Genova città di mare e monti. L’unica in Italia a non avere una periferia vera e propria. Genova sconosciuta alla maggior parte dei turisti mondiali ma, se si somma il patrimonio artistico di questa città con quello di Roma, Firenze e Venezia, troviamo nei bellissimi quattro luoghi, quasi il 30% del patrimonio artistico mondiale. La Regina Elisabetta, quando venne in visita di Stato dall’allora Presidente Ciampi, chiese di passare alcune notti dall’amica Pallavicini, in Via Balbi, a Genova appunto, in visita privata.
Nel palazzo della nobildonna è custodita la più grande quadreria privata del mondo, molto più preziosa di quella presente a Buckingham Palace. Scendendo la via, poco distante, il grande porto che fece del ‘500, il “Secolo dei Genovesi” che, con i loro banchieri, sovvenzionavano le corti reali di tutta Europa.
Oggi Genova è una città che sta lentamente cambiando: la linea guida, ampiamente condivisa anche a livello internazionale, è stata “costruire sul costruito”, riconvertendo e migliorando il tessuto urbano esistente, recuperando gli antichi edifici, valorizzandone le qualità e ridefinendone le destinazioni d’uso. Il patrimonio edilizio storico italiano rappresenta infatti un’importante risorsa per preservare l’identità della città in un mondo in cui queste sono sempre più simili tra loro. Lo stiamo vedendo purtroppo a Milano, a Londra e a Parigi.
L’architetto Renzo Piano è l’ambasciatore mondiale di questa trasformazione e di questa filosofia. A partire dall’Expo del 1992, Piano realizzò, con la riqualificazione del “Porto Antico”, una grande “porta” della città verso il suo mare: aprì infatti al pubblico quello spazio d’acqua, di fronte al centro storico, da sempre luogo di lavoro e commercio, ma non facilmente accessibile da tutti.
Nacquero il grande Acquario, il Museo del Mare, la Bolla, il Bigo, i Magazzini del Cotone: tutte opere avveniristiche, ma nel tracciato di una tradizione storica che non prevedeva alti grattacieli o strutture sfarzose. Con la stessa parsimonia e delicatezza, l’architetto ha progettato, lo scorso anno, il tristemente famoso “Ponte di Genova San Giorgio”.
Ritornando al nostro Porto Antico, questo storico specchio d’acqua si sta, ancora oggi, evolvendo: tra un paio d’anni sarà concluso l’incantevole progetto del “Waterfront di Levante”. Secondo le parole dell’architetto stesso sarà “un lungo percorso, creato per rimuovere il cemento e far riemergere l’acqua”.
Il “Waterfront di Levante” sarà una lunga passeggiata a mare che collegherà l’Acquario e il Porto Antico con i quartieri più a levante della città, della Fiera del Mare e di Corso Italia. Attraversando Porta Siberia, un sinuoso bacino, confinante con le vecchie mura cittadine, ci condurrà alla palazzina storica della sede italiana dello Yacht Club. Proseguendo lungo questo “canale urbano”, tra velieri e antichi gozzi, passeremo di fronte allo skyline modernissimo della nuova “Torre Piloti”, attraversando le banchine storiche del “Duca degli Abruzzi” e della “Marina del Molo Giano”.
Ed infine, in prossimità dell’opera “Muraglia” di Pietro Cascella, già oggi posizionata, eccoci giunti alla “Fiera del Mare”, anch’essa oggetto di una futuristica e sostenibile riqualificazione. Il Palazzo dell’ing. Pier Luigi Nervi, oggi già affiancato dal nuovo Padiglione blu di Jean Nouvel, che ospita il “Salone Nautico Internazionale”, diventerà una eccellenza nel panorama fieristico mondiale.
A Piazzale Kennedy sorgerà un “parco urbano” con una spiaggia adiacente e un’oasi naturalistica vicino alla foce del Torrente Bisagno. Una vera e propria nuova “città sull’acqua” e un parco urbano lineare composto da circa 1.000 alberi (lecci, pini, palme e platani) che, da Porta Siberia, ci condurrà sino all’incanto di Punta Vagno, sul lungomare.
Genova quindi una città straordinaria, d’acqua e di luce, sempre più proiettata verso un futuro moderno ed attraente e, al tempo stesso, altamente sostenibile.