Continuiamo a raccontarvi la storia di questo leggendario attore di Hollywood
Dunque, per la futura icona del cinema, prima americano e poi mondiale, i primi anni di vita non furono facili. Con la sparizione del padre, la madre inizialmente pensò di accudire come si deve da sola il piccolo Terence Stephen, ma poi tornò sui suoi passi decidendo di lasciare lo Stato dell’Indiana per trasferirsi in quello del Missouri, precisamente in una cittadina conosciuta con il nome di Slater.
A Slater vivevano i suoi genitori, rigidi cattolici ed ultra-osservanti, che non accettarono di buon grado il ritorno della figlia, con tanto di nipotino. Nel rientrare a casa, Julia, dovette fare un patto: che lei e suo figlio frequentassero, la domenica mattina, assiduamente la chiesa. Eppure, anche in questo caso la situazione per il piccolo Terence Stephen non si rivelò essere positiva.
Cosa accadde? Bisogna fare una precisazione proprio sulla figura materna. Ann Julia Crawford da quella casa della contea di Salter era già fuggita una prima volta, scappando da un ambiente un po’ troppo asfissiante, secondo le cronache dell’epoca.
Quindi dopo qualche tempo fuggì nuovamente tornandosene nell’Indiana e per tre anni cercò di prendersi cura di sé stessa e del proprio bambino. Purtroppo, le vecchie abitudini che avevano contraddistinto la sua vita precedente, come alcool ed il sesso a pagamento, non le furono d’aiuto. La sua speranza era quella di trovare un uomo adatto per lei e per suo figlio, cosa che non avvenne e dunque, dopo un triennio, se ne ritornò nuovamente nel Missouri.
Anzi, per essere precisi: fu Terence Stephen che tornò a Slater, sua madre no, abbandonandolo nella casa dei suoi genitori. Quella che poteva sembrare la vera soluzione definitiva, sia per sua madre e sia per gli stessi genitori di lei, vennero delusi, ancora una volta dalla realtà. Ma chi stava pagando un duro prezzo di tutta questa snervante situazione, che non gli garantiva alcun punto di riferimento, era proprio il piccolo McQueen il quale, comunque, riuscì a trovare una parvenza di figura paterna in un’altra persona.
Capitò che anche i genitori di Julia incominciavano ad avere problemi economici, trasferendosi così presso uno zio, il fratello della madre di Julia di nome Claude, che, per un po’, riuscì a domare il naturale spirito ribelle del ragazzo. Infatti, il piccolo McQueen era abbastanza incline alla ribellione nonostante cercasse di mostrare una sorta di obbedienza. Non è tutto, proprio in primi anni di vita incominciò a manifestare diversi interessi, tra cui quelle delle auto o comunque dei motori a due ruote, almeno inizialmente e tutto era dovuto proprio grazie allo Zio Claude il quale, in maniera del tutto innocente, gli regalò un triciclo.
Le cose iniziarono ad andare bene solo all’apparenza e nonostante si impegnasse all’interno della fattoria dello zio, il giovane incominciava ad avere problemi con la scuola. Un classico, potremmo dire. In fondo, quasi tutti gli artisti o comunque gli stessi attori, fin da giovani, hanno sempre mostrato scarso interesse per le istituzioni scolastiche. In parte è vero, ma sotto tutto un altro aspetto in merito alla sua situazione. Infatti, nessuno si accorse che lo stesso Terence Stephen era in verità dislessico.
Comunque, nonostante tutto la futura icona hollywoodiana visse a casa dello zio Claude, sempre secondo le cronache dell’epoca fino ai sette anni. Cosa accadde? Accadde quello che nessuno avrebbe potuto immaginare fino a quel momento. Nonostante la vita ferrea, tra i banchi di scuola e a lavorare i campi, il piccolo McQueen non solo ricevette, come già ricordato, anche alcuni regali da parte dello zio, come un triciclo, che lo iniziò prima alla biciletta e poi alla moto, ma si stava anche abituando a tutto ciò che c’era intorno a lui.
Talmente a tutto che addirittura, in quel piccolo villaggio cittadino di Slater c’era un piccolo cinema dove Terence Stephen prese l’abitudine di frequentarlo per seguire i suoi film preferiti o meglio il suo genere preferito: il western. Per lui fu quasi come una sorta di folgorazione, ma come abbiamo detto qualcosa cambiò, stravolgendo le carte in tavola che le vita medesima gli aveva apparecchiato davanti a lui fino a quel momento.
Accadde che sua madre fece ritorno nella sua vita per riprendersi suo figlio e lo zio Claude non fece nulla per evitare questo nuovo trasferimento al ragazzo. Questa volta Julia porterà suo figlio nella città degli angeli, nella Mecca del Cinema: Los Angeles. Quella che per certi versi sarà anche la sua salvezza futura divenne, in un primo momento, una vera e propria esperienza fallimentare. Iniziò a delinquere facendosi arrestare più e più volte fino al punto che la frequentazione con le galere divenne troppo assidua e Julia, non avendo più il controllo su suo figlio, oltre che sulla sua stessa vita, prese la decisione di rispedirlo nuovamente nello Stato del Missouri. Si, proprio così: dallo zio Claude a Slater.
In maniera sorprendente Claude lo accolse con molta gioia ma non ciò non bastò a farlo rimanere nell’ovile, secondo il famoso detto. Terence Stephen non rimase molto, ormai il suo destino era, per certi versi, tracciato; tagliò la corda nel modo più impensabile: fuggì grazie, leggete bene, ad un circo itinerante senza mai più tornare a Salter. Claude lo cercò per diversi giorni, pensando che avesse fatto la peggiore fine. Invece McQueen tornò nella città a Los Angeles da sua madre, la quale viveva con una persona che non la trattava bene.
Il ritorno nella città degli angeli per McQueen rappresentò il perseguimento della vecchia strada, quella della delinquenza. Nonostante la madre continuasse ad avere gli stessi problemi, incominciò ad accorgersi che doveva allontanarlo da quell’ambiente, ma mostrando un carattere troppo debole e con un compagno che la picchiava, non riusciva a prendere in mano la situazione.
Purtroppo, Terence Stephen era anche lui maltrattato dal compagno della madre, finché una sera lo affrontò in modo minaccioso e lo stesso patrigno smise di allungargli le mani per picchiarlo. Ma la situazione comunque non migliorò. All’ennesimo arresto, Julia riuscì a trovare il coraggio di portare suo figlio in una scuola riformatorio e anche lì, purtroppo, il giovane McQueen subì nuovamente violenza fino a quando non ci fu una svolta. Quella stessa svolta che portò, come abbiamo visto in precedenza, un altro ‘ragazzo del 1930’ a fuggire di casa mentendo, però, sull’età…