Il popolare attore della fortunatissima serie tv ‘Hazzard’ oggi avrebbe spento 95 candeline

Seconda parte del primissimo appuntamento di questa nuova ed imperdibile serie dal titolo ‘I Ragazzi del 1930’, sempre il primo episodio ma non più come introduzione, semmai e in maniera diretta con il sottotitolo evocativo e celebrativo de ‘I 95 anni di Sorrell Booke’. Infatti, come ricordato ieri, uno degli iconici attori dello show televisivo ‘Hazzard’, proprio oggi, avrebbe compiuto i suoi 95 se, a causa di un tumore al colon, non lo avesse ucciso l’11 febbraio di ormai trentuno anni fa. Sempre come già ricordato ieri, rispetto ad altri suoi illustri colleghi, lo stesso Sorrell è diventato famoso per un unico ruolo nella sua comunque lunga carriera.

Una carriera iniziata da bambino, come comico, intrattenendo i pazienti nello studio medico di suo padre, come già ricordato ieri e ottenendo un prestigioso riconoscimento dopo aver sbeffeggiato, alla radio, la voce di Hitler. Un biglietto da visita niente male e ciò spiega, se lo si osserva bene, nella serie televisiva che gli diede fama eterna, la sua naturale vena comica. Prima, però, di quel fortunato 1979, anno di avvio della prima stagione di Hazzard, Booke, quindici anni prima esordì direttamente sul grande schermo. era il 1964 ed erano i suoi primi ruoli nel mondo del cinema.

Infatti, in quell’anno più che parlare di esordio, si potrebbe parlare tranquillamente di doppio esordio, ovvero due film: quello di produzione francese ‘Crisantemi per un delitto’ e quello di produzione americana, diretto da Sidney Lumet, A Prova di errore. Ma proprio a partire dall’anno già citato e fino al 1978, Sorrell Booke lavorerà a ben sedici film, anche se ufficialmente la sua filmografia ne conta undici. Tra i tanti titoli che comunque andremo a citare, forse, solamente l’ultimo è quello più famoso. Ma come sempre, anche nella scoperta dei titoli delle varie opere cinematografiche a cui a preso parte, andiamo con ordine.

Dopo il 1964, Sorrell Booke tornò sul grande schermo direttamente nel 1966 con ‘Una splendida canaglia’ e poi a seguire con: Su per la discesa; Matchless, diretto dal nostro Alberto lattuada; Addio Braverman, di nuovo con Lumet; Ma papà ti manda da sola? Qui addirittura diretto da Peter Bogdanovich; Mattatoio 5, The Iceman Cometh, Una medaglia per il più corrotto, La rapina più pazza del mondo, Detective fra le piume, Rapina… mittente sconosciuto, Tutto accade un venerdì, L’altra faccia di mezzanotte e, appunto, forse il titolo più famoso: Il gatto venuto dallo spazio.

Se il 1978, con il felino spaziale, segnò la fine della sua carriera cinematogafica, almeno come attore, quella televisiva, come ormai già sappiamo avrebbe preso tutt’un’altra piega. Eppure, il 1979 non rappresenta il suo esordio sul piccolo schermo, al contrario. la sua prima apparizione televisiva avvenne due anni prima di quel sul grande schermo con lo show televisivo: The Nurses ed era la prima di una lunga serie di comparsate come ne ‘La Grande Avventura’. E ancora: Il ladro, Agenzia U.N.C.L.E, Selvaggio West, persino in due apparizioni nella leggendaria serie tv con Peter Falk, Colombo; e addirittura, l’anno prima di ‘Hazzard’, ne ‘La casa nella prateria. Era, esattamente, l’episodio numero sedici della quarta stagione.

Saltiamo per il momento il capitolo ‘Hazzard’, per ricordare cosa è successo dopo il 1985, ovvero quaranta anni fa. Una volta la serie iconica chiuse i battenti lasciando un vuoto tra i fans più sfegatati, Sorrell Booke tornò, nuovamente, a sfruttare la propria voce con l’arte del doppiaggio. Dal 1987 al 1992, Booke prestò il suo timbro vocale nei film d’animazione dal titolo: Scooby-Doo e i Boo Brothers, Yoghi e l’invasione degli orsi spaziali, Tiny Toon Adventures: Viva le vacanze e Eddy e la banda del sole luminoso.

Rimanendo nell’ambito del doppiaggio, Sorrell Booke, per quanto riguarda l’approdo dei film e delle serie tv da noi è stato doppiato, addirittura, in ‘Una splendida canaglia’ dal leggendario Ferruccio Amendola; mentre nel suo ruolo più iconico, il simpatico furbacchione Boss Hogg di Hazzard, Booke si vide addirittura prestare la voce da parte dell’altrettanto leggendario Elio Pandolfi per tutte le stagioni prodotte dalla Cbs.

Diciamo che la sua carriera effettiva, proprio come attore in generale, termina proprio quaranta anni fa. Non ci saranno altre apparizioni, con Boss Hogg si chiude un cerchio lungo venti anni effettivi tra cinema e serie tv per lui. eppure, proprio sul ruolo più importante della sua carriera c’è ancora qualcosa che possiamo dire, delle curiosità che forse voi, cari lettori, conoscete già.

Innanzitutto, il ruolo stesso di Boss Hog, Booke, lo considerava spregevole ma gli piaceva incontrare i fans; seconda cosa non tanto rilevante e che per apparire così grasso davanti alla macchina da presa l’attore nato a Buffalo, usufruiva delle imbottiture. Non solo, per modellare il personaggio si era ispirato persino a due Senatori degli Stati Uniti d’America: Sam Ervin e Strom Thurmond.

Per quanto riguarda la sua vita privata bisogna dire che si sposò nel 1958. Il matrimonio che ebbe con la figlia del giornalista e scrittore Hubert Renfro Knickerbocker, Mirand, durò solamente quindici anni, nonostante ciò, la coppia ebbe due figli. altre curiosità legate all’attore, anche molto particolari sono relative ai suoi hobbies. Per esempio, amava ristrutturare case fatiscenti dove si trasferiva ogni volta che lo faceva, non solo: si occupava anche di giardinaggio e di falegnameria.

Dunque, cosa si potrebbe dire di più su di lui? forse la domanda che ci poniamo è questa: avrebbe meritato di raccogliere più successo in vita visto anche per il suo spaziare da un genere all’altro in ambito cinematografico? Ormai nessuno può dirlo, nonostante la sua strada fosse già tracciata in periodi ben definiti della sua vita professionale. Certo, ha avuto la fortuna, come dicevamo in apertura di questo primo episodio di questa serie di particolari appuntamenti, di agguantare l’occasione della vita con la serie televisiva entrata nel cuore di tutti quanti noi.

Eppure, certo, la tentazione di scoprire cosa sarebbe stato oltre a quella maledetta data dell’11 febbraio del 1994 in cui quel male incurabile lo spense all’età di soli 64 anni. Sarebbe riapparso sia sul piccolo e grande schermo? chissà. E con questo dubbio vi diamo appuntamento prossimamente ad altri miti da celebrare che, per il momento non vi sveliamo, ma che ci accompagneranno per tutto questo 2025.

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