i loro nomi, sono ancora sulla bocca di tutti.
Il primo nome è di colui che, due anni più tardi, conquisterà i giovani di tutta Italia, con le future reti Fininvest, oggi Mediaset, con un programma musicale molto, ma molto innovativo: Dj Television. Stiamo parlando di Claudio Cecchetto. Accanto a lui un nome che apparteneva, già all’inizio degli anni ’80, alla cosiddetta vecchia guardia: Memo Remigi, il quale gli era stata affidata la canzone di chiusura: Gocce di Luna.
Il cast della conduzione non era tutto qui: la ballerina Oriella Dorella, la cantante Romina Power, che lanciò per la prima volta la canzone ‘Il ballo del qua qua’, e un giovanissimo e mai dimenticato, con le sue fenomenali imitazioni, Gigi Sabani, di cui in questi giorni ricorre l’anniversario della sua nascita.
Come spesso accadeva in questi programmi televisivi, e non serie televisiva come viene erroneamente indicato su Wikipedia, c’era sempre una presenza fissa alla quale, in quella edizione in particolare, le venne affidata la sigla di testa.
La canzone, a distanza di quarant’anni, è ancora ricordata, grazie anche con il motivetto semplice, come anche il ritornello, era intonata e balla da Heather Parisi, la cantante e ballerina americana che trovò qui da noi fortuna. Il brano era intitolato: ‘Le cicale’.
A completare, quello oggi si definirebbe un cast stellare e quindi a rappresentare la cosiddetta ciliegina sulla torta, c’era anche quel mostro sacro di Walter Chiari, con i suoi monologhi scherzosi e scacciapensieri.
L’elemento portante della trasmissione, per non dire di ogni puntata, era rappresentato da alcuni spazi dedicati ai quiz, i quali ricordavano altre famose trasmissioni come ‘Lascia o raddoppia?’, ‘Il musichiere’ e ‘Il rischiatutto’. Quella seconda edizione, come la prima e come tutte le altre a seguire, era legata indissolubilmente alla Lotteria Italia, il quale aveva il suo culmine ogni 6 gennaio.
Una vera e propria istituzione, almeno quella della lotteria, che dura ancora oggi. ‘Fantastico’, invece, durò fino agli inizi degli anni ’90. E l’edizione del 1981-82 totalizzò ben 20 milioni di telespettatori a puntata, per raggiungere la ragguardevole cifra di 25 milioni di telespettatori.
Nonostante queste cifre si dice che gli indici di ascolto rispetto alla primissima edizione si presentarono ugualmente bassi. Ciò però non scoraggiò i vertici Rai per riconfermare il programma per una terza edizione, condotta da altrettanti volti a dir poco leggendari della televisione italiana di quegli anni: Corrado e Raffaella Carrà. Ma quella era un’altra edizione.
Un tempo lo chiamavano sabato sera, quando l’intrattenimento si svolgeva con quello che veniva identificato con il ‘Varietà’. Forse oggi, i giovani e senza farlo di proposito, non sanno nemmeno cosa significa. Non è colpa loro. La televisione, rispetto a quella di quaranta anni fa, è cambiata e di molto anche. Per alcuni è peggiorata vistosamente, per altri invece continua comunque a proporre sempre qualcosa d’interessante.
Dicevamo della parola ‘varietà’ che è stato, di fatto, un importante genere televisivo. Viene definito come uno spettacolo di arte, varia, basato essenzialmente da una sequenza di numeri e di attrazioni di generi diversi. Questo genere televisivo sparì, esattamente, nella stagione televisiva 1991-92, trenta anni fa insomma. Eppure, dieci anni prima, attraverso una trasmissione diventata a dir poco storica teneva, incollati milioni di italiani davanti alla tv: stiamo parlando di ‘Fantastico’.
È vero, siamo di venerdì e la storica trasmissione andava in onda il sabato sera. In quella stagione televisiva prendeva il via la seconda edizione, la prima invece andò in onda nella stagione 1979-80 per essere interrotta giusto un anno: 1980-81. A prendere il timone della conduzione, all’epoca, c’erano tutte personalità emergenti e che oggi, i loro nomi, sono ancora sulla bocca di tutti.
Il primo nome è di colui che, due anni più tardi, conquisterà i giovani di tutta Italia, con le future reti Fininvest, oggi Mediaset, con un programma musicale molto, ma molto innovativo: Dj Television. Stiamo parlando di Claudio Cecchetto. Accanto a lui un nome che apparteneva, già all’inizio degli anni ’80, alla cosiddetta vecchia guardia: Memo Remigi, il quale gli era stata affidata la canzone di chiusura: Gocce di Luna.
Il cast della conduzione non era tutto qui: la ballerina Oriella Dorella; la cantante Romina Power, che lanciò per la prima volta la canzone ‘Il ballo del qua qua’; e un giovanissimo e mai dimenticato, con le sue fenomenali imitazioni, Gigi Sabani, di cui in questi giorni ricorre l’anniversario della sua nascita. Come spesso accadeva in questi programmi televisivi, e non serie televisiva come viene erroneamente indicato su Wikipedia, c’era sempre una presenza fissa alla quale, in quella edizione in particolare, gli venne affidata la sigla di testa.
La canzone, a distanza di quarant’anni, è ancora ricordata, grazie anche con il motivetto semplice, come anche il ritornello, era intonata e balla da Heather Parisi, la cantante e ballerina americana che trovò qui da noi fortuna. Il brano era intitolato: ‘Le cicale’.
A completare, quello oggi si definirebbe un cast stellare e quindi a rappresentare la cosiddetta ciliegina sulla torta, c’era anche quel mostro sacro di Walter Chiari, con i suoi monologhi scherzosi e scacciapensieri.
L’elemento portante della trasmissione era rappresentato da alcuni spazi dedicati ai quiz, rievocanti altre famose trasmissioni come ‘Lascia o raddoppia?’, ‘Il musichiere’ e ‘Il rischiatutto’. Quella seconda edizione, come la prima e come tutte le altre a seguire, era legata indissolubilmente alla Lotteria Italia, il quale aveva il suo culmine ogni 6 gennaio.
Una vera e propria istituzione, almeno quella della lotteria, che dura ancora oggi. ‘Fantastico’, invece, durò fino agli inizi degli anni ’90. E l’edizione del 1981-82 totalizzò ben 20 milioni di telespettatori a puntata, per raggiungere la ragguardevole cifra di 25 milioni di telespettatori.
Nonostante queste cifre si dice che gli indici di ascolto rispetto alla primissima edizione si presentarono ugualmente bassi. Ciò però non scoraggiò i vertici Rai per riconfermare il programma per una terza edizione, condotta da altrettanti volti a dir poco leggendari della televisione italiana di quegli anni: Corrado e Raffaella Carrà. Ma quella era un’altra edizione.
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