Questa volta, con il secondo appuntamento, ci ritroviamo nell’anno 1996, quello del biopic su Evita Peron

Dopo il 2005 la logica ci porterebbe a pensare di andare avanti, come il corso naturale del tempo. Invece, in questa seconda parte sullo speciale interamente dedicato alla Regina del Pop italoamericana portiamo le lancette dell’orologio indietro nel tempo. Non di molto. Semmai di nove lunghi anni. Quando la cantante ormai era l’indiscussa sovrana del suo genere musicale.

Era l’anno 1996 e Madonna, in quell’occasione, non si fermò solamente alla musica ma anche alla recitazione. Difatti, non era la prima volta che cercò una consacrazione anche nel mondo del grande schermo, si pensi, per esempio, ai film a cui prese parte negli anni ’80, qualche anno dopo degli albori della sua carriera.

Per essere precisi di esordi cinematografici, Madonna, ne può vantare direttamente tre e, scusateci per la ripetizione, tutte e tre in un solo anno: 1985. Si parte con ‘L’oggetto del desiderio’, si prosegue con ‘Crazy For You – Pazzo per te’ e si conclude, quasi sicuramente, con il film più famoso della sua carriera di attrice in quegli anni: Cercasi Susan Disperatamente. Per non dimenticare anche un altro titolo di un film omonimo di una sua, altrettanto, famosissima canzone: Who’s that girl e potremmo stare qui a ricordare altri titoli senza mai e poi mai fermarci.

In quell’anno volle prendere parte ad un musical molto particolare, un musical dedicato alla vita di una delle grandi donne della storia argentina: Evita Peron. Diretto da Alan Parker, il film, semplicemente intitolato ‘Evita’. Fu un incredibile successo di critica e di pubblico; supportato, tra l’altro, da una colonna sonora prodotta, realizzata, scritta, composta e cantata da chi? Da Madonna, chiaro.

Come è anche chiaro che dovremmo dedicare un intero speciale solo sul film, sul personaggio storico e sulle canzoni realizzate. Ma in questa seconda parte ci accontenteremo, per modo di dire, non solo di una ma bensì di due canzoni. si tratta di Don’t cry for me Argentina, leggendaria canzone in cui riuscì a miscelare al meglio le sonorità pop con la tradizione musicale del paese sudamericano e, come scelta a sorpresa, You Must Love me.

D’altronde, piccolo particolare da sottolineare, quella del 1996, in occasione del biopic della first lady argentina non era la prima soundtrack che la Regina del Pop confezionava per i suoi fans. Per esempio, ci sarebbero da ricordare: Vision Quest, del 1985; la già citata Who’s That Girl; I’m Breathless; ovviamente Evita e The Next Best Thing. Soffermandoci, però, su questa, senza togliere nulla alle altre, vogliamo sottolineare, oltremodo, la capacità della stessa di misurarsi su progetto talmente ambizioso dal risvolto, si prettamente musicale, ma anche chiaramente drammatico.

Nel senso che fino ad allora la si era vista, ammirata, apprezzata per i suoi dischi, concerti, film prettamente di intrattenimento; difficilmente la si poteva pensare in un ruolo, tipico, di un’attrice di altro spessore e soprattutto anche molto esperta. Invece, Madonna, non ‘stono’’, lasciateci la metafora musicale; convincendo tutti nel ruolo di Eva Duarte, la giovane seconda moglie del Presidente argentino Juan Peron che morì a soli 33 anni per un tumore il 26 luglio del 1952 a Buenos Aires, lasciando un grandissimo vuoto fra il popolo che l’ha amata tantissimo. Personaggio storico che, nel corso degli anni, ispirò anche diversi musical, realizzati anche a Broadway.

Torniamo comunque alla colonna sonora e, precisamente, a quel doppio disco che la stessa Madonna realizzò, nello stesso, anno, il 25 ottobre del 1996, come promozione anche della stessa opera cinematografica diretta dal regista Alan Parker. Torniamo, ragguagliandovi sul numero esatto delle tracce comprese nel doppio disco. Erano ben 31 le canzoni, suddivise in 17 canzoni e 19 musiche per il film.

Ma veniamo a ‘You Must love me’, unica canzone a non essere ispirata al musical originale. Un brano, di genere rhythm and blues. Scritta dal paroliere Tim Rice e dal compositore Andrew Lloyd Webber, la canzone venne realizzata appositamente per la versione cinematografica. Si potrebbe dire che mai tale composizione fu più che fortunata, parafrasando un vecchio detto e per un motivo molto semplice.

‘You Must love me’ non solo conquistò la nomination come miglior canzone, ma si aggiudicò, proprio per questa categoria, la statuetta d’oro nell’edizione dell’Academy Awards del 1997. Il video venne diretto dallo stesso Alan Parker e adesso, per concludere, veniamo alla canzone più famosa di quel disco: Don’t cry for me Argentina.

Anche in questo caso il termine cover non stona affatto, visto che il titolo della canzone è lo stesso del musical realizzato nel 1976. Una canzone composta da Andrew Lloyd Webber e, sua volta 20 anni più tardi, scritta da Tim Rice per la versione cinematografica. Il brano, in qualsiasi tipo di versione, accompagnata la scena in cui la stessa Evita Peron si affaccia dal balcone della Casa Rosata per parlare al popolo argentino.

Canovaccio che venne confermato anche nel 1996 nella visione di Alan Parker, il quale non volle perdere l’occasione di immortalare la Regina del Pop in una delle scene diventate immortali nella storia del genere musical. La prima attrice ad intonare il brano fu Julie Convington, la quale fu la prima nel registrare la versione originale della canzone.

Per quanto riguarda la prima attrice a proporla in teatro fu Elaine Paige, chiamata ad impersonare, nel prima della serie di spettacoli londinesi, la stessa Evita Peron. Ciò avvenne nel 1978 e non solo per il palcoscenico ma anche da un punto di vista prettamente discografico. Quest’ultima, nel corso del tempo, è l’attrice e cantante più apprezzata, chiamata più volte ad eseguire il brano in pubblico. Appare chiaro ed evidente, comunque, che la versione di Madonna, a distanza di quasi trent’anni è quella ancor più iconica. Non solo perché è più vicina alla nostra epoca, dunque, un’epoca più moderna ma perché mise in risalto, quasi sicuramente, molto di più la figura della moglie del Presidente argentino ed anche per un altro motivo.

Madonna è stata l’ultima ad interpretare il carismatico personaggio storico. Un personaggio storico talmente forte e carico di passione che venne attualizzato anche grazie ad una campagna pubblicitaria non di poco conto che confermò, per l’ennesima volta, la bravura di Louise Veronica Ciccone.

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