Riparte in modo del tutto rinnovato la rubrica dedicata interamente alla lettura

Ogni rubrica che si rispetti deve avere, nella sua essenza, un elemento fondamentale su cui poggiarsi per poter proseguire un determinato viaggio nella tematica che ci permette di analizzare. È così per il mondo musicale, con ‘Retrospettiva in Musica’; è così per il cinema, che ha dalla sua a FreeTopix Magazine diversi spazi di approfondimento, come ‘Storie di cinema’, Coppie Storiche e così via. Ciò vale anche per qualche altra suddivisione interna al nostro quotidiano online. Ma per il mondo della letteratura?

Fino adesso non c’è stato verso di riuscire a cristallizzare per bene il motivo che ci spingesse a scrivere e quindi a parlare di libri e di autori mediante, a tutti gli effetti, un ordine ed una logica ben precisa sugli argomenti da trattare attraverso i vari articoli da pubblicare.

Dunque, la forte sensazione che abbiamo, dopo diverso tanto tempo, soprattutto dall’ultima volta che ci abbiamo riprovato a far ripartire la rubrica è che in tutti questi anni ci siamo sbagliati con questa rubrica. In fondo non c’è solo bisogno di chiederselo, ma anche di riconoscerlo e ammetterlo. Il mondo della letteratura è talmente vasto che il più delle volte è stato sempre difficile trovare il punto esatto da dove iniziare le nostre analisi. Sia che si tratti di una semplice recensione, sia che si tratti di singole news relative al mondo letterario e sia, nel caso specifico, si dovesse trattare di un’intervista o anche, perché no, della retrospettiva su un determinato autore.

L’ultima volta avevamo spostato l’attenzione su un particolare ben preciso: ovvero che in tutti questi anni, il libro in quanto tale, non era stato mai e poi mai considerato alla stessa stregua di chi ci tiene compagnia. Si, proprio così. Vero, stiamo parlando di un oggetto. Ma un oggetto particolare il quale, già a partire dai nostri primi anni di vita, ci viene sempre propinato come un qualcosa da non evitare e che ci deve, in tutto e per tutto, piacere per forza.

Una sorta di discorso/analisi che ci porto a riconsiderare l’intera rubrica sotto un più confortevole titolo: Un libro per amico; ma neanche tale scelta editoriale ci permise di andare avanti, di proseguire in un certo modo. Non riuscendo nella ‘missione’ di mettere ordine nelle idee che avevamo e che ancora abbiamo nel parlare di libri, non tanto di letteratura. La letteratura è l’insieme delle opere. Il libro, invece, è una sola opera su cui si può tranquillamente soffermarsi e approfondire tutto quello che si può approfondire.

Ma perché alla fine scegliemmo questo articolo? Vi state giustamente chiedendo, cari lettori. Prendemmo tale decisione per due semplici ragioni. La prima che lo spazio interamente dedicato ai libri non ha mai avuto una notevole continuità e, soprattutto, non ha mai mostrato alcun filo logico. Ogni articolo o recensione è stato sempre il frutto del caso, non tanto di una ben distinta e ordinata programmazione.

Questa situazione si è protratta anche per la sotto rubrica dedicata, interamente, nella sua essenza, alle serie di libri, con il titolo: Saghe letterarie. A questo si aggiungerebbe il motivo numero 2, l’ultimo; ma dicono che ci siamo dimenticati di un particolare di fondamentale importanza e, quindi, lo rinviamo al numero 3.  Rimanendo sempre alla seconda ragione, dunque, non abbiamo mai e poi mai parlato, se non in casi sporadici, dei singoli autori dei libri che scegliamo sui singoli scaffali delle librerie.

La terza ed ultima ragione che si è aggiunta in ultima analisi era quella in cui, il libro sarà trattato come un vecchio e caro amico di cui non possiamo mai e poi mai farne a meno. Perché difatti, quando ci sentiamo stanchi per qualcosa, annoiati o delusi della vita sia per qualche motivo o sia in generale verso ‘chi’ ci rifuggiamo? Appunto, da un amico: il libro.

Nella sostanza di base, l’idea di fonda non era male. ma anche in quel frangente, quasi nell’immediato, ci siamo accorti che mancava qualcosa: l’elemento cardine che possiede qualsiasi libro, anche se si sta parlando di un saggio, ovvero quello del racconto in quanto tale. Quindi, più che considerare, anche se lo faremo sempre ed in maniera indiretta, il libro come un amico, non sarebbe più logico, idonea, più letterario intitolare questa rubrica: Raccontiamo un libro? Con tanto di punto interrogativo? Chiaramente in questa frase interrogativa saranno compresi anche gli autori.

Noi, partiamo da oggi e voi cosa ne pensate? Ah, dimentichiamo una cosa: oggi è solo un’introduzione o quantomeno una semplice premessa, da giovedì il primo capitolo. BUONA LETTURA!!!

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