Notizie tristi provengono da Hollywood in queste ore. Notizie che sono comunque inevitabili vista anche l’età del diretto interessato. Ci ha lasciati, ieri 22 giugno 2020, all’età di 80 anni il regista statunitense Joel Schumacher. Regista degli ultimi due lungometraggi dedicati all’uomo pipistrello, prima dell’avvento di Christopher Nolan, con ‘Batman Forever’ e ‘Batman e Robin’.
Nato nella ‘Grande Mela’ il 29 agosto del 1939, la sua carriera professionale era incominciata prima come designer e poi come costumista nelle produzioni cinematografiche poco conosciute, in particolar modo nel 1973, nel film di Woody Allen ‘Il dormiglione’ ed ‘Interiors’ nel 1978. Contemporaneamente inaugura anche la sua attività di sceneggiatore con ulteriori opere cinematografiche a basso costo: ‘Car Wash – Stazione di servizio’, del 1976, e ‘The Wiz’ del 1978. Entrambi non suscitarono grande successo.
L’esordio vero e proprio, dietro alla macchina da presa, avviene nel 1981 con ‘The incredible shrinking woman’ e per tutto il decennio del 1980 offre al pubblico interessanti film. Ma è nel decennio successivo che spicca il volo, non solo con i rispettivi due ‘Batman’ già menzionati: nel 1995 e nel 1997. Già nel 1993 si presenta sul grande schermo con ‘Un giorno di ordinaria follia’, iconico film con Micheal Douglas e Robert Duvall.
L’anno seguente fa ancora centro con la trasposizione cinematografica di un romanzo dell’avvocato-scrittore John Grisham: Il cliente. Due anni dopo stessa operazione con ‘Il momento di uccidere’. Entrambi apprezzati da critica e pubblico.
Tra il 1999 ed il 2002 dirige due thriller rispettivamente con Nicolas Cage e Joaquin Phoenix, ‘8mm – Omicidio a luci rosse’, e Colin Farrell, ‘In linea con l’assassino’. Nel 2004 è impegnato sul set de ‘Il fantasma dell’opera’. L’ultimo suo film è stato un thriller interpretato da Nicola Cage e Nicole Kidman dal titolo ‘Trespass’.
Nonostante non sia mai stato un grande innovatore nella sua carriera, comunque ha lasciato una traccia importante con le opere menzionate, opere attinenti a grandi problemi sociali e ancora oggi attuali, opere che rimarranno nella storia del cinema. Forse l’unico vero neo della sua carriera furono proprio quei due ‘Batman’ che fecero interrompere la serie cinematografica. Tant’è vero che in una notizia datata 5 luglio del 2017, il regista chiese scusa per quei due episodi poco convincenti. E’ morto per un male incurabile contro il quale combatteva da un anno.