Oggi si chiude la terza giornata con il big match tra Juventus e Roma

Dire che è successo di tutto ieri sera, per la seconda tranche della terza giornata di campionato di serie A, è dire poco. Dai risultati si evince che questa stagione sarà ancor più combattuta della precedente. Tra squadre che si devono confermare, altre che devono migliorare il punteggio e la posizione precedente e altre ancora che si stanno divertendo a sorprendere come se non avessero nulla da perdere. Nonostante è ancora presto tornare ad affermare che la Serie A è il campionato più bello del mondo. E’ ancora presto, ma di sicuro l’occasione non mancherà.

I risultati di ieri sera, in fondo, parlano chiaro, partendo già da Bologna – Empoli 1 a 1; Lecce – Cagliari 1 a 0; Lazio – Milan 2 a 2 e Napoli – Parma 2 a 1 e con una classifica che si sta ben delineando dai contorni ben precisi. Su quale sia stata, fino adesso, la miglior partita è anche su questo bisogna evitare di alimentare giudizi frettolosi. Ma come sempre andiamo con ordine, perché di fatto i temi sono veramente tanti.

Temi come l’imbattibilità dell’Empoli che raggiunge quota 5 punti e cerca di raggiungendo posizioni importanti in classifica, seppur momentanee; temi come la preoccupante tenuta di un Bologna che, dopo la qualificazione alla nuova Champions League di questa stagione, ancora non riesce a convincere in nessuno modo tifosi e critica, preoccupando e non poco. Un allarme che già da dopo la prima giornata di campionato era stato fatto scattare. Qualcuno già rimpiange Motta, andato alla Juve.

Il pari con l’Udinese alla prima di campionato e la sconfitta rimediata al Maradona la scorsa settimana pongono seri dubbi sull’esordio in Champions della squadra emiliana tra due settimane.

Per quanto riguarda il match fra il Lecce ed il Cagliari ci sarebbero solamente due cose da dire, intese come due elementi che hanno caratterizzato imprescindibilmente la partita: la sfortuna dei sardi, con due clamorosi legni, e l’eroismo dei leccesi che, finalmente, sostituiscono il numero 0 in classifica con un più convincente e speranzoso 3 con il risultato di 1 a 0. È chiaro che sia per entrambi i club ci sarà da sudare le classiche sette camicie per raggiungere i risultati prefissati durante i ritiri, ma soprattutto dopo la partita di ieri le sensazioni per tutte e due sono ugualmente positive.

Come positive non sono solo le sensazioni ma anche le emozioni che hanno regalato, sempre ieri sera, Lazio e Milan. Un 2 a 2 veramente pirotecnico in cui i ragazzi di Paulo Sousa, nonostante qualche scricchiolio nello spogliatoio tra qualche elemento della squadra ed il nuovo allenatore, sono riusciti finalmente ad essere convincenti.

Non sono mancate, ugualmente, le classiche sbavature difensive, ma questo elemento negativo lo è anche in comune con i ragazzi di Marco Baroni. Il pareggio, soprattutto con quattro reti ci sta tutto e, per un motivo e per un altro, rilancia le ambizioni di entrambe i club nella corsa per un piazzamento in Europa, sempre Champions per il Milan, per non dire anche per il titolo. Anche se, sempre in merito alla squadra rossonera, i problemi non sono stati tutti risolti e il derby arriva, molto probabilmente, nel momento meno opportuno.

È vero: siamo andati oltre con le previsioni, ma questo avvio di campionato ci sta entusiasmando e non poco; i risultati non sono poi così tanto scontati come un tempo e fino adesso, ripetiamo, sembra non esserci ancora una padrona assoluta, ma questo dipenderà anche dalle partite di questa sera.

Prima di andarle rapidamente a ricordare ed a esaminare, soffermiamoci su quanto accaduto al Maradona ieri sera. Il Napoli vince soffrendo. Il Napoli vince contro un Parma mai domo ma soprattutto vince nei lunghissimi minuti di recupero e grazie al centravanti tanto atteso, il centravanti aspettato per tutta questa estate: Romelo Lukaku, il quale risponde al rigore realizzato, durante il primo tempo, dai parmensi.

Risponde con un bel diagonale e dando peso all’attacco partenopeo. Alla fine, il 2 a 1 sarà firmato da Anguissà su assist di David Neret, il secondo dopo quello a Simeone nella seconda giornata, e protagonista di una disavventura all’uscita dal Maradona. Purtroppo, è stato rapinato insieme alla famiglia. solo tanto spavento. Torniamo al match. Un match che sembrava stregato. Un match che anche il Parma di Pecchia avrebbe meritato, soprattutto per quello che sta facendo vedere fin dalla prima giornata di campionato. Un Parma che, comunque, non ha potuto nulla contro la voglia di vincere dei ragazzi di Antonio Conte.

Le ultime quattro partite che chiuderanno questa terza giornata di Serie, l’ultima prima della sosta per il ritorno della Nostra Nazionale di calcio impegnata in Nations League, sono: Genoa – Verona; Fiorentina – Monza; Udinese – Como e il big match di questa sera tra Juventus e Roma.

È naturale credere che tutti gli occhi saranno puntati sulla sfida che si giocherà allo Juventus Stadium e chissà cosa avrà in serbo per il buon ‘Dio del pallone’, fino adesso non ancora menzionato in questa parte dedicata alla terza giornata di Serie A. prima di spendere altre due parole tra le squadre di Thiago Motta e Daniele De Rossi c’è sempre da ricordare che anche Genoa e Verona si affrontano con la speranza di raccogliere i 3 punti che, nel corso della stagione, sicuramente peseranno.

Di punti pesanti ne sono alla ricerca anche i viola che, con il Monza in casa, sono condannati a vincere in modo da spegnere ogni velleità di polemica che vengono alimentate dopo il pareggio della scorsa settimana. Da non sottovalutare la sfida tra l’Udinese ed il Como, due squadre interessanti, due squadre che in un modo o nell’altro potranno comunque dire la loro e dando parecchio fastidio non solo alle cosiddette squadre ‘medie’ ma anche alle ‘grandi’.

Ripetiamo, le nostre sono solamente sensazioni. I giudizi veri li esprimiamo solo quando una qualsiasi gara del campionato si è giocata indipendentemente dal risultato. Ciò vale anche per Juventus – Roma, partendo da un duplice presupposto: la Juve se vince si porta a quota nove punti, la Roma invece salirebbe a quota quattro garantendosi una settimana tranquilla dopo il caso scoppiato tra De Rossi e Cristante.

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