Robin Williams fu un attore brillante e geniale ma, al tempo stesso, intenso e misurato nei ruoli meno comici. Una personalità variegata in una dicotomia che ne ha segnato l’esistenza e ne ha fatto uno degli artisti più amati della storia del cinema. Proprio in questi giorni, si festeggiano i 70 anni della sua nascita a Chicago. Molti tratti della sua forte personalità, li ritroviamo intatti in questa città.
Chicago è stata per lungo tempo la patria del design. È la terza città più popolosa degli Stati Uniti, con una delle economie più grandi e diversificate del mondo. È soprannominata la “Windy City” (la città del vento) ed è, a tutt’oggi, un poderoso centro per il commercio, i trasporti e la cultura.
Chicago ha continuamente innovato l’architettura dell’ospitalità molto prima della pandemia e farà ancora da riferimento mondiale per re-immaginare il futuro dei viaggi e dell’intrattenimento.
La città era il crocevia di milioni di visitatori l’anno e offriva una vasta gamma di hotel storici e contemporanei, discoteche, ristoranti e bar. Tutti spazi concepiti intorno al tempo libero e alle esperienze memorabili che ognuno dei visitatori poteva vivere.
Design, spazio e forma sono quindi gli elementi che connotano maggiormente il “made in Chicago”. Prima della pandemia, ospitava anche uno degli aeroporti più trafficati del mondo, l’O’Hare.
Vediamo alcuni progetti, realizzati prima del 2020, che ricostruiscono la storia recente della “Windy City”. Rappresentano anche il punto di ripartenza di ciò che sarà il futuro mondiale del viaggiare e dell’accoglienza.
McDonald’s Chicago Flagship
Il nuovo “flagship store” celebra la semplicità e l’autenticità del marchio McDonald’s. Accoglie i visitatori in un luogo vivace, luminoso e informale, nel cuore della città. Il sito è un intero isolato, a pochi passi da Michigan Avenue, occupato dal 1985 dall’iconico McDonalds “Rock’n Roll” che proponeva i servizi drive-through. Nel nuovo progetto, lo spazio verde viene ampliato di oltre il 400%, producendo una nuova oasi simile a un parco, utile e utilizzabile dall’intera collettività.
L2O Restaurant
L2O Restaurant è un progetto di ristrutturazione di un classico ristorante francese, di cucina raffinata, in un ristorante di pesce contemporaneo. Si trova all’interno del Belden Stratford Hotel. La sequenza d’ingresso è definita da un fitto bosco di colonne in legno di ebano. Segna il passaggio dalla hall dell’hotel all’ambiente interno del ristorante. Parzialmente oscurati dalle colonne, sono un piccolo salotto e una sala da pranzo privata, entrambi schermati da pannelli di vetro inciso. Intimità e senso del ritrovarsi sono il connubio vincente di questo nuovo progetto.
Apple Store Michigan Avenue
Situato all’incrocio tra il fiume Chicago e il “Magnificent Mile” di North Michigan Avenue, il nostro Apple Store è un grande spazio che si estende da Pioneer Court fino alla sponda del fiume. La realizzazione crea così nuovi collegamenti tra la città e il suo corso d’acqua. Il progetto rimuove i confini tra interno ed esterno, rivitalizzando importanti connessioni urbane. Gli architetti hanno unito una piazza storica, prima tagliata dall’accesso alle sponde e offerto, al quartiere, una nuova arena dinamica, che si affaccia, in maniera naturale, al suo fiume.
Aqua Tower
Aqua combina hotel, uffici, appartamenti, parcheggi, insieme ad uno dei più grandi green-roof di Chicago. La torre, in questo modo, facilita l’interazione tra persone e città. Il design è ispirato agli affioramenti di calcare striato, comuni nell’area dei Grandi Laghi. Questa forma sinuosa non è solo un mero vezzo artistico, ma è anche una strategia per ampliare la visuale e massimizzare la schermatura solare, ottenendo un edificio più sostenibile ed altamente funzionale.
Terzo Piano Restaurant
Il “Terzo Piano” è stato progettato come una tela mutevole, con un arredamento mobile e una disposizione flessibile dei posti a sedere. Con 250 tavoli, il ristorante si trova all’interno della “Modern Wing” progettata da Renzo Piano, presso l’Art Institute di Chicago. La sfida architettonica è stata creare uno spazio contemporaneo che offrisse un’atmosfera complementare e perfettamente integrata sia al progetto di Piano, sia agli spazi classici del museo d’arte.
The Godfrey Hotel
All’inizio del 2004 è stata commissionata la realizzazione di questo nuovo hotel, all’angolo di Lasalle e Huron Street. Doveva rappresentare un nuovo modello di costruzione, veloce ed efficiente, costituito da una intelaiatura esterna a traliccio, con due blocchi sfalsati. Una forma nuova ed avveniristica per Chicago. La costruzione iniziò nel 2007, ma il progetto cadde vittima della depressione economica dell’anno successivo. Nel 2011, dei nuovi proprietari ripresero la costruzione, a partire da quanto era già stato realizzato. Il risultato è ora un elegante esempio di “modernismo”: due granitici mono-blocchi resi estremamente leggeri da un’opera di smaterializzazione. Per riaffermare l’ambiguità e il dualismo dei tempi moderni e la storica innovazione architettonica della città.
Lobby at the IBM Building
Nel 2013, l’ex edificio IBM, l’ultimo grattacielo completato dall’architetto tedesco Mies van der Rohe, ha subito una ristrutturazione significativa. Una parte della torre è stata trasformata in hotel. Dirk Lohan, l’architetto di Chicago che aveva aiutato suo nonno a progettare l’edificio 50 anni prima, è stato chiamato per ripensare la hall d’ingresso. Ne è scaturito un ambiente unico, caldo e accogliente, arredato con divani e sedie che Mies aveva disegnato per la sua famiglia, ma mai prodotte in serie. L’area salotto è impreziosita da un sorprendente busto di Jaume Plensa, che fa da contrappunto ad una mostra all’aperto, al Millennium Park. Un modo per sottolineare una continuità tra dentro e fuori, quasi la lobby fosse una estensione naturale della città, o di noi stessi.