Ottimo esordio per la Juve di Thiago Motta e per la Dea di Gasperini
Le ultime due sfide della prima giornata di Serie A più che confermare le attese le consacrano con risultati che non ammettono repliche o dubbi di sorta. La quaterna dell’Atalanta, contro il Lecce allo Stadio in via del mare, e la tropletta della Juve contro il neopromosso Como sono molto di più di una semplice vittoria. Rappresentano il consolidamento di ciò che è stato fatto fino adesso nel corso degli anni, per i bergamaschi, e il coraggio di una scommessa che fin dal principio ha sortito i suoi effetti più che positivi, Thiago Motta.
D’altronde, ci teniamo sempre a ripeterlo e a precisarlo: siamo all’inizio del campionato, il calciomercato ancora deve chiudersi e tutto quello che è successo in questi primi novanta minuti non devono essere considerati come la Bibbia. Tutto può ancora succedere sia in negativo che in positivo e per qualsiasi squadra o club che ha determinate ambizioni.
Ambizioni, appunto; particolari e suggestive, proprio come quelle che alcuni addetti ai lavori avrebbero attribuito all’Atalanta di Giampiero Gasperini la quale, in queste ultime settimane di trattative, nonostante possa sembrare di perdere i pezzi ne trova, allo stesso tempo, nuovi e, a quanto pare dopo il match di ieri, sempre affidabili.
Uno su tutti è Brescianini che, in un primo momento, sembrava destinato a vestire la maglia azzurra sotto all’ombra del Vesuvio, poi si è ritrovato con i ragazzi di Gasperini, bagnando il suo nuovo esordio con una doppietta. Con lui l’altro nuovo acquisto del club bergamasco, quel Retegui che ha fallito all’Europeo ma che si è reso protagonista di un’altra doppietta. È pur vero che l’avversario era il Lecce e non una nazionale di alto spessore, che non se la prendano i tifosi pugliesi; il punto però è soprattutto un altro e non è di poco conto.
Il punto è come è maturata la vittoria; solitamente, nonostante più di qualche stagione più che buona, per non dire alti livelli, e la stessa squadra viene immessa nella griglia di quelle che potrebbero ambire allo scudetto ci dovrebbe essere un po’ di soggezione. Invece no, il quattro a zero, secco, che non ammette repliche potrebbe essere un forte indizio di ciò che si sta dicendo dopo la conquista dell’Europa League lo scorso maggio?
Discorso diverso, invece, per la Juve. La squadra bianconera, proprio per la sua storia deve essere di diritto inserita sempre nella griglia di partenza, che poi la partenza stessa possa essere falsa questo c’è lo può dire il tempo e ciò vale anche per l’Atalanta. Comunque, ritornando alla Juventus, Thiago Motta ha dimostrato, dopo i novanta minuti contro il neopromosso Como, che le sue scelte sono buone.
Sia in fatto di esuberi e sia in fatto della scelta di uomini da acquistare e da introdurre sul terreno di gioco. d’altronde, dallo stesso Como, ci si aspettava un po’ di più; non proprio una vittoria, ma almeno una prestazione che garantiva il tentativo di bloccare i padroni di casa sul pareggio soprattutto dopo la campagna acquisti di questa estate, che in realtà ancora deve finire per tutte le squadre, non solo per il club lombardo.
dunque, questi primi novanta minuti cosa hanno detto? Cosa hanno confermato? Hanno già sancito alcune evidenti verità per qualsiasi squadra o solamente in parte? Forse sul Napoli, i primi novanta minuti del campionato hanno purtroppo confermato ciò che si era già visto nella passata stagione e, quindi, a causa della situazione di Oshimen tutto il mercato di De Laurentiis ancora bloccato, nonostante ci siano voci insistenti di colpi di mercato in via di chiusura.
Se comunque la squadra di Conte è ancora un cantiere aperto, lo è ancora la Roma Di De Rossi con la grana di Dybala, il Milan di Fonseca, l’Inter di Simone Inzaghi, la stessa Juve di Thiago Motta e tante altre per non essere lunghi nell’elenco.
Al momento la classifica recita così: Atalanta, Juventus, Lazio e Verona a 3 punti; Milan, Genoa, Inter, Torino, Bologna, Fiorentina, Parma, Udinese, Cagliari, Empoli, Monza e Roma ad 1 punto; Venezia, Como, Napoli e Lecce a 0 punti. In totale, le reti di questa prima giornata sono state ben 26. I primi marcatori che sono già a quota due realizzazioni sono: Thuram, dell’Inter; Retegui e Brescianini dell’Atalanta e Daniel Mosquera del Verona.
Ovviamente, tutto quello che stiamo riportando è parziale. Parziali sono i numeri, parziali sono le impressioni che non possono in alcun modo diventare dei giudizi definitivi, per poi tramutarsi in sentenze definitive e per un motivo ben preciso. È naturale considerare di portare il calcio italiano alla pari degli altri tornei europei, ovvero di iniziare quasi subito dopo la seconda metà di agosto.
Ma è anche chiaro che si sta tramutando, come un vero e proprio autogol, permette il fischio d’inizio quando il mercato è ancora aperto. Da oggi mancano effettivamente dieci giorni. dieci giorni in cui, alcune società dovranno fare i salti mortali per accaparrarsi le prestazioni di validi rinforzi e, oltretutto, trovarli, per non dire acquistarli, a prezzi accessibili.
Tale considerazione ci porta comunque a segnalare, seppure essendo chiaro a tutti, il fatto che le partite fino adesso giocate sono in verità falsate, proprio per aver anticipato di molto l’inizio del campionato e non aver chiuso per tempo, con un’altra data, le trattative di mercato. È vero, forse questa volta stiamo innescando noi la polemica quasi involontaria e allora ci fermiamo qui su questo argomento, concentrandosi, di sicuro su altri. Su tanti altri temi legati al campionato e no.
Infatti, non ci fermeremo solo su un semplice racconto, quasi generale. Andremo fino in fondo sempre. Cercando di andare oltre la classica statistica di giornata con curiosità varie e, perché no, anche storie del passato. Perché in fondo il calcio ha bisogno di essere valorizzato nella sua essenza e non contemplarlo solamente nel suo aspetto, sicuramente fondamentale, ma che lo rovina un bel po’: l’aspetto prettamente economico.
Per questo motivo vi diamo appuntamento il giorno d’inizio della seconda giornata con la rubrica ‘Novanta Minuti’ migliorata ancor di più nella forma e soprattutto anche nei titoli.