Secondo episodio della rinnovata rubrica tutta interamente dedicata agli anni ’80
Due settimane fa non avevamo riaperto, nel migliore dei modi possibili la rubrica interamente dedicata agli anni ’80. Diciamo questo per il semplice motivo che sette giorni più tardi era già avvenuto il nostro primo caso di discontinuità dopo tanto tempo. Eppure, gli incidenti di percorso possono sempre capitare, quindi senza perdere ulteriore tempo ricordiamo dove eravamo rimasti nel primo episodio della nuova serie di appuntamenti a ‘Forever80s’.
Dunque, la corsa volta ci siamo fermati ad un limbo che ci permette di fluttuare tra il 1980 ed il 1985 e, più precisamente, tra il gennaio del primo anno del decennio e il primo mese di cinque anni più tardi. Sempre nell’appuntamento precedente che aveva, in tutto e per tutto, il sapore di una sorta di reboot anche doveroso della stessa rubrica, come abbiamo già specificato, avevamo posto l’accento sull’importanza dell’immagine che ognuno di noi ha del passato, dal punto di vista soggettivo prima per poi sconfinare nella prospettiva oggettiva. Un passato che ha garantito e che garantisce tutt’oggi per i nostalgici di qualsiasi età vari strati di sicurezza e, quindi perché no, anche di salvezza.
La salvezza dall’ignoto, la salvezza di quello che potrebbe essere e di quello che, proprio in questi giorni forse è a tutti gli effetti. Non è che, però, prima la situazione mondiale fosse la più rosea possibile. Il dado è stato tratto quasi venticinque anni fa, quando gli stessi anni ’80 incominciavano ad essere molto lontani nel tempo; anzi, semmai a trovarsi in una dimensione temporale di un altro multiverso, tanto per parafrasare il linguaggio della serie, prima a fumetti e poi cinematografica della Marvel Cinematic Universe.
E chissà, semmai fosse proseguito quello spirito, che multiverso troveremmo? Ma al di là delle fantasie più utopistiche possibili e scenari del tutto improbabili nella realtà gli anni ’80, nella loro essenza, sono già di per sé un limbo che quasi tutto abbiamo vissuto. Non si tratta dell’età che potevamo avere: infanzia, adolescenza, età adulta e anche i pensionati. Tutti, indistintamente, conservano nella loro mente, oltreché nel loro cuore, ricordi non positivi, ma positivissimi rispetto agli decenni o periodi storici che si sono susseguiti nel corso del ‘900. Diciamo che è stato un unicum nel suo genere.
Per molti, continuando l’analisi di due settimane orsono, il decennio 1980 è stato un periodo storico in cui la storia medesima, scusateci la ripetizione di parole, ha cessato di andare avanti per poi riprendere la sera del 9 novembre del 1989 fino ai giorni nostri, come ben sappiamo. Ma nei fatti il percorso evolutivo dell’intera umanità è comunque proseguito in quegli anni, solo che si era cristallizzata, per non dire anche concentrata in modo particolare, una irrefrenabile spensieratezza in cui tutto poteva diventare realtà.
Forse ci sarebbe anche da chiedersi se non fosse mai caduto il muro quella notte quella stessa spensieratezza avrebbe continuato a rendere anche gli anni ’90 ugualmente carichi di fiducia? Oppure il mondo sarebbe ugualmente crollato nel baratro senza l’evento dell’89? È vero, però: stiamo andando troppo in là senza aver alcuna possibilità di risposta e allora andiamo a scoprire cosa accadde in quel gennaio del 1980 e del 1985 per poi rinnovare l’appuntamento al venerdì prossimo.
Oltre a ricordare nuovamente la tragica morte del Presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, avvenuta il 6 gennaio del 1980; a seguire il 20 gennaio di quello stesso anno l’allora Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, scomparso circa un mese fa, annunciò che gli Usa avrebbero boicottato le Olimpiadi di Mosca; mentre due giorni più tardi, in Unione Sovietica, il premio Nobel sovietico, Andrei Sacharov, venne esiliato a Gorkij.
E nel gennaio del 1985? Diciamo che rispetto a cinque anni prima il primo mese del quinto anno del decennio si presentò più carico di eventi. Senza neanche farlo apposta proprio oggi, 24 gennaio, ricorrono esattamente i quaranta anni della grazia attribuita al criminale nazista, Walter Reder, ritenuto responsabile per la strage di Marzabotto avvenuta nell’altrettanto lontano 1944.
Eppure, il 7 gennaio il francese Jacques Delors divenne presidente della commissione esecutiva dell’allora Comunità Economica Europea; il 13 gennaio si verificò su tutta l’Italia settentrionale la ‘nevicata del secolo’, che portò gravi disagi fino al 17 gennaio.
Nel frattempo, il 15 di gennaio, Tancredo Neves, inaugurò quella che era considerata la Sesta Repubblica in Brasile, grazie alla sua vittoria elettorale. Torniamo al giorno 17 gennaio: in Gran Bretagna le celebri cabine rosse vengono ritirate dalla società British Telecom. E per quanto riguarda il 28 gennaio del 1985? Appunto, scopritelo il prossimo 28 gennaio 2025. A venerdì prossimo con l’approfondimento di alcuni di questi eventi ricordati in questo appuntamento.