Ogni anno l’associazione “I borghi più belli d’Italia” stila la classifica dei piccoli paesi più belli della nostra penisola. L’associazione, nata nel 2001, si prefigge, in questo modo, di conservare e salvaguardare piccoli villaggi dallo spiccato valore storico e artistico.
Per tutti i turisti, questa attività è da considerarsi una grande fortuna, poiché permette di poter visitare queste splendide località, che altrimenti verrebbero dimenticate. Da Nord a Sud l’associazione comprende oltre 250 borghi, nei quali sembra tornare indietro nel tempo, in un’oasi di pace, dove tutto scorre più lentamente e in armonia con la natura.
Tra i venti più belli spiccano nomi noti come Tropea, Locorotondo, Erice, Ravello e Tellaro. Molti altri sono praticamente sconosciuti e per questo ancora più affascinanti. Tra questi: Tremosine sul Garda, Bosa in Sardegna, Egna in Trentino e Geraci nel Parco delle Madonie. Da oggi, questi borghi sono ancora più accessibili e si propongono come una vera e propria “alternativa di vita”. Vediamo come.
Lavorare in smart working, in uno di questi piccoli paesi, ospite magari di aziende agricole, con soggiorni gratuiti ed immersi nelle realtà locali. Questa è una esperienza oggi possibile grazie ad una startup italiana, appena nata, che ha l’obiettivo di portare i nomadi digitali italiani, e prossimamente anche quelli europei, alla scoperta delle bellezze turistiche, architettoniche ed enogastronomiche del nostro Paese. Federico Pisanty è infatti il fondatore di BorgoOffice, la prima piattaforma digitale che consente la fuga dalle nostre città.
Il progetto è nato durante la pandemia, su impulso di una tendenza che, negli ultimi mesi, si è ancora più accentuata. Se già prima del lockdown, l’idea della fuga dalla città, per trasferirsi in un contesto più tranquillo, stuzzicava molti “scontenti metropolitani”, oggi questa aspirazione si è molto più accentuata. Secondo un sondaggio di Airbnb, il 66% sceglierebbe questa forma di lavoro. In questo nuovo scenario, il richiamo dei borghi è diventato forte come non mai: la combinazione “smart working & fine living” sono diventati prepotentemente di moda. E soprattutto in Italia, dove queste piccole località sono famose in tutto mondo per la loro bellezza.
È l’evoluzione del concetto di bleasure (da business e pleasure, lavoro e piacere): prima si prolungava la trasferta di lavoro, con qualche giorno di vacanza, adesso si viaggia, portando con sé il computer. Il 78% ha già deciso di combinare le due cose.
Al momento la piattaforma, che favorisce l’incontro tra smart worker e le strutture che li ospitano, comprende circa trenta agriturismi, distribuiti dal Nord al Sud della Penisola, con alcune aree di maggiore concentrazione. La Toscana, ad oggi è la meta più ambita.
La startup si pone l’obiettivo, entro la fine dell’anno, di raccogliere l’adesione di almeno cinquanta strutture, selezionate tra quelle che spontaneamente si candidano attraverso il portale e che rispondono a degli standard non solo qualitativi, ma anche di facility. Tutte devono infatti possedere, in primis, un’ottima connessione internet e, poi, poter offrire postazioni di lavoro gradevoli e all’altezza.
Gli smart worker che vogliono partecipare a questa esperienza possono seguire un percorso guidato online che consente loro di mettersi in contatto con la struttura prescelta. L’offerta, ad oggi, presenta quattro soluzioni diverse: dal soggiorno minimo di una notte fino a quello di un mese, passando per il soggiorno di un weekend a quello di una settimana. Più di 400 sono state le prenotazioni. Si tratta per lo più di professionisti, dirigenti e freelance. Il pacchetto più richiesto è quello della settimana, seguito da quello del weekend. Ma il soggiorno di un mese, in queste realtà non convenzionali, offre, senza dubbio, la possibilità di uno stacco deciso dalla routine cittadina. Il progetto è ovviamente aperto anche ai nomadi digitali europei.
In cambio del soggiorno gratuito e della possibilità di lavorare da remoto, gli ospiti possono acquistare dei pacchetti di sostegno contenenti prodotti di coltivazione e produzione a kilometro zero dell’azienda agricola ospitante. Ma non solo. Ultimamente BorgoOffice permette di inserire anche esperienze di varia natura, che vanno da corsi di yoga e cucina ad escursioni nella zona e giri in bicicletta. Ogni struttura propone ciò che è più consono al proprio stile e al proprio territorio. Non a caso, esaurito il tempo da dedicare al lavoro da remoto, che viene svolto in assoluta autonomia, chi partecipa può decidere di immergersi completamente in un’esperienza unica e totale nel borgo che la ospita. Uno degli aspetti più potenti del progetto è proprio legato al desiderio di scoprire le eccellenze turistiche, ma anche enogastronomiche del territorio.
Qualche esempio?
A pochi chilometri da Imperia, in Liguria, ci si immerge nelle atmosfere medievali e nella natura più rigogliosa. A Vasia, boschi di olivi coprono i pendii delle colline e regalano le stesse emozioni del mare: le distese color argento del nobile albero. Qui la storia ha lasciato segni significativi, tra castelli e chiese, ed è bello perdersi in un paesaggio suggestivo. La struttura proposta è un’oasi di pace e di relax. L’antico podere, abitato già nel 1700, si estende per 2 ettari ed è ricoperto da campi di lavanda, rose da profumo ed erbe aromatiche, oltre a godere di una splendida posizione panoramica. La vista è impareggiabile e offre una visuale su tutta la valle fino ad incontrare la linea del mare, all’orizzonte.
Spostandoci dall’altra parte della nostra penisola, giungiamo a Corleone, in Sicilia. Il paese si trova tra Rocca Sottana e quella Soprana, in cima alla Torre Saracena. Possiede un ricco patrimonio architettonico soprattutto nel centro storico. Per la numerosissima presenza di edifici religiosi, è stato nominato “il Paese dalle Cento Chiese”. Grazie alla risposta che il comune ha dato alla mafia, oggi il borgo ha anche il titolo di “Capitale Mondiale della Legalità”, in virtù delle numerose campagne sociali contro la criminalità. Qui l’agriturismo proposto si trova su un’alta collina, immerso nel verde, e in prossimità di un rilassante torrente che scorre lungo il suo confine.
Non rimane quindi che scegliere il proprio luogo del cuore e fare le valige: il borgo più bello ci aspetta.
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