Roberto Mancini eguaglia Marcello Lippi per i risultati positivi ottenuti
Nel precedente articolo relativo alla Nazionale Italiana di calcio abbiamo commesso un errore nel taggare, su instagram, uno dei calciatori che avevano firmato il tabellino dei marcatori. Stiamo parlando di Lorenzo Pellegrini, il quale in realtà aveva si giocato contro la Bulgaria ma non aveva segnato. Dopo il vantaggio del ‘Gallo’ Belotti, su rigore, il raddoppio è arrivato grazia a Locatelli. Ci scusiamo.
Dopo questa rettifica, doverosa, ci sarebbero tante cose da dire sul match di ieri. Tanta carne sulla brace da cuocere a fuoco lento, per non bruciare il tutto o meglio per scadere in facili trionfalismi prima di aver conquistato qualcosa non di importante ma di importantissimo.
Terzo 2 a 0 di fila, nove punti e prima posizione nel gruppo di qualificazione ai prossimi mondiali del 2022. Senza dimenticare che il Commissario Tecnico degli azzurri, Roberto Mancini, ha eguagliato Marcello Lippi per quanto riguarda il numero dei risultati positivi ottenuti: 25.
“Lippi sarei contento di raggiungerlo a dicembre 2022. Questi sono record che fanno piacere ma sono fini a sé stessi, sono felice piuttosto per il primato nel girone”. È questa la dichiarazione di Mancini, rilasciata al termine del match di qualificazione alla prossima coppa del mondo di calcio.
Una partita dura e non tanto forse per l’avversario in sé, con il dovuto rispetto, ma molto probabilmente per la poca brillantezza che gli stessi giocatori hanno mostrato in campo. D’altronde Sensi ed Immobile, con i loro gol, non hanno dovuto salvare la faccia di una squadra che giocava un pochino male.
Semmai hanno certificato, ancor di più, il carattere stesso dell’Italia: mai abbattersi nei momenti difficili, anche quando sembra che una partita possa finire storta. Federico Chiesa ha giocato nuovamente ieri e ci è sembrato più in forma rispetto al match precedente. Anche Bernardeschi non ha sfigurato. Seppur, ad un certo punto del primo tempo, i due si sono alternati nella loro fascia di competenza. Per non dimenticare anche il miracolo di ‘Gigio’ Donnarumma.
Forse la poca brillantezza potrebbe essere imputabile anche ai troppi cambi. Ma nemmeno questa ipotesi reggerebbe, altrimenti non staremmo qui ad elogiare un gruppo di giocatori che è consapevole dei propri mezzi e che possa andare, si spera, molto lontano.