Il 26 ottobre del 1984 usciva nelle sale il film di James Cameron che mutò i canoni del genere fantascienza e dell’action movie

Senza un agente o un manager che lo aiutasse a proporre la storia alle varie case di produzioni, James Cameron, oltre che con William Wisher jr, per quanto concerne lo sviluppo del soggetto in sceneggiatura, incominciò a bussare alle porte delle varie majors da solo fino a quando non incontrò la produttrice sia televisiva che cinematografica Gale Anne Hurd. Quest’ultima che aveva lavorato per la New World Pictures era molto interessata al progetto del regista canadese e, tempo addietro, era stata persino l’assistente di Roger Corman, un attore e produttore cinematografico. Corman, in verità, era conosciuto da entrambi e, in quel periodo, lavorava alla Orion Pictures.

Tra lo stesso Cameron e la Hurd nacque un accordo di vendita dei diritti per un solo dollaro affinché non solo la sceneggiatura diventasse un film, ma che fosse diretto dallo stesso regista canadese. Si trovò anche l’accordo per il budget, limitato non solo per i tempi dell’epoca, ma anche per quello che l’autore della storia aveva in realtà in mente da realizzare sullo schermo. La cifra ammontava a 4 milioni di dollari e, come vedremo nel corso di questo speciale, non bastarono neanche per un certo tipo di riprese ben specifiche. Risultò questi problemi legati all’affare, non rimaneva che trovare gli attori protagonisti.

Ecco, proprio su questo particolare, fino adesso, non abbiamo detto nulla, senza mai e poi toccarlo, semmai solo sfiorarlo all’inizio, precisando che ci saremmo soffermati troppo su di lui avremmo perso di vista il vero motivo di questo speciale: la celebrazione dei quarant’anni di questo capolavoro del multi-genere cinematografico.

Tornando a James Cameron, il regista tra le tante conoscenze che aveva poteva, addirittura vantare, quella di Lance Henriksen che, in un primo momento, doveva interpretare lui il cyborg assassino. D’altronde, altro particolare di cui fino adesso non abbiamo menzionato, è che il T-800, all’inizio, presentava le sembianze di un uomo comune.

Non a caso, si narra, quasi come una sorta di leggenda metropolitana, ma le testimonianze in merito, anche distanza di ben quattro decenni, hanno confermato il tutto, che l’attore Lance Henriksen si presentò negli uffici della Orion truccato da cyborg, riuscendo nell’intento di spaventare tutti i presenti, ottenendo, in un primo momento la parte. Si narra, sempre secondo le leggende metropolitane dell’epoca, che a far passare lo spavento ci pensò lo stesso Cameron quando raggiunse Lance in un secondo momento, visto che tra i due c’era proprio questa intenzione.

Questo giochetto non solo convinse il presidente della Hemdale Film Corporation, John Daly, ma permise di alzare il budget di altri due milioni e mezzo di dollari, fino ad arrivare a 6,4. Come vedremo più avanti la cifra aumenterà ancora di più. lo stesso Daly accettò di finanziare il film con l’aiuto della Hbo, la stessa Orion Production insieme alla Pacific Western Productions e Cinema ’84, senza dimenticare la stessa Hemdale. Era l’anno 1982 e mancavano solamente un biennio all’uscita del film. e finalmente, adesso, entriamo sempre di più nella fase di composizione del cast che, in base alle cronache dell’epoca, presenta diverse sorprese.

Come detto il tutto sembrava ruotare a favore di Lance Henriksen per il ruolo del Terminatore e, per quanto riguarda, colui che avrebbe dovuto proteggere la madre del leader della resistenza contro le macchine iniziò ad essere preso in considerazione Arnold Schwarzenegger. All’inizio, il leggendario ‘Schwarzy’ doveva essere lui il buono della storia e quindi il protagonista. Ma per uno strano scherzo del destino lo sarà comunque.

Si, in un primo momento lo stesso Cameron notando la stazza dell’attore di origine austriaca si convinse che il suo amico non era giusto per quel ruolo nonostante gli avesse fatto dare un figurone nell’ufficio di Daly. Schwarzenegger, che fino a quel momento aveva preso parte solamente a qualche comparsata, qualche pellicola cosiddetta di serie B, in un film conosciuto come ‘Ercole a New York’ e, prestate attenzione, nel 1982 nel primo leggendario film di ‘Conan’, lo stesso anno in cui il progetto cinematografico ‘Terminator’ iniziava a spiccare il volo verso la leggenda.

Non essendo convinto neanche dell’austriaco in un primo momento, James Cameron, virò su attori come Sylvester Stallone, e pensate se avesse mai accettato tale ruolo con il suo ‘acerrimo nemico’ del botteghino che film sarebbe stato, Mel Gibson e, addirittura, O.J. Simpson.

Il leggendario fuoriclasse del football americano, in verità, venne caldeggiato dagli stessi studios e il regista lo scartò con una motivazione che, in merito a quello che poi accadde dieci anni più tardi l’uscita del film, lascia alquanto basiti: non aveva la faccia da kyller. Ne sa qualcosa la sua povera moglie. Al di là di questa ironia abbastanza macabra da parte nostra, Cameron, a quel punto, volle fare un incontro con Schwarzenegger, anche se l’ex Mister Olimpia era ancora in lizza per il ruolo di Kyle Reese, il soldato che avrebbe contrastato il cyborg.

L’interprete di ‘Conan il barbaro’ fece capire, al regista, non tanto che tipo di Kyle Reese volesse interpretare, semmai che tipo di terminator avesse in mente proprio lui. fu proprio in quel momento che lo sesso James Cameron ebbe una folgorazione, iniziando a disegnare la faccia del personaggio ricalcandola proprio su quella dell’attore austriaco. Le cronache dell’epoca riportano che durante quel momento Arnold, mentre stava esponendo la sua idea su come avrebbe dovuto essere il cattivo, venne fermato da Cameron che lo osservò e alla fine sappiamo com’è andò.

Se ormai il ruolo del cyborg assassino era stato finalmente coperto, quello che mancava ancora erano gli attori che avrebbero prestato i volti sia di Sarah Connor e dello stesso Kyle Reese. Vennero scelti, rispettivamente, Michael Biehn e Linda Hamilton. Quest’ultima vinse la concorrenza della collega Rosanna Arquette. Tornando invece ad Arnold Schwarzenegger, bisogna precisare che sussiste un dettaglio abbastanza ironico su di lui.

In quello stesso periodo, l’ex-culturista, stava girando il sequel di Conan e durante la conferenza stampa di presentazione si lasciò scappare questo commento su ‘Terminator’, il film appena girato: Oh, un film di merda che sto facendo, occuperà un paio di settimane’. Si dovette ricredere in poco tempo.

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