La data ufficiale sarebbe quella del 27 ottobre del 1960. Una vita fa, per non dire più di mezzo secolo fa. Sessanta anni e qualche mese, quando venne registrata una delle canzoni più famose, leggendarie ed iconiche che si siano mai scritte. Tanto per dirne una: di questo brano si continua, ancora oggi, a sfornare cover. Non fu un caso che nell’altrettanto lontano 1974 ‘Il cantore della pace’, John Lennon, realizzò anche lui una sua versione, con tanto di chitarra inseparabile.
Chissà se Jerry Leiber e Mike Stoller, autori del testo insieme allo stesso cantante, quel Ben E. King, la cui voce è diventata ormai immortale, chissà, dunque, se erano consapevoli di ciò che stavano realizzando. Forse non si resero completamente conto nemmeno in quel lontano 24 aprile del 1961, quando ‘Stand By Me’ fece il suo ingresso nelle radio travolgendo tutto e tutti.
Leggenda, mito, icona, storia della musica in generale. Questi ed altri aggettivi si sono sprecati in questi lunghi sessanta anni per cercare di definire il successo di una hit che trovò, pochissimi anni dopo, anche in Italia una degna versione. Grazie ad Adriano Celentano, con testo di Mogol, la conosciamo con il titolo di ‘Pregherò’.
Il sound e il testo originale, secondo le cronache delle sette note di quei tempi, vide come ideatore l’altrettanto leggendario ed indimenticato Sam Cooke, sulla base di uno spiritual già esistente. L’autore di ‘You send me’ e la bellissima ‘A change is gonna change come’ per intenderci, sviluppò il testo insieme a JW Alexander. In realtà, però, le vere origini, anche del titolo stesso, risalirebbero ad un canto gospel degli inizi del ventesimo secolo propriamente chiamato ‘Stand By Me Father’. L’autore era un ministro della Chiesa dal nome Charles Albert Tindley e che lo stesso non c’entri nulla con il gospel appena citato.
Ben E. King godé del successo della canzone fino alla sua scomparsa, datata 30 aprile del 2015. Da quel 1961 vide accrescere la sua fama. Venticinque anni più tardi, in occasione del venticinquesimo anniversario dell’uscita del brano e della realizzazione dell’omonimo film, tratto a sua volta da un racconto di Stephen King, la canzone venne riproposta per le nuove generazioni. Il film era intitolato: ‘Stand By Me – Ricordo di un’estate’, mentre il racconto semplicemente come la canzone.
Tre anni prima della scomparsa di King, i diritti del singolo risultarono come la sesta canzone redditizia nella storia della musica: ben 22.800.000 milioni di dollari incassati da oltre cinquanta anni. Come abbiamo accennato all’inizio ‘Stand by me’ è stata oggetto di diverse cover. Le più famose le abbiamo citate, come quella di John Lennon e la versione italiana di Celentano ‘Pregherò’. Ma addirittura il pugile Mohammed Alì la intonò, per non parlare di altri cantanti professionisti come: Tracy Chapman ed altri.
Inizialmente la canzone venne ideata a cappella dallo stesso King. Ma ascoltandola attentamente, nonostante sia una canzone di inizio anni sessanta, presentava ancora l’influenza del decennio precedente. Non a caso l’andamento degli accordi veniva principalmente denominato ‘progressione degli anni ’50’. Una volta pubblicata ‘Stand by Me’ gli accordi stessi presero il nome del titolo del brano.
Qui sotto la versione originale: