In attesa degli Ottavi una nostra piccola riflessione sulle squadre che si sfideranno dal 29 giugno
Svizzera – Italia; Germania – Danimarca; Inghilterra – Slovacchia; Spagna – Georgia; Francia – Belgio; Portogallo – Slovenia; Romania – Olanda; Austria – Turchia. Eccoli qua, tutti gli ottavi di finale squadra per squadra, match per match e in ordine cronologico, non tanto per ordine d’incroci di Euro 2024. A questo ci penseremo più avanti, quando effettivamente le partite riprenderanno da sabato pomeriggio proprio con il nostro impegno, da dentro o fuori, contro la Svizzera.
Allora, questo appuntamento a cosa serve? Ad analizzare, ad approfondire quello che avevamo in mente da molto tempo. Da quando stavano per terminare le cosiddette seconde partite per ogni nazionale. Dunque, da dove vogliamo partire? Semplice: da chi ha impressionato di meno e da chi ha impressionato di più e sicuramente sarete d’accordo con la nostra prospettiva; anticipando, tra l’altro, alcuni punti che terranno sicuramente banco nelle otto partite sopra ricordate.
Tralasciando, al momento, il nostro Ottavo di Finale, c’è da dire, da precisare, che Germania – Danimarca, che ci sarà sabato alle ore 21, è di fatto una sorta di big match soprattutto per quello che si è visto in campo. I tedeschi sono sembrati di nuovo schiacciasassi ai tempi di Italia ’90, quasi, disintegrando la Scozia nella gara inaugurale del loro Europeo, vincendo abbastanza agilmente contro l’Ungheria e perdendosi, quasi, contro una Svizzera un po’ troppo sorprendente rispetto al passato.
La forza nei padroni di casa è quello di un collettivo in cui nessuno, almeno al fischio d’inizio di questa nuova edizione del torneo, potesse veramente credere. Musiala, Wirz e Harvetz non sono ovviamente paragonabili ai giocatori del passato, ma riescono ad imprimere, alla manovra offensiva notevole velocità ed incisività.
La Danimarca, invece, smettiamola di considerarla una Cenerentola, soprattutto da quando 32 anni fa stupì l’Europa nell’omonima edizione tutta svedese, ripescata grazie alla sparizione dell’Unione Sovietica. Vinse trovandosi a vincere ma gli uomini c’erano. Si, gli stessi giocatori che non si erano neanche qualificati per Euro ’92 e che erano convinti di passare quei giorni di calcio giocato al mare o comunque in vacanza. La storia, comunque, volle tutt’altro per loro e da allora non diciamo più che sono fra le nazionali più deboli perché non è così.
Solida, compatta, ostica da affrontare e molto probabilmente anche da temere anche per gli stessi organizzatori del torneo. Ha tutte le carte in regola per riscrivere il proprio nome sull’albo dei vincitori e semmai dovesse accadere saremmo a due vittorie. Se in quel 1992 c’erano i fratelli Laudrup e non solo, anche altri interpreti, come lo storico portiere Smeichel, nella Danimarca ci sono altrettanti giocatori di prima fascia.
Uno su tutti Eriksen, l’ex calciatore dell’Inter che proprio all’esordio della scorsa edizione fece prende un bello spavento a tutti quanti noi con quel malore in campo. Oggi sta bene, gioca e forse la sua favola, Germania ed altre avversarie permettendo, potrebbe finire anche in un bel trionfo.
Per quanto riguarda il secondo ottavo di finale, quello tra Inghilterra e Slovacchia, il tema dominante sarà esclusivamente uno solo: qual è veramente la Nazionale dei Tre Leoni? Quella che all’inizio di torneo doveva spaccare tutti o quella che in queste tre prime uscite non ha convinto per niente? Tra l’altro se la Slovacchia può essere considerata come un’avversaria abbordabile non è detto, però, che sarà il vero agnello da sacrificare per i quarti di finale. magari tutto al contrario, chissà e staremo a vedere.
Per quanto concerne il terzo ottavo di finale, quello tra Spagna e Georgia, sarebbe facile affermare che non ci sarebbe storia fra le due. La prima ha messo nel tritacarne l’intero girone di appartenenza, con noi dentro ovviamente, la seconda, invece, è la vera Cenerentola che per passare il proprio raggruppamento, ha dovuto vincere contro un Portogallo ormai già sazio e qualificato. Andare oltre apparirebbe pleonastico.
L’ultimo ottavo di finale che vi presentiamo, almeno per oggi, è quello delle stelle cadenti tra Francia e Belgio. Da un lato i Vice – Campioni del mondo non proprio in perfetta forma o almeno sembra così; dall’altro la generazione deludente dei Diavoli Rossi, badate bene questa espressione non deve essere collegata agli spagnoli visto che vengono conosciuti come le Furie Rosse.
Dunque, chi la spunterà? Sulla carta la più accreditata nazionale di Didier Deschamps, la quale fino adesso, è stata solamente una pallida rappresentazione di quella vista in Qatar o i fiamminghi, i quali non sono mai riusciti ha raggiungere una definitiva consacrazione? La verità è che adesso, come adesso, nessuna delle due meriterebbe di andare avanti in questo torneo, per la pochezza espressa in fatto di gioco, per la poca lucidità sotto porta e per le occasioni, fino a questo momento sprecate.
Ecco, concludiamo proprio con questa espressione interrogativa: quali delle due nazionali sprecherà quest’ultima opportunità? Questa volta la risposta non è proprio così scontata.