Inter e Torino si piazzano momentaneamente al primo posto della classifica in attese dei risultati delle altre gare
Sono proprio tanti gli argomenti di questo fine settimana pallonaro: il fischio di inizio della terza giornata di serie A con due vittorie che hanno il sapor di conferme quasi inequivocabili e il ritorno, nel vero senso del termine, della Nazionale italiana di Calcio; mai come questa volta la parola ‘ritorno’ appare ancor più rilevante ed importante dopo il disastroso Europeo di due mesi fa. Luciano Spalletti ha sciolto i suoi dubbi in merito alle nuove convocazioni ma, a dirla tutta, seppur ‘Novanta Minuti’ parla essenzialmente di calcio il tema della Nazionale non terra ancora banco sulle nostre pagine virtuali.
Rimaniamo, dunque, ancorati al campionato di calcio e alle sue tematiche e, senza essere troppo blasfemi con questa espressione, su cosa ci voglia dire ‘Il Dio del Pallone’ che, a quanto pare, adesso, si sta divertendo nel lasciarci degli indizi un po’ più concreti. In fondo siamo nello sviluppo di questa terza giornata di campionato; dunque, appare sempre più logico affermare che ci sono due conferme. Una attesa dopo quello che si è visto la scorsa stagione e l’altra, per molti versi, sorprendente; una conferma inattesa, la potremmo definire solo in questo modo. Ma come diciamo sempre: andiamo con ordine.
Partiamo dalla cosiddetta ‘conferma attesa’, ossia quella dell’Inter che, invece di preoccuparsi di superare il proprio avversario a San Siro, lo strapazza con una quaterna che non si vedeva, appunto, dalla passata stagione. L’Atalanta di Gasperini, dunque, incassa un sonoro 4 a 0, frutto dell’autorete di un proprio difensore, dell’eurogol di Barella e della doppietta di Thuram.
I bergamaschi, dal canto loro, cercano comunque di porre rimedio a quella che ormai, evidente, una chiara debacle dopo aver fatto vedere cose egregie in questo avvio di stagione, non riuscendo comunque a pungere la difesa neroazzurra, sponda interista diciamo così.
L’Inter di Simone Inzaghi sembra esser tornata quella della scorsa annata: dirompente, schiaccia sassi e rullo compressore, ma è anche vero che bisognerà attendere anche le altre squadre che si appresteranno a scendere in campo tra oggi e domani e, soprattutto, attendere anche i primi verdetti che tra un po’ verranno registrati attraversi i big matches a cui ci avvicineremo pian piano nel corso di questa stagione.
Di contro bisogna cercare anche di capire l’Atalanta stessa, nel senso dopo la campagna acquisti di questo mercato, che si è chiuso questa notte, ci si aspettava tutto tranne che un passivo così pesante. In fondo, tra il famoso calcio di agosto e l’inizio stesso di questo campionato, più di qualcosa non sta funzionando negli ingranaggi messi appunto dallo stesso Gasperini.
Ingranaggi, invece, messi a punto da pochissimo tempo da parte di Paolo Vanoli con il Torino che sta stupendo proprio tutti. Ecco a cosa stavamo facendo riferimento quando abbiamo menzionato alla cosiddetta ‘conferma inattesa’ con tre segnali, fino adesso, inequivocabili. Il primo a San Siro contro il Milan, dove i granata stavano addirittura vincendo; la scorsa settimana i ragazzi di Vanoli hanno conquistato i tre punti contro un’Atalanta che doveva essere lanciata verso grandi traguardi e adesso, inteso come ieri, in quel di Venezia.
Tre risultati utili positivi, un pareggio e due vittorie, che hanno permesso al Torino di conquistare quota sette punti e, addirittura, condividere la vetta della classifica con i ragazzi di Simone Inzaghi, ma sarebbe ovvio che con le lusinghe dovremmo finirla qui eppure ci sarebbe ancora qualcosina dire per completare questo giudizio che sembrerebbe troppo di parte. Ripetiamo, sembrerebbe ma non lo è affatto.
In effetti, il Torino di ieri ha mostrato compattezza e molta solidità tra i reparti. Nonostante potrebbe rappresentare ancora un caso isolato, la sensazione che la squadra del capoluogo piemontese è riuscita a conquistare tre punti per nulla semplici da ottenere. Partita spigolosa, dura quella col Venezia; risolta da un colpo di testa a pochissimi minuti dalla fine. Generalmente queste sono qualità che si richiedono e che si ritrovano in determinate squadre che devono raggiungere determinati obiettivi. Adesso veramente ci fermiamo qui e passiamo alla presentazione delle partite di oggi.
Il menù della giornata prevede ben quattro match di cui due alle 18.30 e altre due alle 20.45 e rispettivamente sono: Bologna – Empoli; Lecce – Cagliari; Lazio – Milan e Napoli – Parma. Quattro sfide per molti versi anche abbastanza difficile da pronosticare, anche se l’altro ieri attraverso l’appuntamento settimanale del podcast ‘In campo con FreeTopix’ abbiamo cercato di fare delle previsioni con una sorta di schedina improvvisata.
Al di là di ciò, nella prima gara si cercherà di comprendere chi sarà questo Bologna che futuro potrà avere nell’economia non solo di questo campionato, ma anche dell’intera stagione, visto che tra qualche settimana sarà impegnato nella nuova formula della Champions League. Di contro gli emiliani ospiteranno un Empoli gasato, almeno così dovrebbe essere, dalla vittoria dell’Olimpico la settimana scorsa. A questo punto dovremmo solamente attendere il verdetto del campo.
Ciò vale anche per Lecce – Cagliari, anche se i sardi sembrano più solidi dei pugliesi, almeno questa è la sensazione. D’altronde il Cagliari viene da due pareggi, tra cui uno ottenuto contro la Roma, mentre il Lecce dovrebbe incominciare ad invertire la propria tendenza negativa dopo aver rimediato due sconfitte contro Atalanta e Inter, incassando, in tutto, ben sei reti.
Discorso a parte meriterebbe Lazio – Milan, una partita che dovrebbe essere a tutti gli effetti di un big match, ma è di fatto una partita di cartello tra squadre le quali, fino adesso, hanno totalmente deluso. Dire chi sta peggio, concedendoci un po’ d’ironia, è un po’ come ripetere la famosa battura di Lino Banfi nel film cult ‘L’allenatore nel pallone’. Considerando il fatto che è proprio il Milan ad aver già messo sulla graticola il suo nuovo allenatore. La Lazio, invece, dovrà riscattarsi dopo la sconfitta di Udine della settimana scorsa.
Infine, chiudiamo molto probabilmente con il vero big match, almeno per questa trance della terza giornata di Serie A: quello tra il Napoli di Antonio Conte e il Parma di Fabio Pecchia. Chi vincerà fra i due, considerando che a Napoli sono tutti entusiasti per gli acquisti effettuati da De Laurentiis e a Parma per aver fatto la festa al Milan la scorsa settimana?