Questo mini-speciale fu uno dei primi che pubblicammo nel mese di giugno
Se ieri vi abbiamo fatto scatenare con ‘Holding out of hero’, oggi, sempre con Bonnie Tyler, vi portiamo verso un’altra dimensione della sua musica. Del modo d’intonarla con la sua inconfondibile e graffiante voce. Anche per questo singolo c’è lo zampino, divino aggiungeremmo noi, del produttore e compositore John Steihnmain già autore, come specificato ieri, del potente singolo del 1984. Con quest’altro brano si rimane sempre negli anni ’80 ma di dodici mesi indietro, ed esattamente nel 1983.
Il titolo della canzone? Total eclypse of the heart, una ballata rock ancor più famosa di ‘Holding out of hero’. Una canzone composta all’inizio del 1980 dallo stesso produttore che la propose a Meat LOaf, ma la casa discografica del cantante non volle pagare per incidere questa sua nuova composizione e così, lo stesso, l’affidò a Bonnie Tyler.
A ben dire, tale scelta del destino, fu molto ponderata. Con lei, con la cantante di origine gallesi, la canzone oltre che a diventare un successo di quell’anno, si è trasformata in una canzone leggendaria, con un ritornello diventato il suo stesso marchio di fabbrica. Il titolo stesso è abbastanza evidente del messaggio che si vuole lanciare o quantomeno a cosa si fa puramente riferimento.
Totale eclissi del cuore, traduzione letterale in italiano. Una eclissi relativa, forse, a qualche delusione di amore o addirittura di tante altre situazioni che possono capitare nella vita. Anche, per esempio, la fiducia data anche in amicizia. Ovviamente, però, semmai si andasse a fare un paragone con la canzone di ieri sembra un’altra sfaccettatura dell’amore stesso, visto non più come in un dettaglio che si spera di trovare. No, qui il riferimento è rivolto a chi ha perso qualcosa e si è chiuso, appunto, a causa di una forte delusione. Almeno questa è la nostra impressione.
Perché ci sarebbe anche un’altra prospettiva in merito. Ad analizzarla o svelarla ci pensa proprio stesso autore che, anni dopo in un’intervista, a afferma cosa in realtà volesse dire; che messaggio voleva in verità trasmettere: “La maggior parte delle canzoni pop parla del lato lirico dell’amore, del lato piacevole. A me è sempre piaciuto scrivere dell’altro lato, del lato più oscuro scrivere dell’altro lato, del lato più oscuro. Un’eclissi sembrava l’immagine perfetta per descrivere quando qualcuno è sopraffatto dall’amore. E’ come un’eclissi. Non c’è più luce” Il singolo, compreso nell’album ‘Faster than speed of night’ vendette, all’epoca, oltre cinque milioni di copie.