Germania e Portogallo fermano la loro corsa ai quarti. Oggi altri due matches: Inghilterra -Svizzera e Olanda – Turchia
In tutti questi giorni non abbiamo dato spazio agli Europei di calcio in attesa di vedere cosa succede, nella nostra federazione gioco calcio, dopo l’umiliante eliminazione della nostra nazionale agli Ottavi di Finale contro la Svizzera. E per il momento non affrontiamo l’argomento, ripromettendovi di farlo quando gli azzurri riprenderanno gli impegni ufficiali all’inizio di settembre con la Nations League o quantomeno in prossimità dell’avvicinarsi del match contro la Francia; in modo da non alimentare, al momento, le possibili ipotesi di un possibile successore di Luciano Spalletti ed i nomi che, in questi giorni, si sono fatti eccome.
Per il momento, dunque, torniamo a raccontarvi e ad analizzare i quattro matches dei quarti di Finale; partendo, ovviamente, da quelli che si sono giocati ieri: Spagna – Germania e Portogallo – Francia. Due matches che potevano essere considerate, addirittura e specialmente per la prima, due finali anticipate. Anche, perché, sempre per il primo quarto di finale che si è giocato ieri pomeriggio alle 18.00, non capita tutti i giorni di vedere sei titoli europei in campo. Tre per parte e quindi una sorta di spareggio.
La sensazione era che, tra le due nazionali, chi passa il turno potrebbe alzare il trofeo domenica prossima, 14 luglio, nella finale di Berlino. Dopo ieri i padroni di casa sono fuori dal torneo e non accadeva da molto tempo che la nazionale organizzatrice venisse eliminata ai quarti di finale, mentre la Spagna può continuare di accarezzare il sogno di apporre, per la quarta volta, nella sua storia il proprio nome nell’albo d’ora, Francia permettendo s’intende.
I tedeschi, dal canto loro e dopo una partita bellissima e tiratissima, hanno da recriminare l’erroraccio commesso dall’arbitro Taylor per non aver concesso il rigore su un fallo di mano in area. Non è la prima volta che il direttore di gara prende queste sviste colossali, la Roma di qualche anno fa ne sa sicuramente qualcosa.
Eppure, a parte questo episodio, la partita è stata bellissima. Entrambe le rappresentative nazionali se la sono giocata a viso aperto, coprendosi quel tanto che basta per cercare di arginare le reciproche folate avversarie. A passare in vantaggio sono gli spagnoli i quali, a differenza dei tedeschi, hanno più gioco, più ‘giropalla’ come si dice oggi e una qualità in mezzo al campo tale da farti vedere la sfera in primo momento per poi nasconderla successivamente.
È vero, perdono Pedri per infortunio sostituito da Dani Olmo il quale, proprio quest’ultimo, a sei minuti dall’inizio del secondo tempo ammutolisce i presenti del Mercedes Benz di Stoccarda. Ciò nonostante la reazione della Germania non solo non si fa attendere ma è veemente, con il trio Musiala, Harvez e Wirz a cercare di scardinare la difesa avversaria.
Quando il novantesimo sembra vicino e tutto ormai sembra finito, scusateci per la ripetizione della parola, ecco che i tedeschi agguantano il match portandolo ai supplementari. In quella mezz’ora, che potrebbe rappresentare un viatico necessario e doloroso verso la lotteria ai rigori, il campo di calcio offre delle pratierie sconfinate dopo si passa da una parte all’altra con la speranza, per le de tifoserie, che sia la volta buona.
La volta buona che arriva grazie a Merino al 119° minuto del secondo tempo supplementare. Non vi dice nulla questo? Grosso a Italia – Germania del 2006. Comunque, Germania eliminata e Spagna in Semifinale la quale, il prossimo 9 luglio, incontrerà la Francia.
La Francia, dunque. Su di lei si potrebbe addirittura aprire un’indagine particolare su come la nazionale più forte sulla carta sia arrivata fino a questo punto senza neanche segnare, almeno una volta, su azione. È assurdo, cari lettori: ma è così. con gente come Mbappè, Thruram, Griezmann e Giroud, tanto per citarne qualcuno, l’attacco dei Blues è al secco; anche se non è solo un problema dei soli francesi, basta vedere anche le altre nazionali.
A cercare di arginare l’avanzata francese ci ha provato un Portogallo ben schierato, attento, che ha messo in pratica un calcio ragionato e anche se alle volte un po’ soporifero, tentando troppo di addormentare la partita. Le occasioni, dei lusitani, intendiamo, non sono mancate; alle volte sono state anche talmente nitide che potevano aprire ulteriormente il match. Per non parlare dei gol sbagliati da Mbappé e Company
Un match giocato quasi sulla falsariga dei tedeschi e spagnoli, solo che è mancato il gol. Entrambe le nazionali hanno cercato di superarsi entro i tempi regolamentari. Ma una volta entrate nella dimensione dei tempi supplementari il rischio di entrambe diminuiva sempre di più. La sensazione, poi ovviamente confermata, era quella di arrivare, indenni, alla maledetta lotteria dei calci di rigore.
Prima di commentare il risultato, ci sarebbe da spezzare non una ma due lance a favore del difensore del Portogallo Pepe, 41 anni, su Cristiano Ronaldo, 39 anni. Entrambi, vecchi leoni indomabili, rispettivamente, della difesa e dell’attacco, hanno dato dimostrazione, anche se qualcuno in questi giorni gli avrebbe quasi invitati a ritirarsi, di quanto sia importante la dedizione e la volontà di entrare nella storia rispetto ad alcuni colleghi più giovani.
Entrambi, fino alla fine, fino al centoventesimo e oltre, sono stati un esempio di resistenza fisica per i loro compagni di squadra più giovane e non solo. peccato la loro sorte, sportiva s’intende, poteva essere migliore. Perdono l’occasione di approdare in Semifinale e di scontrarsi con il loro vicino di casa, la Spagna. L’unico a sbagliare dagli undici metri e Joao Felix e che, purtroppo, traducendo il suo cognome è naturale pensare che possa tenere fede al significato che porta. Dunque, se la prima semifinale sarà Spagna – Francia la seconda sarà composta dagli altri due quarti di oggi: Inghilterra – Svizzera e Olanda – Turchia.
Due grandi del calcio mondiale contro due sorprese, ma non troppo. È inutile ricordare chi avrebbe affrontato l’Inghilterra se una gli azzurri avessero giocato con più ‘cazzimma’ ma per il momento godiamoci queste altre due partite in attesa del nostro commento di domani, che rappresenterà la seconda parte di questo mini speciale verso il penultimo atto di un Europeo che non è stato tanto caro agli attaccanti. Ma di questo ve ne parleremo più avanti.