Per metà si riparte e per metà si va avanti in questa nuova introduzione di questa serie di articoli dedicati agli anni ’80, sempre di venerdì.
Nella rubrica ‘Forever 80s’ il decennio anni ’80, nel nuovo anno che si è appena affacciato, rappresenterà un viaggio tra due dimensioni temporali. Da un lato si ritorna ulteriormente indietro nel tempo di cinque anni fino al 1980, quindi agli albori di questa epoca particolare e magica per alcuni versi. Dall’altro, invece, si continua ad andare avanti cercando di celebrare ogni quarantesimo anniversario di ciò che è veramente accaduto a partire dal 1° gennaio del 1985; giungendo, così, al primo vero giro di boa per la rubrica stessa. D’altronde una situazione del genere non solo era abbastanza prevedibile, ma anche addirittura scontata.
Ciò significa che alcuni temi, alcuni eventi trattati giusto quattro anni prima saranno meglio approfonditi rispetto a come abbiamo fatto in passato; questo almeno per gli avvenimenti targati 1980. È naturale, quindi, considerare tutti gli eventi legati ai vari quarantesimi anniversari di quest’anno, saranno trattati per la prima volta e con la promessa, non sempre mantenuta da parte del giornale, tranne in questi ultimi sei mesi, di non saltare nessuno fatto, nessuna celebrazione di pubblicazione di un libro, canzone, disco e l’uscita di un film nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.
E’ vero, ci stiamo facendo debiti con la bocca come recita un famoso proverbio. Ma nonostante tutto la volontà è sempre stata questa, non solo di ricordare asetticamente un evento, ma raccontarlo cercando di farlo rivivere o comunque cercare di riportarvi nell’atmosfere dell’epoca. D’altronde è così che si fa, d’altronde è così che bisogna fare se si vuole, in tutto e per tutto, ricostruire un’epoca storica, qualsiasi essa sia.
Eppure, sarebbe bene già affermare un qualcosa che non sembra e non deve essere solo un’ovvietà. Non un concetto che avevamo già espresso in tempi non sospetti: quando si ripercorre un periodo storico si cade sempre nella classica tentazione di mitizzarlo quasi all’estremo. Nel senso di parlare in maniera estremamente, appunto, positivo, tralasciando, quasi sempre, togliendo anche il ‘quasi’, delle negatività.
Di quelle negatività che andrebbero tranquillamente a cozzare con l’immagine super edulcorata che tutti quanti noi ci siamo fatti. In fondo, nel dicembre appena trascorso, proprio perché era il periodo di Natale, non ci siamo dimenticati di ricordare quella maledetta strage di quarant’anni fa. Quella del rapido 902. Non ci siamo soffermati a sviluppare neanche un mini-speciale per un semplice motivo: l’attualità che stiamo vivendo.
Sembra retorica da parte nostra, ma non lo è. E voi, cari lettori, che ormai ci seguite da tempo immemore, anche se alla fine di questo 2025 appena inaugurato sono giusto cinque anni, ne siete consapevoli eccome. Dunque, cosa vogliamo dire, cosa stiamo cercando di trasmettere, a voi, attraverso questo articolo? Che se anche gli anni ’80 saranno considerati ‘forever’ il miglior decennio della storia, in fatto di spensieratezza e di fiducia nel futuro, anche se ne abbiamo avuto anche troppa, in quell’arco di tempo, a partire dal 1° gennaio del 1980 fino ad arrivare al 31 dicembre del 1989, più di qualcosa di non proprio positivo è accaduto. Ed è inutile girarci troppo intorno.
Per esempio, non pochi giorni c’è stato un quarantacinquesimo anniversario celebrato e ricordato in tutta la sua drammaticità, relativo all’uccisione del Presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale e Nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un fatto di cronaca che non lasciava presagire nulla di buono. Nulla di positivo in quel lembo di terra nostrano, in cui più che la classica battaglia fra gli uomini di legge e la delinquenza di tutti giorni, era, di fatto, una vera e propria guerra tra lo Stato, non quello deviato intendiamoci, e la mafia.
Gli anni ’80, soprattutto all’inizio, non furono anni positivi, almeno in Sicilia e non solo. non ci dobbiamo dimenticare la strage di Bologna, il 2 agosto del 1980, e quella di Ustica l’anno seguente. Si era ancora nel periodo della cosiddetta strategia della tensione la cui durata, ormai assodato, è ventennale. Tra il 1965-66 fino al maledetto 23 dicembre del 1984.
Con l’uccisione di Piersanti Mattarella la posta in gioco si alzava sempre di più e chissà se con tutti gli altri episodi dinamitardi sia veramente collegata. Non bastava più sparare ai poliziotti, carabiniere e giudici. Anche i politici iniziavano ad avere la peggio in tutti i sensi.
Su quel periodo storico continuano ancora ad indagare gli studiosi, gli appassionati nel tentativo di cercare di comprendere, ci capire o di scoprire se ci fosse ancora dell’altro rispetto a quello che sappiamo o, almeno, su quello che siamo riusciti a scoprire. D’altronde questa introduzione targata 2025 di ‘Forever 80s’ non è proprio positiva, non è proprio come voi ve l’aspettavate cari lettori.
In fondo, però, c’era da aspettarselo: la storia parla chiaro ed è nuda e cruda come la verità, come un pugno allo stomaco o come un fulmine a ciel sereno e non si può fare nulla per cambiare ciò che è stato o, ancora, non si può far nulla per nascondere ciò che è stato. La rubrica ‘Forever 80s’ nata quattro anni con l’intento di riportarvi in quel magico decennio avrà sempre la missione di analizzare e approfondire quegli anni, senza lasciarsi andare a prese di posizione, tranne quando diciamo o scriviamo che quegli anni sono magici.
Ma in fondo ci sta anche questo. Il passato e passato ed è sempre più bello del presente o del futuro. nel primo caso si potrebbe parlare anche di un futuro vicino, fatto di attimi, di minuti e ore che ci separano da qualcosa. Per quanto riguarda il secondo, invece, è un chiaro riferimento a qualcosa che ancora deve venire o, in ambito ancor più personale, qualcosa che deve essere costruito, ovviamente, su solide basi.
Forse stiamo dicendo che le basi del passato per il futuro che stiamo vivendo non sono state poi così solide? Forse si o forse no, ma dipende sempre in quale epoca precisa hanno iniziato a scricchiolare e, se questo stesso scricchiolio, sia stato occultato bene e in maniera involontaria dai troppi ricordi positivi. Si potrebbe dire, comunque, che non riguarda proprio il decennio in questione.