Ritorna la rubrica interamente dedicata alla letteratura e non solo
E se in tutti questi anni ci fossimo sbagliati con questa rubrica? In fondo ci sarebbe da chiederselo. Il mondo della letteratura è talmente vasto che il più delle volte è difficile trovare il punto esatto da dove iniziare le nostre analisi. Sia che si tratti di una semplice recensione, sia che si tratti sulle news relative al mondo letterario e sia, nel caso specifico, si dovesse trattare di un’intervista.
In tutti questi anni, il libro in quanto tale, non è stato mai e poi mai considerato alla stessa stregua di chi ci tiene compagnia. Si, proprio così. Vero, stiamo parlando di un oggetto. Ma un oggetto particolare il quale, già a partire dai nostri primi anni di vita, ci viene sempre propinato come un qualcosa da non evitare e che ci deve, in tutto e per tutto, piacere per forza.
Ma perché questo articolo? Vi state giustamente chiedendo, cari lettori. Per due semplici ragioni. La prima che lo spazio interamente dedicato ai libri non ha mai avuto una notevole continuità e, soprattutto, non ha mai mostrato alcun filo logico. Ogni articolo o recensione è stato sempre il frutto del caso, non tanto di una ben distinta e ordinata programmazione.
Questa situazione si è protratta anche per la sotto rubrica dedicata, interamente, nella sua essenza, alle serie di libri, con il titolo: Saghe letterarie. A questo si aggiungerebbe il motivo numero 2, l’ultimo; ma dicono che ci siamo dimenticati di un particolare di fondamentale importanza e, quindi, lo rinviamo al numero 3. Rimanendo sempre alla seconda ragione, dunque, non abbiamo mai e poi mai parlato, se non in casi sporadici, dei singoli autori dei libri che scegliamo sui singoli scaffali delle librerie.
La terza ed ultima ragione che si è aggiunta in ultima analisi è quella in cui, dalla prossima settimana e non più di giovedì ma di mercoledì, il libro sarà trattato come un vecchio e caro amico di cui non possiamo mai e poi mai farne a meno. Perché difatti, quando ci sentiamo stanchi per qualcosa, annoiati o delusi della vita sia per qualche motivo o sia in generale verso ‘chi’ ci rifuggiamo? Appunto, da un amico: il libro.