Un Re ancora senza veri eredi
Sarebbero stati 62 gli anni se in quel 25 giugno di 11 anni fa, quasi all’alba dei 51, non si sarebbe spento misteriosamente, lasciando un esercito di fans sbigottiti e scioccati. Quante altre magie con le sette note ci avrebbe regalato, quanti altri concerti spettacolari avrebbe preparato e, forse, avrebbe addirittura inventato altri passi per il suo ballo personale? Tante domande, legittime, mosse da una curiosità che non troverà mai soddisfazione di ricevere risposte concrete.
Di certo Micheal Joseph Jackson, nato a Gary nello Stato dell’Indiana il 29 agosto del 1958, se né andato nel momento in cui aveva deciso di tornare, di riprendersi quello scettro da ‘Re’ indiscusso della musica Pop che nessuno, comunque, è mai riuscito ha strapparglielo.
In occasione dell’undicesimo anniversario era stato affermato, proprio in questo blog, che, sì, si sono avvicendati molti potenziali suoi eredi. Qualcuno lo richiama alla lontana, qualcun altro cerca quasi di imitarlo; ma nessuno sarà come lui. Nessuno possiede il suo estro musicale, il suo istinto con le note, la sua voglia di stupire sempre e comunque e nessuno ha la sua stessa voglia di realizzare cose nuove, mettendosi sempre in discussione.
Micheal lo faceva sempre senza mai sbandierarlo ai quattro venti. Basta vedere cosa disse molti anni dopo al video di ‘Thriller’. Affermò, durante un’intervista, che non gli piaceva ripetersi ma creare sempre un qualcosa che prima di allora non era mai stato realizzato.
Nei suoi quaranta lunghi anni di carriera, inaugurati in una sera di dicembre del 1969, alla storica trasmissione dell’Ed Sullivan Show, l’America scoprì l’immenso talento di quell’undicenne sul palco e forse, vedendo cosa sta succedendo adesso in America, non sapeva nemmeno di essere l’apripista, se non addirittura il pioniere, di tanti altri artisti appartenenti alle minoranze che si sono poi susseguiti nel corso dei decenni. Fu un punto di riferimento, insomma, fino a quando non gli arrivarono quelle denunce che di fatto ne minarono nono solo la carriera, ma soprattutto l’immagine.
Un’immagine mai più ricostruita al cento per cento ed un percorso musicale travolto dalle sue vicissitudini personali. Problemi che si portava dietro da una vita e che non si sa se effettivamente lo portarono ha commettere quelle azioni, il dubbio d’altronde rimane, e che lo fecero isolare dal resto dello star system dopo l’ennesimo processo subito.
Di lui cosa rimane: un patrimonio inestimabile di musica composto di canzoni, alcune sono state condivise all’interno di questo articolo, di album e chicche da riscoprire, dei suoi video che alle volte parevano essere dei cortometraggi o addirittura dei mediometraggi e i concerti, spettacolari ed irripetibili proprio come lui. Nell’ascoltarlo e nel rivederlo i ricordi si fanno spazio con una sola convinzione presente che uno come lui non nascerà mai più.