Gli Europei di calcio stanno volgendo al termine, ormai, e domani sera, alle ore 21.00 e nella storica cornice dello Stadio di Wembley, si svolgerà una delle finali più affascinanti della storia del calcio: Italia – Inghilterra. In questo lungo ed intenso mese tutti noi abbiamo ‘rispolverato’ dai cassetti della nostra memoria una canzone in particolare. Un singolo che in un’estate di tanti anni fa rappresentò essenzialmente due cose: tormentone musicale e ‘colonna sonora’ dei mondiali di calcio del 1990.
Per molti è conosciuta con il famoso ritornello intonato dai due cantanti Gianna Nannini e Edoardo Bennato: ‘Notti magiche’. No, non era questo però il titolo originale di questa hit, composta da Giorgio Moroder e dagli stessi cantanti, ma ‘Un’estate italiana’.
Chissà quanti ricordi vengono a galla di quel periodo in cui, purtroppo, si consumò, di sicuro, la delusione più grande del nostro calcio: perdere i Mondiali organizzati entro i nostri confini, nella semifinale giocata nell’allora stadio San Paolo di Napoli, oggi intitolato a Diego Armando Maradona, ai rigori; proprio contro il Pibe de oro.
Di quella canzone vennero incise due versioni: una internazionale, dal titolo ‘To be number one’, cantata da Tom Whitlock; l’altra, appunto, nella versione che spopolando nuovamente in questi giorni. Dicevamo, dunque, che in questo periodo l’abbiamo tutti ricordata, riscoperta e riascoltata per un semplice motivo: le prime tre partite della Nostra Nazionale Italiana di Calcio si sono svolte all’Olimpico di Roma, nello stesso stadio in cui la nazionale del 1990 affrontò le avversarie di quel mondiale.
Un ricordo istintivo e naturale. Un andare indietro nel tempo di un popolo di tifosi che non ha mai dimenticato quelle notti e quella Coppa del Mondo; nonostante il groppo in gola per quella delusione che accomunò tutto il popolo italiano.
La canzone venne presentata, per la prima volta, al Palazzetto dello Sport, di Roma, dove si svolse il sorteggio per Italia ’90. Un sorteggio che si tenne nel dicembre del 1989. Successivamente, poi, il brano venne intonato l’8 giugno del 1990, giorno della cerimonia di inaugurazione del mondiale.
Il successo fu immediato. La hit rimase nelle classifiche non a partire dal giorno inaugurale del torneo, ma già dal gennaio di quello stesso anno. Certo, non fu solo un tormentone estivo, ma anche invernale e primaverile. Lo si ascoltava con trepidante attesa per quell’evento che catalizzò l’attenzione di tutto il paese in quei due mesi di giugno e luglio.
FreeTopix Magazine, proprio in questo lungo mese dedicato agli Europei di calcio itineranti, non ha perso l’occasione attraverso le sue stori di Instagram di introdurre ogni articolo dedicato all’Italia, subito dopo il match giocato, accompagnandolo proprio con ‘Un’estate italiana’. Un gesto simbolico.
In questo mese gli azzurri ci hanno tenuti incollati al televisore, facendoci gioire anche con qualche patema d’animo. Quello che succederà domani sera avrà importanza fino ad un certo punto: pensavamo di fare bella figura ma non di arrivare fino in fondo e adesso che si siamo arrivati è normale fare un pensiero su quel trofeo che manca dal 1968. Di sicuro Mancini ci aveva già pensato fin dall’inizio. Non ha mai tergiversato nelle sue convinzioni. Lo disse dall’inizio, fin dalla prima conferenza stampa come Commissario Tecnico: ‘possiamo vincere Europei e Mondiali’, disse.
Quest’ultimo torneo, dopo l’onta della mancata qualificazione ai Mondiali del 2018, può definirsi già stato vinto dal punto di vista morale. Domani si cercherà di farlo concretamente e sappiamo già che i nostri ragazzi hanno intenzione di regalarci un’altra ‘Notte Magica’.
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