La storia del cinecomic che fece esplodere la Bat-mania nell’ultimo anni degli anni ’80

Questa è la storia di un duplice anniversario. Precisamente di un anniversario che ne celebra un altro in maniera indiretta. Ci sarebbe, dunque, da andare a ritroso nel tempo, di ottantacinque anni, per l’esattezza per comprendere le radici di quanto è successo trentacinque anni fa. Non c’è bisogno, basta rimanere in quelli che erano gli ultimi mesi degli anni ’80 ma focalizzandosi, per lo più, sui primi sei mesi del 1989. Da tempo era stato annunciato un grandissimo evento cinematografico in sotto la collina Hollywood. Da tempo un film che sembrava essere impossibile da realizzare aveva trovato, finalmente, gli uomini giusti per poter arrivare sui grandi schermi e non solo quelli americani.

Il periodo di riferimento, preciso, era, suppergiù, la primavera del 1989 quando tutti i cinefili del mondo e i lettori di un certo settore della letteratura attendevano una quella che si definiva una particolare trasposizione cinematografica e che sarebbe approdata al cinema nel mese successivo al primo anniversario in questione.

Secondo le cronache dell’epoca tutto ebbe inizio nel lontano 1979, ben quarantacinque anni fa. Un decennio forgiato da opere visive come Rocky, come Guerre Stellari, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Alien e Superman. Ecco, fermiamoci su questo titolo, su questo cinecomic, per il suo approdo al cinema significò molto per una certa industria che ha sempre attirato lettori di ogni età ad acquistare i volumi dei loro eroi preferiti.

Tutto ebbe inizio nell’aprile del 1979, quando Micheal E. Uslan, un ex fumettista, e Benjamin Menliker unirono le loro forze per un progetto ben definito nella loro testa. Riportare in auge, con l’ausilio del cinema, un noto supereroe appartenente alla scuderia Dc comics finito da parecchio tempo nel dimenticatoio.

Per molti, questa situazione era dovuta ad una serie televisiva di grande successo in cui, però, anche per colpa degli autori, non tenne conto della reale natura ed essenza del supereroe ideato, tenendo presente il periodo di produzione della serie televisiva, quasi una trentina di anni prima. In effetti, a partire dagli anni ’60, quando si faceva il nome dell’attore Adam West il collegamento con Batman era pressocché naturale.

La serie televisiva prodotta dalla 20th Century Fox e andata in onda sulla Abc non rendeva giustizia alla natura drammatica e cupa dell’uomo pipistrello ideato nel 1939 da Bob Kane. Lo show tv, composto da 120 episodi suddivisi in tre stagioni, abbracciava diversi generi tranne quello effettivo: azione, commedia, fantastico, supereroi. Insomma, delle classiche atmosfere tipicamente noir nei fumetti non esistevano neanche l’ombra.

A causa di questo, quindi, al personaggio stesso non veniva conferita la rilevanza che meritava, al pari degli altri eroi dei fumetti. Come lo stesso Superman, Hulk, Spiderman, Capitan America, Wonder Woman, Iron Man, Supergirl e tanti altri ancora. Quindi questa sorta di lunga premessa è servita non tanto nel farvi scoprire di chi stiamo parlando, ma semmai il clima che trovarono Uslan e Manliker una volta che decisero di acquistare i diritti dei fumetti di Batman direttamente dalla Dc Comics. I primi tentativi di convincere i produttori non andarono proprio a buon fine.

Eppure, qualcosa sembrava mettersi subito nella giusta direzione: la ricerca sia dello sceneggiatore che del regista. Vennero contattati Guy Hamilton e Richard Bauman. Ma entrambi rifiutarono per divergenze creative. Un classico. Il periodo di riferimento è il 1981, due anni più tardi all’inizio della fase embrionale. Ma la vera svolta sembrò arrivare due anni più tardi, nel 1983.

Vi dice qualcosa il nome di Tom Mankievicz? Per i più esperti dei cinecomic questo nome di sicuro dirà più di qualcosa. Fu lo sceneggiatore del primo e storico Superman cinematografico con Christopher Reeve del 1978. Uslan e Manliker, dunque, l’avevano pensata bene a contattare il talentuoso autore di cinema. Solo che, anche questa volta, qualcosa andò storto. Ma come sempre andiamo con ordine e torniamo nuovamente nel 1979.

Quando Uslan gli venne in mente questa idea, di realizzare un film su Batman, al progetto si accodarono anche Peter Gubers e Jon Peters. Quando andarono a vuoto primi tentativi di trovare lo sceneggiatore lo stesso Uslan, ormai demotivato, scrisse di suo pugno una sceneggiatura tratta da uno dei tanti fumetti incentrati sul supereroe di Gotham City. Il titolo era, del copione di Uslan, ‘Il Ritorno di Batman’ e ricalcava il titolo di un fumetto: ‘Il ritorno del Cavaliere Oscuro’, titolo che sarà usato molti anni più tardi da Christopher Nolan solamente dodici anni fa.

Uslan, insieme Manliker e gli stessi Gubers e Peters, era d’accordo di seguire la scia proprio del primo Superman. Per questo motivo Mankievicz venne contattato per realizzare la sceneggiatura, dopo che la notizia che sarebbe stata realizzata la trasposizione cinematografica nel 1981, con un budget di soli 15 milioni di dollari. Per poi annunciarlo una seconda volta nel 1983 ma, questa volta, ufficializzando come anno di uscita il 1985.

Infatti, lo stesso Tom Mankievicz aveva realizzato un copione dal titolo ‘The Batman’. Sul piatto, da parte della stessa produzione, vennero messi 20 milioni di dollari; il joker come antagonista insieme all’altra nemesi, Rupert Thorne. Nella trama venivano raccontate non solo le di Batman, ma anche quella di Robin e a quel punto cosa successe?

Accadde che Uslan voleva nel ruolo sia del Commissario Gordon e del Maggiordomo Alfred Pennyworth aveva pensato agli attori, prima della loro scomparsa, rispettivamente William Holden e David Niven e alla sceneggiatura cosa in verità accadde?

Subì nove rimaneggiamenti; tutte modifiche che erano fortemente ispirate dalle serie di storie a fumetti ‘Strange Apparitions’; e, nello stesso tempo, molti registi, anche piuttosto famosi, volevano fiondarsi sul nuovo progetto cinematografico, tra cui Joe Dante e Ivan Reitman. Ma nessuno riuscì ad entrare in quello che veniva considerato come uno dei più grandi progetti, ambiziosi quindi, cinematografici che si stava per realizzare in quegli anni sotto la collina di Hollywood.

A causa della continua riscrittura del copione la scadenza del 1985, come anno di lancio del film, non venne rispettata ma sempre quell’anno un regista emergente si fece notare per poi venir ingaggiato dodici mesi dopo da parte della stessa Warner Bros. L’anno era il 1986 e il nome del regista? Ve lo diciamo domani.

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