Con il secondo appuntamento con Christmas Songs ricordiamo questa perla del 2011 del crooner dell’epoca moderna
Da soli quattro giorni il mese di dicembre ha fatto il suo ingresso nelle nostre vite come ultimo passaggio dell’anno. Molto probabilmente per qualcuno sono già iniziati i bilanci di questi apparenti lunghi dodici mesi nella sua totalità, in fondo questo particolare lo avevamo ricordato anche qualche giorno fa con l’editoriale numero 11.
Anche perché anche questo 2024, è volato via senza che ce ne accorgessimo, nonostante manca ancora qualche giorno all’ultimo e tradizionale countdown per ciò che verrà e sarà. E proprio perché mancano poco meno di trenta giorni all’inizio del nuovo anno, il 2025, per il momento vi invitiamo a non pensarci. Vi invitiamo a vivere con serenità questo periodo natalizio.
Dunque, per continuare a celebrare del mese appena arrivato fruiamo, anche in questa occasione, della musica. Una canzone abbastanza recente, diciamo così, e che ci proietta, fin da subito, nel periodo e nell’aria che, già dalla metà di novembre, per non dire già subito dopo al 2 novembre, si inizia ad avvertire volendo o non volendo; ovvero l’aria natalizia.
Come avete notato, a partire da domenica scorsa, abbiamo introdotto, il primo appuntamento, diviso in due parti, di quella che è una novità assoluta nella galassia di FreeTopix Magazine e che ha sostituito, a malincuore, diciamo, lo ‘Special Christmas’, ovvero lo ‘Special Month’, il mese speciale. Mentre oggi, dopo l’introduzione di domenica, prosegue una nuova serie di appuntamenti musicali, serie di articoli, in cui si parlerà di canzoni prettamente natalizie, tralasciando quelle che hanno un intrinseco messaggio, per non dire indiretto e che troveranno spazio, al momento, mediante singoli speciali.
E per inaugurare il primo vero appuntamento con ‘Christmas Songs’, come da consuetudine, da alcuni anni a questa parte, ci affidiamo alla piccola e spensierata hit del 2011 del crooner canadese Micheal Bublé. Il titolo d’altronde cade a fagiolo per un dicembre che si presenta, e non potrebbe essere altrimenti, a dispetto di qualche bizza meteorologica, veramente freddo e ‘Cold December night’ ci è sembrata, appunto, l’ideale. Senza dimenticare, comunque, che il titolo fa prettamente riferimento alla notte della Vigilia di Natale. Si, è vero: ci stiamo anticipando un po’ troppo, già a partire dall’appuntamento del lunedì con ‘Merry Christmas, Baby’.
Dicevamo, dunque, una canzone del 2011 e che non anticipò l’uscita della raccolta di canzoni natalizie di quell’anno, intitolato semplicemente ‘Christmas’. ‘Cold December night’ risale all’11 novembre di quello stesso anno; mentre l’album si presenta in due versioni quella con 16 hits, intesa come l’edizione normale, e quella deluxe con 20 canzoni; la pubblicazione uscì il 25 ottobre sempre dello stesso anno.
Tra queste 16 o 20 brani, come meglio preferite del cantante canadese, solo uno venne estratto come singolo ed è proprio la canzone in questione, venendo diffusa nelle radio e, a sua, volta ricuocendo notevole successo fin dal principio. Tutte le altre sono cover di canzoni non famose, ma storiche e rinnovate come ogni anno quando cadono i giorni del mese di dicembre. ma andiamo a scoprire l’intera tracklist che compone il disco: It’s beginning to look a lot like Christmas; Santa Claus Is Coming Town; Jingle Bells; White Christmas; All I want for Christmas is you; Holly Jolly Christmas; Santa Baby; Have yourself a Merry Little Christmas; Christmas – Baby please come here; Silent Night; Blue Christmas; la stessa Cold December Night; I’ll Be Home For Christmas; Ave Maria; Mis Deseo/Feliz Navidad; Winter Wonderland; Frosty The Snowman; Silver Bells; Micheal’s Christmas Greeting.
Nonostante la nostra attenzione, in questo primo vero appuntamento con ‘Christmas songs’ è tutto rivolto verso un’unica canzone in particolare, per il classico e tradizionale dovere di cronaca o, comunque, per una migliore e corretta informazione, dovremmo soffermarci, se non su tutte, almeno su qualche altra canzone della raccolta di brani di Michael Bublè.
Invece, visto che sono singoli che si sono rinnovati anno dopo anno, rinvieremo l’analisi degli stessi ai prossimi appuntamenti di Christmas songs.