Primo appuntamento con il nuovo corso della rubrica ‘Serie Tv’ e primo articolo della prima serie di appuntamenti dedicata alla storica serie tv Hazzard
Vi dice qualcosa il titolo ‘Moonrunners’? E’ il titolo di un film americano del 1975. Però è ovvio che non vi dica nulla, la pellicola nel nostro paese a forma di stivale non è mai arrivata. Sembra che l’autore della sceneggiatura fosse anche l’autore del soggetto e, leggete leggete, anche della regia. Il suo nome è Gy Waldron, ha 91 anni ed è ancora con noi. Perché il suo nome è così importante e perché, oltretutto, è importante ricordare il titolo del suo film, di quasi cinquanta anni, che non è mai arrivato in Italia? In verità ha molta rilevanza, soprattutto dalla traduzione del titolo stesso.
E’ vero: siamo partiti quasi a razzo e anche misteriosi, per certi versi, in quello che è, di fatto, il primo vero appuntamento con la serie di articoli per il nuovo ciclo della rubrica ‘Serie Tv’. Un articolo, questo, meramente introduttivo e che ci consente, come avete e avrete modo di vedere nel prosegue del testo di entrare subito nel merito dell’argomento, per non dire della tematica stessa. Ma come sempre andiamo con ordine, visto che quello che vi stiamo per raccontare ha a che fare con la storia della televisione.
‘Moonrunners’, dunque, è un film di doppio genere drammatico e di azione la cui fonte d’ispirazione la si deve ad una serie imprese, leggende o comunque avventure di alcuni contrabbandieri di whiskey nel Profondo Sud degli Stati Uniti d’America. ad accendere la lampadina a Waldron ci pensò un certo Jerry Rushing. Questo signore, nella cultura popolare americana e degli Stati del Sud, era conosciuto proprio come moonrunner, al singolare, senza la ‘s’ come si usa nella lingua inglese.
Ma questa parola, nella sua essenza, cosa mai significa? Proprio contrabbandiere di whiskey. Nel film, dunque, i protagonisti erano due contrabbandieri, cugini, che vivevano con uno zio ed erano inseguiti, perennemente, dalla polizia locale, corrotta ovviamente. I due cugini fruivano di veloci automobili per sfuggire alle grinfie delle forze dell’ordine e, se ancora non vi basta, la vicenda era persino introdotta e raccontata, nei vari momenti del film, da una voce fuori campo, il narratore; the ballader, nella lingua inglese.
Bene, forse tutto questo vi dirà qualcosa in merito. Perfetto. Ma c’è un colpo di scena: nel film del 1975, il cui cast era pressoché composto da attori sconosciuti, c’era, però, un famosissimo cantante folk che, anche in questo caso, leggete leggete: aveva firmato le musiche e, cosa ben più importante, ricopriva anche il ruolo di narratore. Il suo nome? Waylon Jennings.
Anni più tardi, esattamente una decade più tardi, Jennings sarebbe stato reclutato da Quincy Jones, Lionel Ritchie e Micheal Jackson per entrare a far parte del super gruppo di cantanti che avrebbero inciso la leggendaria ‘We are the world’; in risposta, quasi, al progetto natalizio britannico dell’anno precedente. Ma non divaghiamo, rimaniamo concentrati su il cantante folk e su Gy Waldron.
Quest’ultimo, Waldron, forse non contento del risultato della sua opera cinematografica, cercò di riproporre il tema sul piccolo schermo. Secondo le cronache dell’epoca, Gy, ideò un show televisivo in cui mantenne gli stessi elementi di ‘Moonrunners’ ripulendo dal linguaggio volgare o comunque troppo duro e da alcune scene troppo violente. Mantenne l’action e gli inseguimenti, condendoli con una buonissima dose d’ironia.
Quindi, ricapitoliamo: i protagonisti erano sempre due cugini, a bordo di auto veloci e sportive; vivevano sempre a casa di uno zio in una fattoria ed erano sempre inseguiti o braccati dalle autorità locali. Ma, attenzione, quelli che dovevano essere i buoni erano in realtà i cattivi e quelli che dovevano essere cattivi erano, in definitiva, i buoni. Oltre all’ironia c’era anche il narratore, la voce di fuori campo.
Non solo: anche l’ambientazione era la stessa, il profondo sud. Solo che cambiò Contea e Stato, la Georgia e la cittadina era completamente inventata. Adesso vi dice qualcosa tutto questo. Ah, abbiamo dimenticato di dirvi che il narratore era sempre Waylon Jennings, anche le musiche erano le sue, e sapete come si chiamava lo zio dei due cugini nel film? Lo zio Jessie. Proprio lo stesso nome che avrà il personaggio costruito apposta per lo show televisivo prodotto per sette lunghi anni, a partire dal 1979, dalla Warner Bros Television. Fu così che nacque il leggendario e, negli ultimi tempi, tanto criticato show televisivo: Hazzard. CONTINUA VENERDI’ PROSSIMO…