‘What a Wonderful World’: Un vero inno alla speranza e all’ottimismo
E’ proprio vero che le storie di alcune canzoni sono davvero particolari. Come particolari sono anche le situazioni e le epoche in cui vengono ideate. È il caso di ‘What a Wonderful World’, leggendario brano di Louis Armstrong. Ma prima di raccontare come è nato questo brano, sarebbe un delitto non ricordare che proprio quest’anno è caduto il cinquantesimo anniversario della scomparsa del grande cantante. E ne parliamo anche in questo 29 dicembre, come da tradizione: come è capito anche negli anni precedenti.
Nato povero a New Orleans, per tutto il resto della sua vita, Louis Armstrong, fu convinto di essere nato il 4 luglio del 1900. In verità, qualche anno dopo la sua morte, nel ritrovare alcuni suoi documenti si scoprì che era nato il 4 agosto del 1901. Paradossalmente, Louis, morì il 6 luglio, quindi due giorni dopo del suo ipotetico compleanno, ma del 1971.
Tornando alla canzone, quando venne pubblicata, nell’autunno del 1967, nel mondo si respirava aria di tensione e di grandi cambiamenti. Il 1968 sarebbe arrivato presto, mentre non si placavano le proteste per la guerra in Viet-Nam e le lotte per i diritti civili.
La realizzazione della canzone, addirittura, portò alla fine del sodalizio artistico tra l’autore del testo e la casa discografica che permise l’immissione sul mercato del singolo. Niente paura, il Grande Satchmo non c’entra. Allora, vi chiederete logicamente, se non l’ha scritta il leggendario Louis Armstrong, chi è stato quel vero e proprio genio? Le cronache dell’epoca ci indicano un certo Bob Thiele, produttore discografico di musica jazz. Bob scrisse il testo insieme al compositore George David Weiss.
Il noto produttore di musica Jazz era precisamente, all’epoca, al soldo dell’Impulse, una casa discografica. Abitualmente, quando scriveva canzoni li firmava sempre con un nome d’arte: George Douglas o Stanley Clayton.
In quell’occasione, alla realizzazione di quella che poi sarebbe diventata una vera e propria perla musicale, Bob Thiele produsse il singolo non nei canoni previsti dal produttore della casa discografica, Larry newton. Quest’ultimo aveva imposto a Thiele di realizzare un’altra canzone per Armostrong, in stile ‘Hello Dolly’, ma non fu così. Una volta che Larry scoprì che ‘What a Wonderful World’ era una vera e propria ballata andò su tutte le furie i due litigarono. Non solo il sodalizio tra la Impulse con la Abc Records venne meno.
Ma il successo di questa canzone andò contro ogni rosea previsione. Armstrong la intonò divinamente ed il testo, nella sua semplicità, è un vero inno alla pace interiore di ognuno di noi nonostante che il mondo sia afflitto da pesanti ed irrimediabili negatività.
Un testo ed una canzone da ascoltare e riascoltare per comprendere la bellezza che ci circonda e le positività che essa porta, dimenticandoci le troppe negatività che ci affliggono.