Al “Castello Lancellotti” di Lauro: una rassegna teatrale da brividi con “Il Demiurgo”

Il Castello Lancellotti, antico maniero arroccato nel Vallo di Lauro, si è trasformato per Halloween in un palcoscenico incantato e oscuro, grazie alla maestria degli attori della Compagnia “Il Demiurgo”. Dal 31 ottobre al 3 novembre, le sue stanze sono diventate la cornice di una serie di spettacoli inquietanti, un viaggio teatrale nel mondo dell’orrore e della leggenda.

Il primo spettacolo, “Le Porte dell’Inferno”, ha aperto la rassegna il 31 ottobre, trasportando il pubblico nelle tenebre dantesche con storie iconiche come quelle di Pier delle Vigne e del Conte Ugolino. La rappresentazione ha dato vita alle anime dannate dell’Inferno con una drammaturgia intensa, accompagnata da suggestive ballate.

Ogni terzina di Dante risuonava tra le mura del castello, trasformandosi in un richiamo oscuro e magnetico. Il 1° novembre è stata la volta di Sleepy Hollow e altri racconti, un omaggio a Tim Burton che ha dato forma a personaggi celebri come Sweeney Todd ed Edward mani di forbice. Il pubblico è stato guidato in un mondo fiabesco e gotico, ricco di atmosfere cupe, facendo rivivere i personaggi più iconici del regista con un tocco di magia e follia.

La sera del 2 novembre, il “Castello Lancellotti” ha ospitato una delle rappresentazioni più attese della rassegna:” Frankenstein: una favola nera”. L’adattamento del capolavoro di Mary Shelley ha trasformato le antiche sale del castello in un tetro laboratorio dove il dottor Frankenstein tenta di sfidare la morte, dando vita a una creatura raccapricciante e solitaria.

L’atmosfera sinistra del castello è stata ulteriormente accentuata dall’illuminotecnica, che ha saputo sfruttare ogni angolo buio e ogni dettaglio architettonico per creare un ambiente inquietante, carico di tensione. Luci e ombre hanno danzato sulle pareti, amplificando la drammaticità delle scene e immergendo il pubblico in un’esperienza surreale.

Gli attori hanno incarnato con intensità i tormenti e le ambizioni dei personaggi. La storia di Frankenstein è divenuta così una riflessione sull’arroganza umana e sulla condizione della Creatura, condannata all’emarginazione e all’incomprensione. La Creatura, nata con sentimenti umani e un disperato bisogno di accettazione, si ritrova perseguitata per il suo aspetto mostruoso, e il suo destino tragico ha colpito profondamente il pubblico.

La storia si è sviluppata così in un susseguirsi di scene cupe e tragiche, un crescendo di tensione che ha culminato in un finale cupo e memorabile. Questa interpretazione di Frankenstein ha lasciato gli spettatori con una riflessione sulla natura della mostruosità e sull’animo umano, chiudendo la serata in un’atmosfera di silenziosa inquietudine e profonda emozione.

La rassegna si è conclusa il 3 novembre con “Il Patto dell’alchimista”, una rappresentazione che ha fatto rivivere le leggende di Napoli antica, dalle ombre del Principe di San Severo alle storie di Maria La Rossa e Maria D’Avalos. Il castello, con le sue mura e il suo giardino gotico, ha avvolto queste storie come in un abbraccio oscuro, accompagnando il pubblico in una Napoli misteriosa e intrisa di alchimia.

 Questa edizione di Halloween al Castello Lancellotti ha rappresentato un autentico viaggio nell’immaginario gotico e nella paura, lasciando un segno indelebile nel cuore di tutti coloro che vi hanno partecipato. Un’esperienza teatrale immersiva, dove storia e leggenda si sono fuse per donare al pubblico un Halloween da sogno e incubo.

FOTO DI LIA PICCIRILLO

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