LA VOCE DELLA STORIA SPORTIVA ITALIANA TRA PASSATO PRESENTE

Nel panorama del giornalismo sportivo italiano, pochi volti sono stati così familiari e amati come quello di Amedeo Goria. Con un’illustre carriera che abbraccia decenni e una passione immutata per il calcio, Goria ha recentemente commentato l’andamento della Nazionale italiana agli Europei del 2024, offrendo uno sguardo critico e appassionato su un torneo che ha lasciato l’amaro in bocca a molti tifosi.

In un contesto in cui il calcio italiano sembra aver perso parte del suo smalto e della sua capacità di appassionare, le parole di Goria offrono una riflessione amara ma necessaria. “La passione per la Nazionale – ha detto il giornalista – sembra essere diminuita. Una volta, la mancata qualificazione sarebbe stata una tragedia nazionale, oggi invece si vive tutto sul momento e poi si dimentica. È stata minimizzata come se fosse stata una partita amichevole”.

Amedeo Goria è nato a Torino nel 1954, una città che sarebbe diventata il fulcro della sua passione sportiva. Fin da giovane, ha mostrato un interesse per il giornalismo e lo sport, combinando questi due mondi in una carriera che lo avrebbe portato a diventare una delle voci più autorevoli del giornalismo sportivo italiano. Dopo aver completato gli studi, ha iniziato a lavorare per diverse testate giornalistiche locali, dove ha affinato le sue abilità di cronista e ha sviluppato una profonda comprensione delle dinamiche sportive.

La vera svolta nella carriera di Goria è arrivata quando è stato assunto dalla RAI, la principale emittente televisiva italiana. Qui, ha avuto l’opportunità di coprire alcuni degli eventi sportivi più importanti del mondo, dal campionato di Serie A ai Mondiali di calcio. La sua capacità di raccontare le partite con passione e precisione lo ha reso rapidamente popolare tra i tifosi.

Recentemente, Goria ha offerto una riflessione critica sull’andamento della Nazionale italiana agli Europei del 2024. “Oggi i ragazzi dai 10 ai 25 anni non mi sembrano così appassionati di calcio come eravamo noi. Non ci sono più i grandi campioni con cui identificarsi. Il calcio è diventato un grande business, e questo ha creato un distacco emotivo,” ha dichiarato. Le sue parole riflettono una preoccupazione diffusa tra gli appassionati di calcio di lunga data, che vedono il gioco sempre più dominato dagli interessi commerciali a scapito della passione genuina.

Goria ha notato come i giovani di oggi sembrano meno coinvolti emotivamente nel calcio rispetto alle generazioni precedenti. Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori, tra cui la crescente commercializzazione dello sport, la mancanza di figure carismatiche e il cambiamento nelle abitudini di consumo dei media. “I ragazzi di oggi sono più attratti dai social media e dai videogiochi che dallo stadio,” ha osservato Goria”. È una realtà con cui dobbiamo fare i conti se vogliamo riportare il calcio ai suoi giorni di gloria”. Oltre alla sua carriera giornalistica, Goria ha esplorato altre vie della comunicazione e del teatro.

La sua versatilità come attore teatrale ha mostrato un lato diverso del suo talento, capace di esprimere emozioni e storie attraverso la recitazione. Ha recitato in diverse produzioni teatrali, dimostrando una capacità di adattamento e una profondità emotiva che hanno impressionato sia il pubblico che la critica. La passione di Goria per la scrittura si è manifestata anche nella pubblicazione del libro “2 Cuori e 1 App,” scritto in collaborazione con Savina Sciacqua.

Questo libro esplora le dinamiche delle relazioni moderne attraverso il prisma delle applicazioni di incontri, offrendo spunti di riflessione sul modo in cui la tecnologia influisce sulle relazioni umane. La narrazione fresca e attuale del libro ha ricevuto attenzione per la sua capacità di catturare i cambiamenti sociali contemporanei. Oltre alla sua carriera giornalistica, Amedeo Goria ha coltivato una profonda passione per l’arte, in particolare per i quadri.

Questo interesse lo ha portato a collezionare opere d’arte e a partecipare attivamente a eventi e mostre artistiche, dimostrando una conoscenza e un apprezzamento sofisticati per il mondo dell’arte. La sua sensibilità artistica è evidente non solo nella sua collezione, ma anche nel modo in cui approccia la vita e il lavoro. Goria ha spesso parlato di come l’arte e lo sport condividano la capacità di evocare emozioni intense e di unire le persone.

Guardando al futuro, Goria continua a essere attivo nel mondo della comunicazione, collaborando con emittenti televisive e non solo come opinionista. “Adesso sono in pensione, ma quando mi chiamano, faccio delle collaborazioni,” ha detto.

Amedeo Goria rimane una figura centrale nel giornalismo sportivo italiano, offrendo analisi critiche e appassionate che invitano a una riflessione profonda sul futuro del calcio. La sua carriera, arricchita da molteplici interessi e talenti, continua a ispirare e a coinvolgere un pubblico ampio e variegato. La sua dedizione al giornalismo sportivo, combinata con la sua passione per l’arte e la letteratura, lo ha reso un personaggio unico nel panorama mediatico italiano.

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