Primo speciale interamente dedicato al nuovo film che arriverà nelle sale tra un anno esatto

La domanda nasce spontanea: nei fumetti il personaggio di Superman, creato da Joel Shuster e Jerry Siegel, quante volte muore? Ufficialmente due, ci verrebbe da dire. di sicuro, però, siamo certi di non riportare la risposta corretta in questa terza parte dello speciale interamente dedicato alla versione di James Gunn che arriverà nei cinema l’anno prossimo.

Eppure, era il lontano 1992 quando uscì una serie a fumetti dal titolo: La morte di Superman. In quell’occasione non solo l’eroe venuto da Krypton cadeva sotto i colpi del nemico ma ritornava per dare nuovamente speranza al mondo con la sua presenza. Questa serie di storie venne firmata da Dan Jurgens, Roger Stern, Louise Simonson, Jerry Ordway e Karl Kesel. Esattamente si tratta di tre saghe pubblicate nell’arco di due anni, 1992 e 1993, con tre titoli diversi: La morte di Superman, Un mondo senza Superman e Il ritorno di Superman. Nella prima saga, Kal-El moriva per mano di Doomsday.

Qualche anno più tardi ad uccidere, metaforicamente parlando, l’eroe con la S sul petto, ci pensò il talentuoso Grant Morrison insieme a Frank Quitely con una serie di dodici volumi pubblicati a partire dal 2005, per poi concludersi tre anni più tardi. il titolo che venne attribuito a questa serie era meno funereo rispetto al precedente tentativo: All Star Superman. Tre anni più tardi, tutti i numeri sono stati raccolti in un unico volume che compone una graphic novel davvero imperdibile. Da ciò James Gunn ha deciso di trarre la sua versione personale del supereroe.

Una versione che non si sa ancora quanto sarà al fumetto ma che, come accennò giusto un anno, racconta di un Superman che cercherà il proprio equilibrio nel mondo dopo aver ricevuto una notizia al quale nessun essere umano potrebbe credere: che anche Superman possa morire. Un equilibrio che metterà in primo piano un valore particolare che si è perso nel mondo, soprattutto in quello reale, la gentilezza.

Dunque, sono questi elementi essenziali e principali di All Star Superman e del film, che arriverà nelle sale l’anno, prossimo, e che, in un primo momento, avrebbe dovuto chiamarsi: Superman: Legacy. Evidentemente, la marcia indietro di Gunn, ipotizziamo noi, sarebbe legate al fatto che tale composizione di parole era già stata applicata per il ritorno di un’altra saga cinematografica: Ghostbusters.

Per non sentirsi giungere all’orecchio qualche antipatica polemica ha scelto, in tutta semplicità, ‘Superman’. Da non confondere con la prima e leggendaria trasposizione cinematografica del 1978. I motivi sono esplicati nella seconda parte pubblicata ieri.

Andando con ordine, se nella serie a fumetti pubblicata tra il 1992 ed il 1993, Superman moriva per mano di Doomsday. In quest’altra particolare avventura ad ucciderlo, o meglio chi ha trovato il modo di farlo fuori, è la sua nemesi più famosa: Lex Luthor. Lo stratagemma che ha ideato è davvero particolare. Superman deve accorrere per salvare un equipaggio di scienziati a bordo di una navicella, la quale si trova vicino al sole. Durante il suo intervento, il supereroe rimane sovraesposto ai raggi solari che lo sovraccaricano, da provocargli una sorta di esiziale leucemia.

Un trauma, dunque, al quale lo stesso protagonista deve far fronte. Inizia una corda contro il tempo nel tentativo di compiere azioni e nel rivolgere parole a persone a cui lui tiene e che, per ovvie ragioni, non è mai riuscito a pronunciare. La sua ultima battaglia è in realtà suddivisa in dodici prove che deve superare senza alcun appello.

Dodici prove che, osservando in maniera attenta il fumetto, non sono state scelte a caso; la particolarità risiede nel numero: il 12. Tra il 2005 ed il 2008, come detto in precedenza, avevamo precisato che i numeri di tale serie erano proprio dodici. Sempre rimanendo un po’ nella materia della numerologia, il dodici, oltre ad essere un numero pari possiede anche un ulteriore significato non tanto più nascosto, per chi conosce tutti i dettagli delle storie a fumetti del supereroe.

La fonte d’ispirazione del personaggio risale alla religione cristiana. Quindi, Kal-El è la versione fumettistica del figlio di Dio. Gesù, come tutti sanno, quanti apostoli aveva? 12. Un numero, dunque e ripetiamo, non proprio scelto a caso. Un numero di puntate che ha tracciato un solco profondo sia nelle origini e sia nelle origini di Superman stesso.

Grant Morris ha fatto di tutto per mostrare il proprio talento in quest’opera fumettistica non semplice e di ottima fattura. Un’opera fumettistica adrenalinica, avventurosa ed emozionale. Una serie speciale o comunque una graphic novel che rende onore e giustizia all’eroe medesimo, capace, anche in questo frangente di qualsiasi impresa.

Per chi non avesse avuto ancora la fortuna di averlo fra le mani non possiamo svelare molto, anche se si sta parlando di un fumetto uscito anni fa e che grazie alle intenzioni dello stesso James Gunn sta attirando nuovamente l’interesse di tutti e non potrebbe essere altrimenti.

A questo punto non ci rimane che aspettare l’anno prossimo, anche se l’attesa non sarà così lunga. James Gunn, nuovo capo del progetto cinematografico della Dc Universe, ha messo i paletti a partire, proprio da quel 1° Febbraio del 2023 in cui fece chiarezza tra tutti i progetti che dovevano essere realizzati e quelli che erano di prossima uscita. Ricordiamo, tra l’altro, che lo stesso autore e regista aveva anche permesso il passaggio cinematografico di ‘The Flash’, film tanto atteso ma che non ha garantito il successo sperato. Alcuni hanno anche sostenuto che il fiasco al botteghino era dovuto proprio dal fatto che tutto era stato azzerato.

Se vi ricordate, del film dedicato al supereroe scarlatto, ne avevamo parlato in più di un’occasione, dedicandovi anche uno speciale. la sensazione, però, dopo l’annuncio dello stesso Gunn è che si sta realizzando qualcosa di più logico; qualcosa che abbia una base solida, un progetto che parte da Superman e chissà in che modo finirà o con quale personaggio terminerà. Di sicuro si andrà oltre alla prima fase.

Certo, il modo ricorda quello della Marvel, che poi ha fatto scuola. Adesso, però, però per la Dc Comics c’è un progetto l’unica cosa che ci rimane di fare e di attendere, come sempre, e di sperare che il ritorno di Superman al cinema metta d’accordo davvero tutti.

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