Non solo una riflessione, ma anche il cinquantesimo anniversario dell’inaugurazione del World Trade Center
Risolto questo problema di progettazione, con la realizzazione di ben 95 ascensori, sia espressi che locali, gli edifici vennero costruiti in modo tale che gli inquilini si sentissero al sicuro: ovvero con finestre molto strette, nonostante era altrettanto facile godersi il panorama. Eppure, durante quel periodo di lunghissima progettazione, oltre a considerare le date d’inizio ufficiale della costruzione, ce ne sarebbe prima un’ulteriore, antecedente di due anni, in cui veniva mostrato al mondo quello che sarebbe stato realizzato.
La data era il 18 gennaio del 1964, due anni e mezzo prima. Fu proprio in quel giorno in cui il pubblico le riuscì a vedere una prima volta, seppur in maniera astratta, per poi vederle realizzare a partire tra l’agosto del 1966, mese e anno di inizio di edificazione della torre nord, e il maggio del 1968, mese e anno di inizio edificazione della torre sud.
I tempi di lavorazione si divisero equamente: dall’agosto del 1966 fino al 23 dicembre del 1970, per la torre Nord; dal maggio del 1968 fino all’agosto del 1972 per la torre sud. Eppure, il progetto iniziale non prevedeva sole ed esclusivamente le Twin Towers, no. Contemplava anche la realizzazione di altri quattro edifici, costruiti in buona parte durante gli stessi anni ’70. Mentre l’ultimo edificio, il numero 7, venne innalzato nel decennio successivo.
Ovviamente prima della prima data in cui si pose la prima pietra inaugurale della costruzione la stessa autorità portuale di New York, sollecitata tempo prima da David Rockfeller, nel marzo del 1965 incominciò ad acquisire diverse proprietà nell’aera in cui si dovevano svolgere i lavori. Sul sito del futuro World Trade Center vennero fatti ulteriori lavori.
Essendo in origine una discarica sanitaria, con base rocciosa di venti metri più bassa, venne realizzata un’enorme ‘vasca da bagno’ per contenere l’acqua del fiume Hudson. Solo per questo tipo di lavoro ci vollero ben quattordici mesi. Il punto però era un altro e non di poco conto.
Nonostante i lavori che non solo erano stati avviati ed erano comunque da terminare, la ‘vista’ delle due torri non piacque a molti, inizialmente. Si, proprio così. I due grattacieli, prima ancora di essere non solo costruiti ma addirittura completati ed abitati vennero, diciamo così, denigrati dal punto di vista edilizio ed estetico. C’è chi consigliava che quell’area doveva essere lasciata libera per gli stessi newyorchesi, altri invece definirono le future due torri come ‘schedari di vetro e di metallo’.
Non solo, anche il modo in cui furono realizzate le finestre, a fessure strette, proprio per rendere sicuri chi si sarebbe trovato all’interno non erano per nulla apprezzate. Eppure, nonostante ciò il 4 aprile del 1973 il World Trade Center venne inaugurato ufficialmente con la sua composizione di travi d’acciaio e di cemento.
Dopo tutti questi pareri negativi, i newyorchesi e il resto del mondo, dopo la data inaugurale, iniziarono ad abituarsi a quello che diventerà, in seguito, lo skyline più famoso del pianeta. Molti turisti, in giro per la Grande Mela non ci pensarono due volte a perdere qualche secondo per scattare un’istantanea.
Ma questo comportamento non era solo per chi veniva da fuori, si pensi anche gli americani stessi. Per non dimenticare le molte volte in cui il World Trade Center è stato immortalato in piccoli o rapidi spezzoni di film hollywoodiani molto famosi. Si potrebbe dire che le Twin Towers conquistarono a poco a poco il gradimento dei cittadini e, molto probabilmente, anche di coloro che prima le avevano attaccate con giudizi un po’ troppo affrettati.
Ciò non toglie che comunque i due grattacieli non nascondessero qualche insidia. Si pensi alla continua manutenzione che doveva essere sempre efficiente, senza dimenticare il problema di Anton Plaza, meglio conosciuta come la World Trade Center plaza. Era un’ampia area realizzata fra le due torri dove le persone potevano sostare, passeggiare o comunque poter raggiungere entrambi i palazzi.
Quale era la particolarità negativa? Era rappresentata dal vento o per meglio dire da forti venti al livello del suolo, la cui forza non permettevano agli stessi pedoni di poter muoversi con normalità appoggiandosi a delle corde. Altro dettaglio abbastanza spinoso e che, per vari motivi, riemerse all’indomani del crollo delle due torri fu il famoso contratto di locazione del terreno dove sono venne edificato il World Trade Center.
Quello che è emerso, nel corso dei mesi successivi alla tragedia, era relativo al costo troppo alto, senza poi contare le spese di manutenzione, la cifra, molto probabilmente saliva di anno in anno. Dunque, qualcuno metterebbe in evidenza una particolare truffa edilizia per poi ricostruire qualche anno più tardi la Freedom Tower con costi più sostenuti e quindi più vantaggiosi? Sarà.
Sta di fatto, comunque, che in quel primo mattino dell’11 settembre del 2001, sia in ambito interno e sia in ambito esterno, qualcosa deve essere andato storto. Chissà quali delicati equilibri sono saltati per poter giungere ad una delle catastrofi più immani della storia dell’umanità o comunque al peggior attentato della storia del mondo.
Qualche maligno, molto attento alle date, proprio come lo siamo anche noi un po’, farebbe risalire questa data, ormai entrata nell’immaginario collettivo, ad un altro evento avvenuto ventotto anni prima in Cile, la caduta del generale Pinochet per mano, proprio, degli Stati Uniti d’America. Era l’11 settembre ma del 1973 e proprio oggi cade il cinquantesimo anniversario.
Al di là di eventuali incroci storici o comunque delle possibili giustizie divine come qualcuno le potrebbe vedere e addirittura interpretare, le stranezze dell’11 settembre sono molteplici. Già a partire del primo schianto, quello sulla torre nord, si sta facendo strada l’ipotesi dell’inimmaginabile. Ipotesi che divenne abbastanza chiara a tutti con il secondo aereo che penetrò come la lama di un coltello la seconda torre, quella Sud, in diretta televisiva mondiale; dopo che il primo aereo venne ripreso per caso da due documentaristi francesi nel seguire una recluta dei vigili del fuoco proprio in quella mattina.
Stranezze come delle particolari coincidenze analizzate un miliardo di volte in questi lunghi ventidue anni e che molto probabilmente terranno banco anche nella terza ed ultima parte di questo nostro speciale sull’11 settembre del 2001.