Brutto gesto domenica scorsa nel luogo della memoria dedicato al Cantore della Pace
Oggi si doveva tornare a parlare del mondo delle sette note attraverso la rubrica ‘Retrospettiva in Musica’ e, quindi più esattamente, a riprendere a raccontarvi la storia di Pino Daniele. Infatti, erano già previsti, già dalla scorsa settimana non uno ma ben due appuntamenti: oggi e domani. Con il leggendario cantante partenopeo, però, torniamo domani, per il quinto episodio della serie di articoli interamente dedicato a lui, per lasciar spazio ad un episodio che è a metà strada tra la cronaca, tema mai trattato da FreeTopix e che rappresenterà solo l’eccezione alla regola e in via molto generale, sempre, in maniera negativa, legato al mondo musicale.
Un episodio verificatosi nello scorso fine settimana a Napoli e che ha attirato l’attenzione di quasi tutti i mass media della penisola: a partire dalla stessa e tradizionale Agenzia Ansa e il quotidiano di Brescia, oltre che il Mattino e la Repubblica, tanto per citarne alcuni. Si, è vero non ci sembra vero parlare di questo evento negativo e nemmeno intendiamo gettare fango sulla prestigiosa città e allo stesso tempo prestigioso popolo napoletano. Il punto, però, è un altro e lascia abbastanza perplessi, per non dire molto sbigottiti, l’atto vandalico posto in essere contro la targa di un simbolo della musica mondiale oltreché britannica, precisamente della città di Liverpool.
Domenica scorsa, alcuni sconosciuti, avrebbero preso di mira la targa, apposta quasi 30 anni fa, dedicato al leggendario frontman e leader dei Beatles, John Lennon. Un gesto che, ripetiamo, ha lasciato molto perplessi e che, forse, non sembra essere, a tutti gli effetti, una semplice bravata, una semplice ragazzata da sbrogliare e da archiviare con un semplice rimbrotto.
C’è di più: con tale argomento, molto vicino ad una certa attualità che noi non trattiamo non quasi mai, ma mai; se ci consentite la ripetizione di alcune parole e di alcune espressioni, determina, in ogni caso, l’anticipo del ritorno della nostra rubrica ‘Parole Schiette’. A dire la verità, tale ritorno è stato comunque anticipato di qualche giorno, esattamente di due visto che avevamo previsto di ripartire con il cosiddetto ‘Episodio I’. Ma come sempre andiamo con ordine.
Dunque, è stata rubata la targa di Viale John Lennon a Napoli e vandalizzata l’area dedicata al leggendario musicista inglese, scomparso tragicamente nel 1980. Nel 1998, il biografo dei Beatles e giornalista Michelangelo Iossapropose all’allora Provincia di Napoli – con il supporto di Beatlesiani d’Italia Associati – di intitolare un viale pedonale al musicista di Liverpool: la petizione fu accolta da migliaia di firme di fan italiani e internazionali: nel marzo 1998, venne ufficialmente inaugurato Viale John Lennon, primo viale pedonale al mondo dedicato al fondatore dei Beatles.
Collocato all’interno del ‘Parco Marco Mascagna’(Giardini di Via Ruoppolo), il vialeimmette su Via Tino di Camaino, nel cuore della Municipalità Vomero Arenella.
“Napoli fece da apripista e da ispirazione per molte altre grandi città italiane” ha commentato il Rolando Giambelli, vivacissimo fondatore e presidente di “Beatlesiani d’Italia Associati”, fan-club attivo sin dai primissimi anni Novanta.
A seguito della morte di George Harrison, avvenuta nel 2001, l’Associazione Favola Rock avviò un iter istituzionale per ribattezzarlo “Viale John Lennon e George Harrison” ed è l’unico viale al mondo dedicato ai due Beatles scomparsi.
Oggi quello spazio cittadino non mostra alcun segno legato al mito dei Fab Four, alla luce del gesto vandalico avvenuto nei giorni scorsi.
Questa è, più o meno, la cronaca che ci è stata riportata dallo stesso giornalista, scrittore e docente universitario Michelangelo Iossa. Naturale essere sbigottiti, nel senso di sorpresi in senso negativo, intendiamoci, verso un luogo della memoria dedicato a colui che fu definito ‘Il cantore della pace’. A distanza, ormai, di decenni dalla sua morte, nel dicembre di quest’anno saranno 45 gli anni trascorsi, e quasi trenta per l’inaugurazione della targa, appare logico, oltreché naturale cercare, comunque, di comprendere le motivazioni di tale atto vandalico.
Al di là di riuscire a scoprire chi siano gli autori di questo scempio, ciò che forse appare ancor più rilevante sarebbe scoprire il motivo che ha mosso tali individui ad agire in tal senso. Partendo dal presupposto che si tratta di uno sfregio bello e buono, risalta il fatto che Lennon, durante tutta la sua carriera stroncata, come ben sappiamo, tragicamente, aveva sempre lanciato, in modo particolare, in alcune sue canzoni, messaggi di pace.
Nella più iconica, che non sarebbe quella intitolata ‘Bed in – Give a Change’, ma bensì ‘Imagine’ forse, quello stesso qualcuno, che ha agito in questo modo sarebbe stato mosso, alla base, da una convinzione sbagliata. Non vogliamo credere che dietro a questo gesto ci sia stata una mano mossa che affonda le radici in tipiche convinzioni politiche.
Non a caso, in tempi non sospetti, la stessa canzone che abbiamo poco fa menzionato fu presa di mira perché considerata un po’ troppo globalista. Ma ci teniamo a precisare che la nostra è solamente un’ipotesi, una supposizione persino campata in aria e senza alcune prove o quantomeno indizi che ci potrebbero portare verso quella direzione.
Sta di fatto che il misfatto è stato compiuto e nel cercare di comprendere una certa logica, semmai l’avesse questo gesto, bisogna comunque avanzare delle ipotesi o suggestioni seppur scollegate dalla realtà. senza mai dimenticare il semplice fatto che il messaggio che lo stesso cantore della pace ci aveva lasciato attraverso i suoi testi, in modo particolare, nella canzone menzionata e pubblicata nel lontano 1971 era universale, completamente lontano da qualsiasi tipo di bandiera o schieramento.
FOTO DI MICHELE IANNOTTA
FOTO IN PRIMO PIANO: MICHELANGELO IOSSA